MotoGP | Intervista esclusiva a Cal Crutchlow
Al Mugello abbiamo fatto una lunga "chiacchierata" con il pilota del Team LCR
Team Honda LCR – Al Mugello abbiamo intervistato in esclusiva Cal Crutchlow, pilota britannico del Team Honda LCR MotoGP.
Con il #35 abbiamo parlato degli inizi in moto, del suo passaggio in Ducati, passando per Michelin, elettronica e obiettivi. Ecco cosa ci ha raccontato.
Quando sei salito in moto per la prima volta?
“Mio padre correva quando io ero giovane e non mi interessavano molto le moto, preferivo il calcio. Poi sono salito su una moto e mi è piaciuto molto. Così ho cominciato a gareggiare ogni fine settimana. Avevo 14 anni.”
Quando sei salito per la prima volta sulla Ducati, la tua aspettativa era vincere?
“No, una volta arrivato lì c’era Dovizioso che non vinceva da quattro anni e le aspettative erano di imparare a sfruttare al meglio la moto nel primo anno e nel secondo fare il possibile per fare un buon lavoro. Alla fine sono rimasto un solo anno, ma è stato un piacere guidare per loro.”
Quando hai cominciato a correre c’era la Bridgestone come fornitore di pneumatici, adesso invece c’è la Michelin. Puoi spiegarci come, dal tuo punto di vista, sono cambiate le cose?
“Il concetto è diverso. Io penso che Michelin stia facendo un ottimo lavoro e penso che sia difficile arrivare in MotoGP e cambiare tutto. Della Bridgestone noi conoscevamo tutto, sapevamo come lavoravano e come sfruttarle. Per le Michelin invece abbiamo avuto bisogno di tempo. Adesso stiamo cominciando a capire quali gomme funzionano e quali no. La moto è cambiata tanto da Bridgestone a Michelin. E’ il terzo anno con Michelin e penso che le cose stiano migliorando. Abbiamo battuto diversi record in diversi circuiti, ma penso che stiano facendo un ottimo lavoro. come già detto, non è facile gomme che si adattino a piloti e moto diverse.”
Per il tuo stile di guida, quale mescola si adatta meglio?
“Solitamente la media. Per la Honda normalmente è meglio questa, invece per altri team andava bene anche la soft. Ma penso che la Honda necessiti di uno stile di guida diverso.”
E’ più difficile trovare un buon set up di elettronica o quello della moto?
“Per me il set up delle gomme è quello più ‘difficile’, perchè sono a contatto con l’asfalto. Mentre l’elettronica la puoi gestire con il polso. Quindi secondo me la difficoltà più grande è trovare il giusto set up di gomme e moto, perchè in ogni circuito cambia.”
Da qui alla fine pensi che la Honda migliorerà la moto?
“Io penso che la moto sia forte perché lavoriamo molto con il team e con la Honda, e loro mi danno informazioni su come migliorare. Penso che potremo migliorare passo passo dopo passo, ma penso che anche il team ufficiale possa farlo. Alla fine dipende dalle gare. Magari ce ne sono alcune in cui abbiamo problemi e altre dove possiamo fare meglio. Penso che la moto in questo momento sia ad un buon livello.”
Avere un compagno di squadra è positivo oppure no?
“Per me sì. Per un po’ tutto. Per il team per il morale e tante cose. Con un pilota solo è difficile, in due possiamo lavorare meglio.”
Ti piace il circuito del Mugello?
“E’ uno dei migliori al mondo. E’ un posto fantastico dove guidare. Puoi provare ogni moto qui e amarlo. C’è tanta passione da parte dei fans e tante altre cose. Quando ti dicono di correre qui è sempre un piacere. Ma fare risultati positivi qui è ancora meglio. Mi Piace molto l’ultima curva (Bucine, ndr), è inclinata e devi essere intelligente per prenderla bene.”
Gli obiettivi da qui a fine campionato?
“Salire sul podio più volte sul podio possibile.”
Che tipo tipo di pilota è Cal Crutchlow. Cosa succede dentro al casco di Cal durante la gara?
“Non lo so cosa succede. Cerco di fare sempre del mio meglio, se funziona bene, altrimenti cerco di migliorare.”
Ti ritieni più un pilota razionale alla Dovizioso o impulsivo come Marquez?
“Pensi che Marquez sia un pilota irrazionale? Lui sta guidando il campionato! (ride, ndr). E’ intelligente. Questa è la verità. Forse io sono irrazionale perchè non sono al comando della classifica? In realtà non lo so, forse sì, si cambia ogni settimana e cambia come approcci alla gara.”
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