MotoGP: Intervista esclusiva a Carlo Pernat – disponibile anche Audio
Stoner è il più veloce ma secondo me il favorito al titolo è Lorenzo
Abbiamo avuto il piacere di intervistare Carlo Pernat, uno dei “guru” del motomondiale, che smessi i panni di Manager dei piloti è passato quest’anno al Team Pramac. Pernat ha risposto a domande sul suo nuovo ruolo, sugli avversari di Stoner in questo mondiale 2012, sulla crisi Rossi Ducati e sul futuro del motomondiale che non può essere (suo parere) legato alle CRT. Di seguito l’intervista.
Siamo con Carlo Pernat, che quest’anno smessi i panni di team manager dei piloti lavora per il Team Pramac. Di cosa ti occupi per loro Carlo?
“Innanzitutto è stata una scelta molto sofferta, perchè francamente dopo l’abbandono di Loris (Capirossi), abbandono nel senso che ha smesso di correre e purtroppo la morte di Marco (Simoncelli) è chiaro che la prima volontà era quella di smettere, lo dico molto sinceramente; infatti ho passato un po’ di mesi occupandomi della fondazione di Marco e quindi l’idea era quella di lasciar perdere un po’ tutto. Poi si sono fatti avanti molti piloti e poi Paolo Campinoti proprietario della Pramac e amico da tanti anni che mi ha offerto di fare la direzione sportiva del team. Alla fine direi che era ancora la voglia di esserci e tornare un po’ alle origini e fare il direttore sportivo. Tra l’altro ho “tenuto” anche Alex De Angelis che era anni che lo avevo e francamente troncare un rapporto di questo genere non era il caso. E’ chiaro che è tutto un po’ cambiato, ma evidentemente è più la voglia di rimanere in questo mondo, ormai son 32 anni, che quella di abbandonare di colpo un attività che è ancora la mia vita.”
Dopo la prima gara di Losail vedi un favorito per il titolo? Stoner è ancora il favorito o pensi che Lorenzo e Pedrosa possano veramente insidiarlo?
“Ho visto tutte le prove di Sepang, di Jerez, ho visto nascere un po’ queste 1000, Honda, Yamaha e Ducati. A mio parere il favorito è Lorenzo, credo che in questo momento sia il pilota più completo, non significa il più forte, ma completo sotto tutti i punti di vista, del talento, psicologico, tecnico e caratteriale. La Yamaha mi ha molto sorpreso, già da agosto quando si è presentata a Brno nella scorsa stagione il lunedi a provare la nuova 1000 ha fatto un’ottima impressione, è una gran moto, con un ottimo motore, hanno fatto un salto in avanti; la ciclistica al solito è uno dei loro punti forti, quindi moto molto molto competitiva e Jorge (Lorenzo) ha una gran voglia di tornare ad essere campione del mondo, si è allenato molto bene, ha fatto dei long run durante le prove invernali, ha tutte le caratteristiche per essere di nuovo campione, tenendo presente anche che qualcosina è cambiato anche nelle gomme perchè questi nuovi pneumatici anteriori che dovrebbero essere già pronti a Jerez, sono quelli che otto piloti su dieci hanno approvato, ma due su dieci, combinazione quelli della Honda (Stoner e Pedrosa) non hanno dato parere positivo; anche perchè questo pneumatico nuovo toglie il vantaggio che la Honda aveva l’anno scorso e questo i piloti Honda lo sanno e hanno fatto un po’ di “caos”, giustamente anche perchè chiaramente ognuno fa i propri interessi. Quindi non ha più quel vantaggio la Honda che aveva lo scorso anno, hanno anche qualche problemino di elettronica. Stoner a mio parere è comunque il pilota più veloce sul giro, non ha bisogno di molti aggiustamenti della moto, lo ha dimostrato con la Ducati, due clic e via, però secondo me il favorito è Lorenzo.”
