MotoGP: Fausto Gresini “Le CRT erano necessarie anche se avrei preferito 2 prototipi”

MotoGP: Fausto Gresini “Le CRT erano necessarie anche se avrei preferito 2 prototipi”MotoGP: Fausto Gresini “Le CRT erano necessarie anche se avrei preferito 2 prototipi”

Fausto Gresini è il proprietario di team di maggior successo nella storia della MotoGP. Il due volte campione del mondo inizia la sua carriera come “Team Owner” nel 1997 e nel 2001 vince il suo primo campionato mondiale con Daijiro Kato nella classe 250cc. Purtroppo la sua squadra ha pagato a caro prezzo la pericolosità del mondo dei motori, perdendo due grandi talenti e due grandi uomini come lo stesso Kato (deceduto dopo l’incidente del 2003 a Suzuka) e Marco Simoncelli, scomparso lo scorso ottobre durante il Gran Premio di Malesia. Due ferite che non si rimargineranno mai più, ecco le parole di Gresini rilasciate a Hondaproracing.com, che parla anche della situazione economica che sta vivendo la MotoGP.

“Ho iniziato la mia nuova carriera come proprietario di un team con la Honda Brasile con Alex Barros, iniziando dalla classe regina. E’ stato molto difficile ma avere un buon pilota come Alex e avere la mia “storia” mi ha permesso di avere uno sponsor che ha reso possibile questa avventura. Ma è chiaro che per me era tutto nuovo. E’ completamente differente rispetto alla vita da pilota. Ed è un nuovo modo di lavorare. Ci sono molte persone che lavorano con me. E’ stato completamente diverso e difficile. E’ necessario prendere tempo per capire questo nuovo sistema di lavoro, questo è importante. Come pilota è importante avere una buona preparazione fisica e un buon approccio mentale. Come proprietario di un team, si tratta di un approccio completamente diverso. Si lavora tutto il giorno con dei problemi meccanici, problemi di moto e molte, molte parti.

Quest’anno saremo schierati in tutte e tre le categorie. Abbiamo una Moto3 e una CRT completamente nuove. Questo è un grosso problema. Per ora, per la Moto3 non abbiamo un kit. E’ in fase di sviluppo e non è finito e non abbiamo le parti. La CRT è stata preparata tardi e questo complica le cose E’ chiaro che il nuovo progetto è importante per iniziare. Il mio team di gara è formato da 15 persone. Abbiamo la stessa struttura per il workshop e lo stesso hospitality. Per me è una strategia importante, una strategia per essere presenti in ogni categoria. E’ importante avere un buon progetto per migliorare i piloti. Abbiamo un progetto con Honda Italia con giovani piloti da 9 a 13 anni con le Honda NSF 100 e questo campionato è molto importante per migliorare i giovani piloti italiani per il futuro. Per questo motivo abbiamo iniziato con la Moto3. E in Moto3 abbiamo San Carlo come sponsor. Penso che fino ad ora i team e la federazione non abbiamo investito molto sui giovani; invece nei prossimi due o tre anni, la Federazione Italiana sta investendo e le cose cambieranno. Il mio team e la Honda Italia ha investito sui giovani piloti. Abbiamo appena iniziato questo nuovo processo, ma è necessario del tempo, questo è chiaro. Ci sono stati piloti come (Loris) Capirossi, Valentino (Rossi), Marco (Simoncelli), (Marco) Melandri e molti buoni piloti ma poi non si è investito sui giovani e per me questo è stato un errore. Ora la federazione ha una squadra, lo Ioda Team Italia. Questo è importante. E Honda Italia investe un sacco di soldi per lo sviluppo di giovani piloti.”

Gresini ha poi parlato della scelta di Alvaro Bautista, pilota chiamato a sostituire quest’anno sulla Honda RC213V il compianto Marco Simoncelli, pilota a cui Gresini era molto affezionato.
“E’ chiaro che la storia è strana. Quando abbiamo dovuto scegliere un pilota che sostituisse Marco (Simoncelli) abbiamo pensato al Dovi (Andrea Dovizioso) che però aveva firmato prima con il Team Tech3. Per me in quel momento, non era importante avere un pilota italiano. Ho preferito cambiare la nazionalità e questa è la ragione. La mia mentalità mi ha detto che non era giusto continuare con un pilota italiano sulla moto stesso di Marco. Ho sempre avuto un grande amore per le moto ma ora è difficile, è diverso. La morte di Marco, ha cambiato molte cose. Non è più un grande amore. Amo ancora il mio lavoro ma è difficile andare al circuito. Prima che ciò cambi ci vorrà molto tempo. Marco (Simoncelli) era un uomo molto speciale. E questo è un’altro punto importante. Era molto, molto sensibile ed era molto facile lavorare con lui. Era una persona adorabile.”

Capitolo CRT e crisi MotoGP
“E’ chiaro che la MotoGP ha avuti molti problemi e ogni anno è più difficile; la situazione finanziaria è troppo difficile. Non ci sono soldi e ogni anno il costo delle moto aumenta così come il costo dei piloti. E ogni anno il numero di piloti diminuisce. Questo è chiaro. Per Dorna è un’emergenza. La CRT è una strategia necessaria, perché è chiaro che i produttori non stanno lavorando per aumentare il numero di piloti e in tal caso per la Dorna è necessario lavorare in modo diverso. In caso contrario, per la MotoGP sarebbe la fine. Abbiamo bisogno di un grande cambiamento. E il motivo è quello di diminuire i costi e investire in nuovi e giovani piloti. I produttori, per me, non hanno capito il problema. Per loro non è un problema, ma lo è per la Dorna. E’ chiaro ora che c’è un problema finanziario ed è chiaro che devono diminuire i costi. I produttori hanno ridotto i costi, il budget per le corse, ma non hanno diminuito il costo della moto. Perché? Questo è il problema. E’ chiaro che in questa situazione per le squadre è impossibile continuare. Certo, la CRT rappresenta una nuova storia. Non so se è valida o no. E’ chiaro che ora non è una moto competitiva, ma per me è necessario avere una griglia completa, avere piloti, avere la possibilità di iniziare un nuovo processo. Avrei preferito continuare con due prototipi, ma non ne ho avuto modo. Un cambiamento era necessario. Di sicuro non potevamo continuare così. Non avremmo avuto alcuna possibilità di continuare, sarebbe stata la fine del campionato.”

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2 commenti
  • xyz ha detto:

    Bhe avere una RC213V, durante la stagione, accanto ad un prototipo fatto in casa, un vantaggio lo darà :-), se riescono a copiare la RC213V nel tealio e nell’elettronica ed applicare questi input alla Honda CRT con motore derivato dalla serie, secondo possono fare degli ottimi risultati!

    Anche se in ritardo secondo me sono tra i favoriti nella categoria CRT, certo il motore Honda derivato dalla serie deve dimostrarsi competitivo!
    Durante l’anno credo che possono andare soprattutto in crescendo!

  • patrizio ha detto:

    con l’avvento delle CRT ci saranno due campionati in uno e sarà anche molto pericoloso per via della differenza di prestazioni

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