MotoGP: Intervista esclusiva ad Andrea Dovizioso

Con il pilota della Ducati abbiamo affrontato svariati argomenti, parlando ovviamente della "Rossa"

L'ex pilota di Honda e Yamaha ci ha parlato del suo primo anno in Ducati, dell'arrivo dell'Ing. Gigi Dall'Igna e da quello che si aspetta in questa stagione. Inoltre ha risposto a domande su Marquez, Stoner e sul tragico epilogo del Sic Supermoto Day, costato la vita a Doriano Romboni
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Andrea, il 2013 è stato il tuo primo anno in Ducati, sei arrivato in un momento non facile, come giudichi la tua stagione?

“Non sono un pilota che vuole nascondere la realtà, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. E’ palese che non è stato un anno soddisfacente né per me né per la Ducati perché gli obiettivi sono completamente diversi. Dobbiamo prendere questa situazione e capire cosa fare, tipo cambiamenti importanti come sono già stati fatti.”

Già dai test di Valencia è arrivato l’Ing. Gigi Dall’Igna, nuovo direttore generale nonché direttore tecnico di Ducati Corse, cosa ti aspetti in ottica 2014? Hai già visto qualche cambiamento?

“Non ho mai lavorato con lui quindi non posso parlare di esperienza personale. Quando mi informo con persone che hanno lavorato con lui, mi parlano in modo positivo. La sensazione è stata molto positiva, mi piace l’approccio che ha, come parla, su che cosa parla, non dice mai una parola in più di quella che dovrebbe dire, mi sembra con i piedi per terra e realista. Cosa che per me è molto importante. E’ anche capo progetto di pista, quindi parliamo “la stessa lingua”.”

Hai fatto qualche richiesta particolare? Con questa moto (anche se in realtà non aveva questo tipo di telaio) solo Stoner è stato in grado di vincere il titolo ed essere sempre competitivo. Come te lo spieghi?

“No, le richieste sono le stesse dell’anno scorso, non possono essere diverse perché sono abbastanza palesi i limiti che abbiamo. Semplicemente ho cercato di spiegare nel dettaglio a lui che non è stato in Ducati in questi anni. Credo che l’anno che Stoner ha vinto il Mondiale è stato un anno un po’ particolare, un ‘mix’ di fattori che gli hanno fatto fare la differenza. Dicendo questo, dico che nessun altro pilota avrebbe potuto vincere in quell’anno con quella moto. E’ palese che Casey è un talento strepitoso, però fare paragoni non ha senso, soprattutto per me dato che io non ho mai provato una moto che ha usato Casey.”

Sei stato pilota ufficiale HRC e ora sei in Ducati Factory. Quant’è diverso l’approccio alle gare e allo sviluppo (inteso anche come quantità di cose da provare e tempi di produzione delle nuove modifiche) di una grande casa come Honda rispetto ad una più “piccola” come Ducati?

“E’ diverso ma ci sono troppe spiegazioni da dare. Con Honda, anche se sei pilota ufficiale non hai un rapporto diretto con gli ingegneri a casa. Honda è molto grande, ha risorse e tanto personale e fa tanto lavoro che non si sa neanche in pista, perché se la possono permettere. Cosa che una realtà come la Ducati, non può.”

Da fuori tutti dicono che la Ducati non “gira”, puoi spiegare ai nostri lettori cosa si intende con questo?

“Uno dei limiti più grandi che secondo me ha la Ducati è che non gira, nel senso che quando lasci i freni e vai ad inserire la moto in curva, vuole continuare ad andare dritto e non riesci a rallentarla in un modo ‘normale’. Quindi fai un raggio della curva sempre più ampio di una Honda o una Yamaha in questo momento.”

Come ti sei trovato con il sistema di qualifiche Time Attack, dove ci si gioca tutto in quindici minuti?

“Ero un po’ preoccupato perché non sono mai stato un fenomeno delle qualifiche ma mi è piaciuto molto. E’ bello perché tu fai il tuo turno e le tue prove, poi ti fermi qualche minuto. Poi riesci ad entrare in pista, e non ti sei raffreddato, però hai fatto un turno. E’ il miglior modo per fare il migliore tempo. Infatti spesso si sono visti tempi strepitosi in questi quindici minuti senza cambiare ne moto ne gomme. Questo fa capire che è il modo giusto per tirare fuori il massimo.”

Ritrovi Cal Crutchlow, tuo team-mate nel Team Tech 3, cosa vi siete detti dopo il test di Valencia?
“Non mi hanno sorpreso i commenti che ha fatto perché quando i limiti sono un po’ troppo grandi come li abbiamo noi, non c’è tanta interpretazione da pilota in pilota oppure in stile di guida, quindi ha semplicemente detto gli stessi limiti che noi piloti Ducati abbiamo.”

