MotoGp Iannone: “Inutile aspettarsi una rivoluzione dalla GP14.5”

Il pilota di Vasto spera in una Ducati più costante

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A partire dal prossimo appuntamento di Aragon la Ducati potrà contare sulla GP14.5, evoluzione della moto attuale a metà strada con quella del 2015. A provarla assieme ad Andrea Dovizioso l’omonimo Iannone che la stagione ventura sarà di fatto un ufficiale.

“Qualche giorno prima della Spagna farò un test al Mugello per verificare se la direzione dell’ aggiornamento è quella giusta – ha spiegato il pilota Pramac durante il round table organizzato da Bridgestone –  Non credo comunque sia il caso di aspettarsi un cambiamento radicale,  speriamo solo che ci permetta di essere più veloci in qualifica e costanti in gara perché per fare davvero il salto in avanti bisognerebbe rivedere tutto il mezzo nel suo globale. Ad oggi il problema più grande riguarda il grip, per cui in corsa i primi cinque/sei giri riusciamo a stare al passo con gli altri poi invece la gomma inizia a scivolare e perdiamo in accelerazione e in inserimento di curva, senza contare che l’anteriore fatica ad andare in temperatura. E’ bene ammettere però che da quando è arrivato Gigi dall’Igna ci sono continui progressi, novità non da poco considerata la stasi del 2013”.

Parlando invece della posizione che acquisirà dal prossimo campionato ha dichiarato: “Già adesso sto lavorando a stretto contatto con gli ingegneri e con il Dovi. Ci trattano alla pari e prestano attenzione alle mie indicazioni quindi, in vista del mio passaggio nel team factory non può che farmi piacere sapere di contare qualcosa”.

Poi sulla chance di non essere più Open ha proseguito: “Impossibile finché dovremo sperimentare soprattutto a livello di motore e malgrado in verità i vantaggi che si hanno ad avere questa denominazione riguardino solo qualche litro in più di benzina (che non usiamo) e delle coperture che montiamo solo per fare delle prove”.

Infine con una battuta su Stoner, uno dei pochi a domare la Panigale, e su Marquez ha concluso: “Casey ha potuto godere di pneumatici fatti ad hoc ma quando  si è entrati in regime di monofornitore i benefici sono pian piano scomparsi e lui ha cambiato squadra. Marc è stato gestito bene e ha avuto la fortuna di essere sempre in scuderie al top. Considerato il suo talento e dove si trova il fatto che sia così forte non è nulla di anomalo”.

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