MotoGP: Intervista esclusiva a Johann Zarco, “Rossi è un idolo, ma Marquez è il riferimento”
Zarco ha aggiunto: "Sto lavorando per tornare sul podio."
Monster Yamaha Tech 3 MotoGP 2017 – Johann Zarco è un pilota “particolare”, rispetto ai suoi colleghi ha iniziato a correre molto tardi, verso 13/14 anni. Il due volte iridato della classe Moto2, nonché sorprendente rookie della classe MotoGP, deve molto a Laurent Fellon, che lo ha fatto crescere nel suo percorso da motociclista professionista. Abbiamo intervistato Zarco in esclusiva, ecco cosa ha detto.
Sei uno dei piloti che ha cominciato a correre più tardi nel Motomondiale, ci racconti la tua storia?
“Ho iniziato a correre sulle mini-moto quando avevo 13/14 anni, più tardi degli altri che iniziano verso i 6 anni. Quando ho incontrato il mio allenatore (Laurent Fellon), che è lo stesso che ho adesso, mi disse he dovevamo andare a correre in italia perché li c’erano i migliori piloti a livello molto alto. Ho fatto 3 anni in italia a fare mini-moto. Poi mi sono allenato con la 125 e ho preparato la selezione della Rookie’s cup che ho fatto nel 2007. Ho vinto questo campionato ed è stato un bene per farsi vedere. Però nel 2008 non ho fatto quasi niente e sono entrato nel 2009. E in quell’anno sono arrivato nel mondiale e sono cresciuto tanto.”
Hai debuttato quest’anno in MotoGP dopo aver vinto due mondiali in Moto2, pensi che la categoria intermedia sia necessaria per la crescita di un pilota?
“Bisogna passare da questa categoria. Fare lo step dalla Moto3 alla MotoGP è troppo alto e io sono contentissimo di aver vinto 2 titoli. Ho imparato tanto, adesso mi sento maturo per guidare una MotoGP.”
Il tuo debutto in MotoGP è avvenuto nella gara del Qatar dove sei anche stato in testa per diversi giri. Ti aspettavi un primo anno così?
“Non mi aspettavo di stare nei 5 a lottare. Ho fatto un podio ed è stato fantastico, questo vuol dire che la capacità c’è e la moto è buona, come anche la squadra. Sento che non c’è ancora il 100%, e non riesco a sfruttare tutto il mio potenziale. Sto lavorando su questo così da tornare sul podio.”
Valentino Rossi ha detto, qualche tempo fa, che la Yamaha dovrebbe dare una M1 ufficiale, come fanno Honda e Ducati. Tu cosa ne pensi?
“Sono un debuttante e ho tante cose da imparare. Non voglio pensare a questa cosa perché prima devo imparare a gestire al 100% la mia moto. Forze può essere buono, ma da quello che vedo le Yamaha sono molto vicine, e spesso ci aiutiamo insieme.”
Tra: freni, elettronica e gomme, quel è la cosa che ti ha messo in difficoltà nel passaggio di categoria?
“Le gomme. Io ho fatto tutta la mia carriera con le Dunlop e sono diverse. Ho ancora bisogno di capire tutto il modo di lavoro.”
Rossi si è infortunato facendo enduro. Anche tu ti alleni così? o lo ritieni troppo pericoloso?
“Io quest’anno mi alleno tantissimo con il motard e super moto. Il contatto con l’asfalto è la cosa che mi serve di più. Non faccio fuoristrada, l’unica cosa che faccio sulla terra è il dirt track, non ci sono sassi, questo è il mio modo di allenarmi.”
Hai ancora un punto di riferimento come pilota in MotoGP adesso che sei dentro?
“Quasi tutti quelli che sono davanti, e sicuramente Valentino è un idolo, perché quando pensi che non possa stare tra i primi in gara ce la fa sempre. Quest’anno vedo fortissimo Marquez, perché vedo che quando fa fatica riesce a compensare e stare davanti. In questo momento è lui che vedo come riferimento per lo stile e per imparare a essere più forte.”
Che rapporto hai con il tuo compagno di squadra?
“Ci rispettiamo tanto. Quando ha fatto bene al Sachsenring ero contentissimo, perché ho fatto la stessa cosa in francia. Quasi tutta la mia carriera l’ho fatta con lui, non nella stessa squadra, ma abbiamo corso nello stesso periodo in 125 e in Moto2. E’ bello aver iniziato insieme e essere forti, credo che tutto questo porti in alto.”
Che rapporti hai con i Social Media?
“Sto avendo un po’ alla volta le persone giuste per gestire i social. Prima con il mio manager non ci pensavamo, ma adesso in MotoGP sembra che sia necessario usarli.”
Cosa ti aspetti da qui a fine stagione? E tra i prossimi c’è qualche circuito preferito?
“Di circuiti preferiti no, ma vorrei stare tra i 5. Sono sesto in campionato ma penso che il 5° posto lo possa prendere anche visto l’infortunio di Valentino. Devo lavorare e spingere per fare belle gare, magari tornando sul podio.”
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