MotoGP: Intervista esclusiva a Lucio Cecchinello

Abbiamo intervistato ad Assen il patron del Team LCR

MotoGP: Intervista esclusiva a Lucio CecchinelloMotoGP: Intervista esclusiva a Lucio Cecchinello

Abbiamo intervistato ad Assen Lucio Cecchinello, ex pilota del motomondiale e ad oggi patron del Team LCR, che schiera in MotoGP con una Honda l’iridato 2011 della Moto2 Stefan Bradl, lo scorso anno rookie della Top Class. Gli abbiamo chiesto di fare un bilancio di questo inizio di stagione, ci siamo fatti spiegare come sia cambiata la politica Honda da due anni a questa parte e abbiamo parlato del difficile momento economico che sta attraversando anche il mondo della MotoGP.

“Per noi la stagione non è cominciata benissimo, perchè nelle prime gare il nostro pilota (Stefan Bradl) è caduto in Qatar, a Jerez e a Le Mans, dove pioveva e dove è poi riuscito a risalire in sella a terminare la gara e a finire a punti. Tre cadute nelle prime quattro gare ci hanno subito penalizzato nella posizione in classifica. Devo dire che Stefan sta pian piano risolvendo i problemi che ha dall’inizio della stagione, una mancanza di feeling con l’avantreno; stiamo lavorando molto con la Ohlins e nei test di Aragon abbiamo provato nuovi componenti in ottica 2014 che sono sembrati discreti. Stiamo quindi migliorando questa situazione.”

Lucio, puoi spiegare la politica che ha portato anche in casa vostra una moto Factory?

“In passato c’erano delle differenze, perchè la policy della Honda era sempre stata quella di dare ai Team satellite la moto dell’anno precedente, in pratica l’ultima versione della moto Factory di Valencia veniva messa a disposizone dei clienti. Il Team interno aveva invece sempre del materiale evoluto, sia a livello di telaio che di motore. Nel 2012 invece è cambiata la politica Honda, la moto è sempre la stessa e viene messa a disposizione dei Team SAT. Questo è avvenuto quando c’è stata l’introduzione della regola che limitava il numero di moto Factory schierate direttamente dalla casa, non più di quattro. Questo aiuta i Team satellite, perchè le case costruttrici si sono rese conto che è meglio avere Team esterni che provano del materiale piuttosto che testarle in casa.”

Qui ad Assen Stefan partirà dalla prima fila, quali sono le aspettative per la gara?

“Devo dire che qui era andato forte anche lo scorso anno, quindi ci aspettavamo un buon risultato in qualifica. Certo quando ieri a pochi minuti dalla fine eravamo primi è stata una belle emozione, però d’altra parte bisogna anche mantenere i piedi per terra, perchè Pedrosa era appena caduto e Lorenzo non stava disputando, quindi immagino che avremmo fatto un quinto posto.”

Quali sono le difficoltà che incontra un Team come il vostro in un momento economico difficile, un Team che cura molto la parte “Hospitality” e anche molto attento a tutte le nuove tecnologie come possono essere Facebook, Twitter e i social network in generale?

“L’hai appena detto tu nelle premesse; cerchiamo sempre di fare il massimo perchè non c’è dubbio che l’imprenditoria sta soffrendo tantissimo in Italia, in Europa e abbastanza nel resto del mondo. Purtroppo i mercati in crescita non hanno ancora la cultura del motociclismo e allora diventa difficile andare a cercare dei partner interessati al nostro servizio di pubblicità in quei mercati. Quello che cerchiamo di fare è sostanzialmente offrire l’eccellenza a 360°, chiaramente non dico che la offriamo, ma che cerchiamo di offrirla. La nostra idea è quella di sfruttare tutte le piattaforme a disposizione, i social network in generale, il web, che hanno una grandissima potenzialità. Le aziende che ci supportano sono aziende che ad esempio vendono accessori di moto e che hanno interesse in tutto il mondo. La chiave è quindi cercare delle aziende europee che però abbiano degli interessi nel mondo.”

In ottica 2014 avete dei programmi che coinvolgano anche la nuova “Production Bike” Honda che ha già girato in Giappone oppure rimarrete con una sola moto?

“Il nostro sogno è quello di riuscire a fare una “Production Bike” e quindi due moto, d’altra parte però dobbiamo dare assolutamente precedenza al progetto con moto Factory e quindi in primis stiamo definendo quel programma. Se poi ci sarà la possibilità ove magari la Honda Inghilterra, piuttosto che quella Brasile, America o Thailandia dovesse avere qualche pilota interessante da sottoporci o supportare insieme al gruppo Honda, non è detto che non si possa chiedere di fare uno sforza ai nostri sponsor. Ad essere onesti però al momento non esistono tante possibilità a causa del momento economico.”

Ti ringraziamo per l’intervista concessa e ti facciamo un in bocca al lupo per il resto della stagione.

“Grazie mille, grazie a voi e complimenti.”

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in MotoGP

Lascia un commento

You must be logged in to post a comment Login

Articoli correlati