Veniamo ora al capitolo Rossi Ducati. Quest’anno ci si aspettava non di combattere per il titolo ma arrivare almeno vicino al podio, invece la situazione è veramente disastrosa
“Secondo me ci sono due punti importanti. Il primo riguarda la Ducati. E’ chiaro che dopo aver rifatto una moto in due mesi non si può pretendere la luna. Se penso alla Honda, in passato da quando ha fatto la 800cc, dal 2007 in poi, non ha vinto mai a parte l’ultimo anno, questo nonostante i mezzi a disposizione ed ha sbagliato una marea di telai. I primi sei mesi di ogni anno era un disastro. La Ducati ha fatto un telaio nuovo e soprattutto contro la sua filosofia; è la prima volta che la Ducati fa un telaio di questo genere, quindi gli vanno date le attenuanti del caso perchè la cultura della parte ciclistica non gli appartiene, c’è sempre stata la cultura del motore, quindi un po’ di tempo gli va dato.
D’altra parte c’è da dire che Valentino (Rossi), sono straconvinto, che questa moto non la digerisce, non la digeriva e non la digerirà mai. Lui il primo giorno che c’è salito a Valencia ha capito che questo motore non era il suo, lui guida in un altro modo. Sicuramente è un fuoriclasse, è un mito, non si può dir niente a uno che vince nove mondiali. Però se non digerisci un motore secondo me puoi fare quello che vuoi ma non guidi come sai fare. Questo è successo, sta succedendo e ho paura che succederà. C’è stato questo tentativo di cambiare tutto per metterlo nelle condizioni di correre ma al momento questo motore non lo guida come ha guidato tutti gli altri, purtroppo ne ha “macinati” tanti di piloti la Ducati. La storia insegna, bisogna andare a vedere dietro cosa è successo. Secondo me è un matrimonio che non andrà avanti, questa è la mia opinione come manager. Almeno, se le cose vanno in questo modo non ha senso per nessun dei due continuare.”
Rossi ha ancora la possibilità di andare a correre per altri Team ufficiali?
“Penso che se Valentino avesse una moto che gli piace potrebbe ancora giocarsi il mondiale, non dico vincerlo come prima perchè Stoner, Lorenzo, i giovani son cresciuti e psicologicamente hanno fatto un passo in avanti, loro sanno che possono battere Valentino, sarebbero dei Gran Premi bellissimi perchè Valentino il “suo” ce lo mette ancora. La mia opinione è che a fine anno Valentino potrebbe anche emigrare in altri sport. Sai, quando hai dei passati dove con Honda litighi, con Yamaha sappiamo cosa è successo, non è facile tornarci, non trovi terreno fertile o almeno è difficilissimo. Poi io credo che il pallino in mano ce l’abbia Carmelo Ezpeleta (CEO Dorna), perchè si rende conto che se per caso Rossi andasse via dal motomondiale sarebbe un duro colpo sia dal punto di vista mediatico che dal punto di vista del business. Son convinto che lui farà di tutto per cercare delle soluzioni. Sicuramente lui questo problema se l’è già posto e starà cercando già da adesso delle soluzioni. Questo discorso lo possiamo fare tra quattro/cinque Gran Premi.”
A proposito di Ezpeleta, lui punta molto su queste nuove CRT, secondo te hanno un futuro?
“Francamente a queste CRT ci credo molto poco. Stiamo facendo un campionato mondiale prototipi dove di prototipi ce ne sono pochi. Sia in Moto3, in Moto2 che in queste CRT. Quindi è già un “bisticcio” tecnico. Credo che Carmelo Ezpeleta l’abbia usato molto come specchietto per le allodole o come un “ricatto” per le case che avevano fatto arrivare a dei costi molto alti i leasing di due moto più i ricambi, soprattutto in questa situazione economica attuale e anche in quella futura. Sta cercando di portare le case a fare dei leasing delle moto dell’anno precedente con la nuova elettronica ad un massimo di 1 milione di euro. Se questo succederà la mia impressione è che la griglia di partenza sarà abbastanza buona e quindi non ci sarà bisogno di CRT, anche perchè ora c’è necessità di fare dei regolamenti. Se non si fanno i regolamenti oggi non si conosce il futuro, serve un regolamento chiaro in modo che case come Aprilia, BMW, Kawasaki, Suzuki possano entrare o rientrare con regole certe. D’altronde non è nemmeno giusto, non che io voglia fare il paladino della case, ho anche “sparato” addosso sui costi, ma oggi non si possono nemmeno permettere loro (Honda, Yamaha, Ducati) che spendono 10/12 milioni di euro di sviluppo di accettare regolamenti “particolari” che permettano ad esempio ad Aprilia e BMW di avvicinarsi alla vetta spendendo 150.000 euro; questo non va bene nè dal punto di vista finanziario nè da quello regolamentare. Ripeto, oggi è necessario un regolamento serio fatto per tre anni.”
