MotoGP – Jerez Gara – Pedrosa domina in gara e campionato, Rossi 2°, doppio errore Stoner
Chi se lo aspettava? Gli uomini al suo box, certamente. Alberto Puig, ovviamente. Lo stesso Daniel Pedrosa, come giusto che sia, autore oggi a Jerez de la Frontera di una gara straordinaria per un fantastico dominio che riporta la Honda sul gradino più alto del podio nella top class. Primo alla prima curva, per tutti i giri in programma, sul traguardo: quinto successo in MotoGP, leadership di campionato acquisita a quota 41. Per Daniel Pedrosa un successo che dà una svolta significativa alla propria stagione, con una prova di forza nei confronti degli avversari che suona come un campanello d’allarme: Pedrosa, Honda e Michelin, sì, davvero, tornano a fare paura. C’è però da vedere il bicchiere mezzo pieno per Valentino Rossi, ottimo secondo battendo nel confronto in casa Fiat Yamaha Jorge Lorenzo, non in grado di ripetere il mostruoso passo mostrato nelle due giornate di prove. Non è riuscito invece a “limitare i danni” Casey Stoner, undicesimo per due dritti alla “Dry Sack”. Uno per colpe proprie, uno per un concorso di colpa con Shinya Nakano. Arrivano cinque miseri punti per un campionato, naturalmente, riaperto. Con quel trinomio là sul gradino più alto del podio a far paura. Con Valentino Rossi tornato Valentino Rossi. Con Jorge Lorenzo secondo nel Mondiale. Adesso è un altro campionato.
Cronaca di Gara
Allo spegnimento del semaforo le due Honda sembrano dei proiettili: alla “Expo 92” Pedrosa è davanti ad Hayden, il quale arriva largo alla “Michelin” aprendo la porta a Lorenzo e Stoner, piazzandosi al quarto posto davanti a Edwards, Rossi e Nakano. Non ci sono sensibili cambiamenti al primo giro, ad inaugurare la sequenza di sorpassi ci pensa Valentino Rossi con un perfezionistico inserimento sull’ex team-mate Edwards alla curva 1. Valentino si lancia all’inseguimento di Stoner, che rischia di volare a terra alla “Sito Pons”: resta in piedi per miracolo. Passano il Campione del Mondo tanto Hayden quanto Rossi, davanti Pedrosa va in fuga e Lorenzo ha qualche difficoltà in più del previsto ad imporre il proprio ritmo mostrato nelle prove libere. Al terzo giro si arriva alla staccata della “Dry Sack”, da 270 a 75 km/h in 250 metri, Casey Stoner arriva lunghissimo, percorre un tratto nelle vie di fuga e riparte ultimissimo, perdendo oltre 10 secondi dai primi.
Gara praticamente conclusa per il Campione del Mondo, si infiamma invece la bagarre per le primissime posizioni: Daniel Pedrosa piazza il nuovo record della pista in 1’40″1, inizia una sequenza di tornate impressionanti, mai mostrate nelle prove di questi giorni. Il catalano si invola, il maiorchino Lorenzo è in difficoltà, tanto che si vede passare alla “Angel Nieto” da Valentino Rossi: sorpasso esemplare, lezione di guida e stile. Mentre vola a terra alla “Sito Pons” Colin Edwards, il pesarese cerca un difficile recupero sulla Honda di testa, tirandosi dietro tanto Lorenzo quanto Nicky Hayden, il quale sembra davvero tenere il ritmo dei migliori con la nuova Honda.
Occhio alle retrovie: Casey Stoner è 14°, scavalcate le Ducati del team Alice di Elias e Guintoli, già nel mirino De Angelis ed il proprio team-mate Melandri. Più avanti c’è invece una strepitosa bagarre per la sesta posizione tra Andrea Dovizioso (partito malissimo, ultimo alla prima curva) ed il febbricitante con bronchite al seguito James Toseland. Davanti a loro spicca l’azzurro della Suzuki di Loris Capirossi, autore di un avvio da incorniciare.
Torniamo però nelle posizioni a podio, dove Pedrosa ha 2″ netti di vantaggio su Valentino Rossi seguito come un’ombra da Jorge Lorenzo, autore di una peripezia in uscita della “Sito Pons” per una M1 davvero imbizzarrita. Stoner? Passati anche Melandri e West, più difficile adesso la rimonta su Nakano (10°) e soci: vedremo. “Fa il Stoner” invece Daniel Pedrosa: pardon, si comporta come quel pilota che domina le gare senza storie quando è in condizione, e lo dimostrano i 4″2 guadagnati sugli inseguitori a metà gara, anche con indicazioni “tranello” ai box (con il cartello che recita 1″ di vantaggio su Rossi…).
La gara non offre più tante emozioni quando siamo verso l’epilogo: Pedrosa è irraggiungibile, Rossi distanzia Lorenzo che ha il suo bel da fare nel contenere Hayden. Stoner è fermo in undicesima posizione, Toseland passa con un contatto ginocchio contro ginocchio il suo ex-predecessore in Honda Superbike Vermeulen, poco più avanti Dovizioso fa sua la quinta posizione su Loris Capirossi. La gara volge al termine, non la Via Crucis di Casey Stoner: vicinissimo a Nakano e Vermeulen, tenta la staccata alla “Dry Sack”, ma si vede chiusa la porta dal giapponese di casa Honda, arrivando lunghissimo. Secondo dritto alla medesima curva in 23 giri, resiste in 11° posizione e la gara, per lui, è davvero conclusa.
Non quella di Daniel Pedrosa, che si gode la sua prima, meritatissima vittoria stagionale (quinta in MotoGP) davanti a Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Honda su due Yamaha, “fiesta grande” per il pilota catalano nuovo leader di campionato. Nicky Hayden è quarto, Loris Capirossi vince una combattutissima battaglia per la quinta posizione su Toseland, Hopkins e Dovizioso, estromesso dopo due “quasi-contatto” con gli avversari. Stoner chiude 11°. In campionato vola Pedrosa a quota 41, Lorenzo 36, Rossi 31, Stoner 30. Campionato vivo e aperto più che mai.
Alessio Piana
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