MotoGP | Gp Valencia Day 1: Danilo Petrucci, “Peccato che la corsa a piedi per raggiungere i box non abbia aiutato”

Petrucci ha aggiunto: "La caduta? Prima errore mio e poi della squadra"

MotoGP | Gp Valencia Day 1: Danilo Petrucci, “Peccato che la corsa a piedi per raggiungere i box non abbia aiutato”MotoGP | Gp Valencia Day 1: Danilo Petrucci, “Peccato che la corsa a piedi per raggiungere i box non abbia aiutato”

MotoGP Gp Europa Valencia Ducati Day 1 – E’ un Danilo Petrucci deluso quello che ha parlato alla fine della prima giornata di prove del Gran Premio d’Europa, dodicesima gara della MotoGP 2020.

Il pilota ternano della Ducati è deluso non dal feeling con la sua Desmosedici, ma dalla caduta delle FP2 che non gli ha permesso di lottare per la Top Ten nella fase cruciale del turno.

Ha provato a raggiungerei i box facendo una lunga corsa con casco e tuta, ma non c’era tempo per utilizzare la seconda moto, che tra l’altro non era pronta.

Se nelle FP3 dovesse piovere come previsto, sarà costretto a passare dalla Q1. Ecco cosa ha detto “Petrux”.

Dichiarazioni Danilo Petrucci Gp Europa Valencia MotoGP Day 1

“Peccato per la caduta, guardando l’ideal-time sono ottavo, però non conta. Stavo facendo un bel giro, purtroppo sono caduto all’ultima curva, una scivolata stupida, ma ero al limite e in quella parte della pista c’erano delle chiazze bagnate. Ho fatto un’errore, stavo spingendo la massimo, mi è dispiaciuto cadere. Sembra che stanotte pioverà, quindi domani mattina sarà impossibile migliorare e saremo costretti alla Q1. La moto non era pronta, non hanno fatto in tempo a mettere le gomme, probabilmente non pensavano che tornassi ai box così in fretta.”

Dichiarazioni Danilo Petrucci corsa con tuta e casco per arrivare ai box Gp Europa Valencia MotoGP Day 1

“La corsa purtroppo è valsa solo come allenamento. Quando guidiamo abbiamo i battiti a 160/170, poi ho provato a ritirare su la moto. Con tuta, casco e stivali arriviamo a quasi 10 Kg di “zavorra” e correre sulla sabbia ha fatto arrivare i battiti ben oltre il limite. L’ultima curva sembra vicina in moto, ma a piedi è molto più lunga. Fortunatamente questa settimana ho fatto molte ripetute a piedi che sono servite, peccato non sia servita questa. Come detto ho sbagliato io ed ha sbagliato la squadra, sicuramente se ci fosse stata la moto pronta avrei potuto fare un altro giro.”

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