Ti ringraziamo Carlo per l’intervista concessa e ti auguriamo un grande in bocca al lupo per la tua nuova avventura.
“Grazie a voi, un saluto a tutti”
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Grande Pernat,
bel commento soprattutto su Rossi condivido al 100%
Pernat mi ha fatto sempre antipatia, repulsione.
Non mi può fregar di meno di ciò che dice.
il pallino in mano c’è l’ha lo Zio ( capito ) quindi tranquilli tavulliani che si può ancora saltare sul divano, falsamente come si è sempre fatto ma si può fare.
x valentino non sara niente di buono con una ducati cosi.
Pernat,voleva ritirarsi dopo la tragedia del SIC,bene perchè non lo ha fatto??semplice il denaro e l’avidità..
A cobra che messaggio di mer.. é sicuro che con un messaggio del genere non sei un vero centauro…
Grande pernat. Direi un analisi intelligente su tutto quello che gira intorno alla MotoGP.
Ma che ha in testa certa gente??
@ Raffaele… Non mi può fregar di meno di quello che dice??? E allora perché ti leggi l’intervista??
…Gente veramente strana…
@Riccardo… ma dove ho scritto che l’ho letta l’intervista?
Su Rossi ha solo che ragione. Solo che secondo me se emigra davvero in qualche altro sport non credo potrà fare poi molto. Lui è un pilota di moto, punto. Però è chiaro che ormai non è più competitivo, almeno con questa moto.
Penso che per “altro sport” Pernat intendesse Superbike …..
Sarebbe bello rivedere Vale e Biaggi di nuovo avversari.
Secondo me porterebbero via il 50% dell’audience alla MotoGP
io non ho mai capito perchè piloti di anni passati hanno potuto fare il bello e il cattivo tempo con i compagni di squadra .
yamaha prima di rossi cosa stava facendo?????
da quanto non vinceva un gp?????
bene rossi poteva vince ancora per molti anni con yamaha non lo hanno lasciato fare !!!!!
forse perchè l’italia che vince stà sulle p.a.l.l.e. a tutti?????????????
se vuoi risposte alle tue domande devi chiederle a rossi
e stato lui a chiedere il muro a i box
a dire o me o lorenzo
ed e sempre stato lui a volere team senza compagnoi di squadra quando li ha avuti si sempre scelto piloti scarsi…. chissa perche,,,,,
Questa storia che Rossi si è sempre scelto piloti scarsi sarebbe anche divertente se non fosse terribilmente noiosa!
Ma all’epoca in cui Rossi era Rossi, quali erano i piloti suoi contemporanei tanto fuoriclasse che avrebbero potuto stare nel team con lui?
E’ chiaro che nel momento in cui tu sei un fenomeno tutti gli altri sono scarsi!
Poi a 33 anni arrivano i Lorenzo i casey, ventenni scatenati e l’elettronica (L’ELETTRONICA!)
E Caxxo, prima o poi LA PARABOLA DISCENDE PER TUTTI.
Anche il povero Messia ha fatto miracoli per 33 anni e poi l’hanno crocifisso ugualmente…
ah già, dimenticavo, Lui ha potuto farli perchè aveva con sè 12 compagni in squadra piuttosto scarsi a fare miracoli.