MotoGP: Ezpeleta chiede a Rossi di andare in Giappone
Carmelo Ezpeleta CEO Dorna in un una riunione andata in scena ieri a Indianapolis ha cercato di convincere Valentino Rossi ad andare a Motegi. La riunione secondo quanto riportato da Motocuatro.com è durata oltre un ora alla presenza di Javier Alonso, direttore di gara Dorna e membro della commissione di sicurezza.
Ricordiamo che Valentino Rossi ha da sempre espresso la sua ferma posizione di non andare in un posto a pochi km da Fukushima, centrale nucleare danneggiata dallo Tsunami seguito al terremoto di marzo. Con lui inizialmente anche Casey Stoner e Jorge Lorenzo che però sembrano stiano riconsiderando la propria decisione a seguito delle pressione di Honda e Yamaha, una pressione che Rossi non ha correndo per una casa italiana.
Forse l’obiettivo di Ezpeleta era proprio quello di mettere pressione a Rossi e convincerlo quindi a cambiare idea. Staremo a vedere, non manca ormai molto al 2 ottobre.
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se è veramente convinto che sia pericoloso fa bene a non andarci.
Non si gioca il mondiale e niente per lui è indifferente alla fine andarci o no
hmmm… anche se fosse in lizza per il mondiale, cosa cambierebbe? Cioè la gloria per un titolo irridato vale molto di più della vita di una persona? Bah… Cose dell’altro mondo, gli interessi economici delle case motociclistiche ecct.. sono più importanti della vita dei piloti (?), non importa se questi sono a rischio di esposizione alle radiazioni. Inorridisco al solo pensiero che alcuni piloti siano stati forzati contro la loro volontà, inaudito. Esiste veramente gente così insensibile al mondo? Purtroppo si…
Ammirerei moltissimo Rossi se decidesse di NON andare a Motegi! Un vero fuoriclasse lo si vede anche, o soprattutto, in questi frangenti in cui l’etica per tutto ciò che è “vita” dovrebbe prevalere su tutto il resto.
Però è un “lavoratore come tutti noi, legato da un contratto, per l’appunto di lavoro, con una casa MOtociclistica.
Ciò che è inaccettabile, quindi, è che DUCATI S.p.A. non abbia preso alcuna posizione ufficiale in merito a questo problema etico così importante e grave.
Tanto più che Rossi ha marcatamente dichiarato ai media che non parlava solo per sè ma anche per tutte le maestranze Ducati al seguito delle gare, dal cuoco al magazziniere, ai meccanici etc etc.
Quindi sarebbe deontologicamente corretto che Ducati si esprimesse chiaramente in merito alla questione con una posizione possibilmente ufficiale, o anche ipocritamente ufficiosa come fanno i giapponesi.
Anche Tomba ai suoi tempi diceva la sua,e faceva bene !Maradona anche.