MotoGP | Gp Aragon: Lorenzo, “Marquez mi ha chiamato, questo gli fa onore”
In un lungo post sui social, il maiorchino paragona la vita ad una montagna russa, poi in risposta ad un 'seguace' racconta il suo incidente
MotoGP – Dopo la caduta alla prima curva del Gp di Argon, Jorge Lorenzo non ha risparmiato forti ‘accuse’ nei confronti di Marc Marquez, reo di averlo obbligato ad allargare la curva mandandolo sullo sporco dove, aprendo il gas, è stato vittima di un violento High-side.
Nella caduta il pilota maiorchino si è procurato una lussazione all’alluce e la microfrattura al dito medio del piede destro.
Il lunedì sera attraverso i social il #99 è tornato sull’accaduto, prima con un lungo post nel quale paragona la vita di ogni persona ad una montagna russa, con salite e discese, poi in risposta ad un commento di quel post è tornato sulla vicenda, concludendo che il futuro compagno di squadra, lo ha chiamato per sincerarsi delle sue condizioni. Di seguito la traduzioni dei post:
“Ho sempre pensato che la vita e lo sport sono come una montagna russa, un mix di momenti ed emozioni. Come nella famosa attrazione, molto spesso possiamo trovare una salita, lunga e stabile. Quando sei un novellino, pensi che la tua vita sara ‘sempre cosi’, in continua ascesa.” Scrive Jorge Lorenzo, e poi continua: “Pensi, ingenuamente, che quelle discese che hanno fatto soffrire i tuoi genitori o i tuoi amici non le dovrai passare tu. Anche quelli che, come me, sono saliti e scesi centinaia di volte, piace ignorare ciò che già sappiamo: tutto ciò che sale deve scendere. Perché alla fine arriva sempre quella caduta, a volte così brusca e lunga che sembra che sarà la fine (anche se quasi mai lo è). Tra quei due momenti estremi ci sono anche salite e discese più corte, pieghe che ti fanno perdere il nord e curve cieche che ti rendono impossibile sapere quale sarà la tua destinazione. Grazie a quel contrasto di emozioni uno si sente vivo e per questo le montagne russe sono così avvincenti. Per poter apprezzare la soddisfazione e la sicurezza di una salita devi passare attraverso l’angoscia e i dubbi che ti genera una discesa. Per poter apprezzare la chiarezza della visione devi passare attraverso le pieghe e affinché la vita non diventi prevedibile sono necessarie le curve cieche. Credo che ognuno di noi sia sulle proprie montagne russe private. E anche se a volte alcune ci arrivano già pronte, nella maggior parte dei casi siamo noi stessi gli ingegneri / costruttori delle stesse. Si’, una volta saliti sul carro, possiamo solo decidere come vivere quei momenti. Io, ieri ho vissuto la mia ultima discesa. Non mi e’ piaciuto. In realtà’ l’ho odiata con tutte le mie forze mentre per non averla programmata prima. Ora, sdraiato sul letto e con il piede avvolto in un sacchetto di ghiaccio, continuo a pensare come posso migliorare la mia prossima montagna russa e se riuscirò’ a viverla meglio.”
A questo post sono poi seguiti una serie di risposte al commento di un ‘seguace’, che faceva riferimento al fatto che la colpa della caduta non fosse attribuibile a Marquez e che il #99 doverebbe essere onesto ed ammettere le sue colpe. Questa la risposta del maiorchino: “Se andate alla ricerca di dichiarazioni passate troverete un sacco di notizie in cui ammetto i miei errori, come si più vedere che non mi sono mai “morso la lingua” quando la colpa era di un altro pilota o persona .Marc ha frenato 20 metri più in ritardo rispetto agli altri ed è per questo che è andato sul verde. Quando sono entrato in curva non me lo aspettavo. Non ho potuto fare altre se non andare fuori nella zona sporca. Se si guarda il video della telecamera sulla moto si capisce. La velocità con cui si lascia dietro gli altri che entrano in curva. Una frenata incontrollata dove era impossibile fermare la moto senza lasciare la pista (come è successo). Mi rendo conto che dall’esterno sembra che sia un errore mio perché non ci tocchiamo e vado anche a lungo. Ma io vado a lungo come risultato della sua frenata al limite, inaspettata per me. Altrimenti avrei fatto la curva come nelle precedenti 8 edizioni del GP. Quindi la mia conclusione è che non sarei caduto senza la frenata “il limite” di Marc così come non avrei aperto il gas se avessi deciso di alzare la moto e andare dritto”.
Dopo la spiegazione Lorenzo aggiunge: “Chiarita la mia versione, voglio informarvi che questo pomeriggio ho ricevuto una telefonata da Marquez, che si è interessato per il mio stato di salute, cosa che gli rende onore”.
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Ma vai a cag@re, quante chiamate ti serviranno per capire…..
Ma vai a cag.., quante chiamate ti serviranno per capire….
Mi sa che ti ha chiamato qualcuno della honda, per dirti ho letto il tuo post, molto bello, commovente, facendoti notare che potresti finire col fare il poeta….
Secondo me, la Honda non deve aver gradito tanto…
No, questo è proprio sempliciotto, non vive senza fare figure di M.
…un po’ come te che ne fai a dismisura…perché non ti estingui?