Un tuo giudizio sulla stagione di Marc Marquez, che all’esordio nella classe regina ha vinto il titolo ed è diventato il più giovane vincitore della Top Class.

“Trovare parole diverse da quella che è stata già detta da tutti è difficile, perché è stato ‘iperbravo’ su tutto. Un punto su cui spingo tanto che da fuori si fa fatica a capire: un pilota se è forte, è forte e sta avanti. Però adattarsi al peso della MotoGP, con la potenza della MotoGP, con l’elettronica, i freni in carbonio, le Bridgestone, è veramente difficile riuscire a farlo, facendo la differenza il primo anno. Questo per me è la vera differenza che fa capire che talento è lui, e che maturità e intelligenza.”

Eri presente al Sic Supermoto Day quando c’è stata la tragica morte di Doriano Romboni, cosa puoi dire? Ci ha lasciato con una dinamica simile a quella costata la vita al Sic….

“Non ho tanto da dire nel senso che soprattutto dopo quello che è successo a Simoncelli, sono convinto che sia una questione di destino, confermata da quello che è successo a Romboni. Noi piloti prendiamo tanti rischi a correre, perché dobbiamo sempre superare i nostri limiti. Ma credo che una persona normale che va in autostrada che fa le solite routine prende dei rischi lo stesso per come funziona il nostro mondo. Se uno sta a pensare a tutti i rischi che può avere in tutto quello che viene fatto, non farebbe niente e credo che fermamente sia una questione di destino. Io non darei colpa a nessuno, se si vuole parlare di sicurezza si può sempre migliorare, bisogna fare di più, però è semplicemente una questione di destino.”

Foto: Alessandro Giberti

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16 commenti
  • H954RR ha detto:

    “Non sono un pilota che vuole nascondere la realtà, i risultati sono sotto gli occhi di tutti”, bravo Dovi, intelligente, onesto, professionale e diplomatico in tutte le risposte.
    Dovrebbe farlo anche qualcun’altro invece che inventarsi scuse scuse scuse…….

    1. nandop6 ha detto:

      E’ vero non lo dice come qualcun altro ma il significato è sempre lo stesso, è come quando ti mandano a quel paese ma te lo dicono in un altro modo, alla fine sempre nel solito posto vai.

      1. Mefistio ha detto:

        Si ma c’è una sostanziale differenza , lui meritava la Yamaha factory …. e non l’ha avuta per i motivi che sapiamo , e nonostante tutto non ha offeso nessuno e non ha rovinato l’immagine di nessuna azienda. Mi possono anche mandare a quel paese , ma non devo danneggiarmi a livello di immagine …..

      2. nandop6 ha detto:

        Dovizioso ha guidato Honda ufficiale, hai visto i risultati, come fai a dire che meritava una Yamaha ufficiale? Sulla stessa moto non è mai riuscito a battere i piloti Honda e tu gli daresti una Yamaha ufficiale?
        Pensi che al posto di Rossi Dovizioso avrebbe lottato con i primi? Ora se proprio non la vogliamo dare a Rossi io non sceglierei un pilota di cui sono certo che non potrebbe competere con Lorenzo e Pedrosa, cosa che non è riuscito a fare neanche in Honda ufficiale.

      3. Mefistio ha detto:

        La meritava per l’anno che ha fatto in teck3 …..

      4. ligera ha detto:

        Non è la solita cosa.

        Per prima cosa, chi si sente mandato aff…..o, può incacchiarsi o meno e, il sistema adottato da vale, portava ad incacchiarsi senza altra possibilità.

        Dovi dice le cose come stanno, Vale no, diceva solo ciò che il tifoso voleva sentirsi dire, per poi risvegliarlo amaramente con prestazioni scadenti. Questa si che è una differenza sostanziale tra i 2 modi di porsi.

        Dovi non avrà mai il seguito di Valentino che, oltre a dipendere dai risultati, dipende anche dalla “simpatia” e dal modo di porsi al pubblico.
        Dovi espone chiaramente i problemi e le aspettative, Vale, al contrario, diceva le cose che ogni tifoso vorrebbe sentire dal proprio pilota di punta, ma queste erano solo menzogne.

        spero sia chiara la differenza tra i 2 stili di espressione.

