MotoGP – Il margine non mostrato della Honda 800cc
L’attenzione mediatica degli addetti al settore-moto questa settimana è stata concentrata quasi esclusivamente sul Salone del Motociclo di Milano, con uno sguardo rivolto anche a cosa si promette di fare Valentino Rossi al Rally di Nuova Zelanda. A dire il vero nella “casa dei test”, l’Autodromo di Sepang in Malesia, si sono svolte delle importantissime prove della MotoGP con tanti assenti (oltre al vicecampione del mondo anche Melandri, Pedrosa, Nakano e le Ducati) ma con la partecipazione di numerosi protagonisti e con l’incognita tecnica delle 800cc. Prove assolutamente interessanti che hanno sincerato come le moto 2007 siano ormai al livello delle 1000, che le gomme stanno facendo uno sviluppo incontrollato, che la Suzuki ha “inventato” una brillante “Gamma 7” 800cc mentre la debuttante Kawasaki, diamine che novità, è in difficoltà. In tutto questo, dov’è la Honda? La regina della GP1 c’era eccome, con il Campione del Mondo Nicky Hayden affiancato al box HRC dal tester Tadayuki Okada più i debutti con le RC212V di Toni Elias e Carlos Checa.
Hanno brillato le Suzuki, mentre le nuove attesissime Honda 800cc si sono posizionate in un limbo la cui valutazione al termine della tre-giorni di attività in pista non può che districarsi tra il “sufficiente” ed il “benino”. Insomma, la schiacciavversari della seconda generazione delle GP1 non ha esaltato, non ha mostrato nulla di buono, non ha scavato un solco con i suoi competitors. Fortuna che i test non sono una scienza esatta dove la matematica è un’opinione, con l’apparenza pronta ad ingannare i più abitudinari delle prove invernali.
La Honda RC212V 800cc ha un margine incredibile ed in quel di Sepang ha preferito non mostrarlo. O meglio, si è preferito lavorare in altri settori, non alla ricerca del tempo, non volendo raggiungere certi rilevamenti cronometrici, pensando più che altro alla cura certosina di una moto che solo a vederla capisci come ha invecchiato di 10 anni la RC211V. Perchè tutto questo? Perchè “nascondersi”? In realtà la HRC non ha giocato a nascondino, ha semplicemente rispettato il programma di lavoro che vede il perfezionamento di un progetto nato da un foglio bianco.
Se la Suzuki è stata “facilitata” dal disporre della ciclistica 2006 abbinata al propulsore 800cc, la Honda prima di montare una gomma tenera e vedere quanto oggettivamente va forte la propria moto ci pensa su due volte. Anzi, a dire il vero non ci pensa proprio per niente: si ha la certezza assoluta che la RC212V batterà da subito i crono della 990 Campione del Mondo, e Pedrosa in un certo senso a Valencia lo ha mostrato. Come mai tutta questa sicurezza, pur considerando che le simulazioni al computer sono una cosa ed il responso della pista un altro pianeta? Perchè stiamo parlando della Honda, e la Honda ci ha abituato per anni e anni a non voler dare vantaggi alla concorrenza, men che meno informarla del proprio livello di competitività.
In quel di Sepang la HRC ha lavorato su più fronti, tra i quali le coperture Michelin. Il Bibendum ha portato un pneumatico anteriore molto gradito da Hayden & co. per il suo affiatamento immediato con la 800cc: i tempi sul “passo” confermano questa tesi, per la soddisfazione generale dei tecnici franco-giapponesi. In più a Kuala Lumpur si è dovuto perfezionare il feeling del Campione del Mondo con la RCV-New Generation; a Valencia andava a dire “Essendo ancora una moto standard non mi trovo a mio agio, visto che il mio stile di guida è particolare e la 800cc, al momento, non risponde alle mie esigenze”. Tradotto, con una moto-neonata puoi passare tutti i riferimenti di set-up che vuoi, ma in sella puoi sempre avere delle sensazioni differenti. Hayden, per esempio, è unico nella staccata: vuole un comando del freno anteriore più “dolce” per poter lavorare di più con il posteriore, rispetto a gente come Pedrosa che pinza davanti e letteralmente inchioda. Stesso dicasi in uscita di curva: con la “Brno Type” aveva indirizzato i tecnici ad un’erogazione molto dolce e progressiva (il pregio indiscusso della RCV dal 2002 ad oggi), con la 800cc spalanchi e ti ritrovi in un lampo a 18.000 giri.
Adattare la moto 2007 a queste esigenze richiede tempo, tanti kilometri percorsi (per Mr.Stakanovista Nicky Hayden non è una novità), tanti giri sullo stesso livello per trovare un’affidabilità e costanza di primo piano. Per questo che la Honda a Sepang non ha voluto mostrare quel che realmente è, quel che è stato sincerato alla sua presentazione pubblica a Valencia da Takanori Okuma, padre della RC212V: un netto passo in avanti rispetto alla 990, in grado subito di migliorare i record precedenti. D’altronde quando mai per tradizione andar forte d’inverno ti assegna d’ufficio il titolo iridato? Chiedere a Biaggi e Gibernau (biennio 2004-2005) e Valentino Rossi nello scorso pre-campionato…
Alessio Piana
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