        Dovi avrebbe dovuto approdare al Factory team, non so per una promessa vocale fattagli in funzione dei risultati ottenuti, sta di fatto che Dovizioso sarebbe in Yamaha se Ezpeleta, tramite i suoi “canali” preferenziali, non avesse convinto la Yamaha a riprendersi Valentino, tantopiù che in questo periodo di crisi globale, lo stipendio di Valentino non era interamente pagato dalla Yamaha, ma queste sono solo chiachiere, nessuna “prova” pro o contro si è mai avuta.

      5. bibo ha detto:

        l arrivo di stoner aveva cambiato le carte in tavola,volevano parcheggiare il dovi nel team gresini….il dovi invece ha costretto la honda a fare una terza moto ,e probabilmente questo i giapponesi se lo legarono a un dito!
        a dovizioso è stata data la honda ufficiale solo perchè lui ha puntato i piedi forte del contratto con la honda repsol

      6. nandop6 ha detto:

        22 gennaio 2014
        Mefistio .
        La meritava per l’anno che ha fatto in teck3 …..

        Magari anche perché è educato e simpatico, ma dai….
        Ma veramente pensate che avrebbe fatto meglio di Rossi? Parlo di battere uno dei tre davanti. Ripeto quelli davanti non li ha mai battuti neanche con Honda ufficiale.

      7. testoner ha detto:

        @nandop6. forse nn ricordi bene… l’ultimo anno di hrc dovizioso arrivo’ terzo in classifica finale davanti a pedrosa… percio’ lo ha battuto. e con una honda nettamente inferiore perche’ lo sapevano anche i muri che la sua era una semiufficiale. la tolsero a lui per darla al sic…

      8. nandop6 ha detto:

        testoner
        Ma scherzi o dici davvero, nel 2011 Pedrosa su ruppe la clavicola nell’incidente con Simoncelli e saltò 5 gare, nonostante questo arrivò a fine campionato a soli 9 punti dietro a Dovizioso. Ora non voglio che quello che dico passi come denigratorio nei confronti del Dovi anche perché tifo per gli italiani ma prova ad essere obiettivo e analizza meglio la qualità dei due piloti.

      9. testoner ha detto:

        @nandop…. a parte che salto’ 4 gare e nn 5… ma se la classifica parla di dovi terzo e pedrosa quarto e’ cosi’… e poi nn scherziamo davvero!!! dovizioso correva con na honda nettamente inferiore!!!!!!!!!! eppure fece diversi podi e un campionato dignitoso. poi come dici tu senza infortunio gli sarebbe arrivato davanti ma come dite voi quando si parla di qualcuno che conoscete bene,con i se o con i ma, nn si va da nessuna parte caro nandop

  • nandop6 ha detto:

    testoner
    Va bene, i numeri del 2011 dicono questo ma c’è un motivo grande che va al di la della bravura dei piloti (l’infortunio),il discorso era un altro, se tu a capo di una squadra di vertice dovessi scegliere un pilota per il campionato e avessi solamente la scelta tra Pedrosa e Dovizioso chi sceglieresti?
    Ora il discorso era chi meritava di più la Yamaha uff. tra Rosi e Dovi, lasciando perdere le antipatie e il fatto che Rossi non è più competitivo come anni fa (perché lo abbiamo visto questo anno) chi avresti messo? Spero non risponda Dovi per quello che ha fatto in Teck3 o per il lato umano.

    1. nandop6 ha detto:

      Dimenticavo, ma dove avete letto che Dovi aveva una Honda inferiore nel 2011? No perché allora possiamo fare mille casi come questo, anche a Simoncelli dopo l’incidente con Pedrosa sono calate di botto le prestazioni.

      1. testoner ha detto:

        il sic calo’ di prestazioni perche’ ripreso dalla federazione…. nn poteva piu’ essere arrogante in pista se no sarebbe stato squalificato. anche se in quell’occasine per me era l’unica volta che nn aveva colpe…. del dovi e’ scritto e dichiarato ovunque che fu terza guida e piu’ che pilota era collaudatore in pista. o cosi’ o quell’anno era a piedi.

      2. nandop6 ha detto:

        testoner
        Che il Dovi fu terza guida è normale, non era al livello di Stoner e Pedrosa per cui….
        Riguardo al fatto che non avesse la stessa moto degli altri non l’ho mai letto da nessuna parte.
        Su Simoncelli la critica sull’aggressività era nei corpo a corpo ma le prestazioni sul giro dovevano rimanere.

      3. testoner ha detto:

        ma infatti miglioro in prestazioni…. dovette stare solo un po’ piu’ calmo perche’ ripreso ma come continuita’ di risultato fu migliore. la verita’ era che il sic era un buon pilota ma nn un campione a livello di stoner pedrosa lorenzo e rossi… e le prese anche con ina certa regolarita’ da divizioso

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