MotoGP – Estoril – Valentino Rossi torna al successo davanti a Pedrosa e Stoner
Questa volta chi non ha potuto farci niente è Casey Stoner. Nella giornata del prepotente ritorno ai massimi livelli di Yamaha, Honda e (soprattutto) Michelin, Valentino Rossi torna al successo vincendo il duello testa-a-testa con Daniel Pedrosa, realizzando una gara “delle sue” e tenendo vive le speranze iridate. Il sette volte iridato ha tirato fuori il massimo dal proprio pacchetto a disposizione dando saggio di guida e maestria nel gestire un difficile e complicato duello con Pedrosa, mai così combattivo in un confronto diretto con un avversario nella classe regina. Per Rossi è la vittoria (quarta stagionale dopo Jerez, Mugello e Assen) “scaccia-pensieri” che riporta al vertice il binomio Yamaha/Michelin, nuova forza da non sottovalutare per la trasferta extra-europea che inizierà tra 5 giorni al Twin Ring di Motegi. Non sarà una passeggiata per Casey Stoner: nuovo “match point” da giocarsi in Giappone con Rossi e Pedrosa all’attacco ed una gara a Estoril dove è stato l’ancora di salvezza Bridgestone. Settantasei punti restano però un vantaggio considerevole per una rimonta che resta impossibile…
Cronaca di Gara
Partenza strepitosa di Casey Stoner, subito leader davanti a Pedrosa, Hayden, Melandri e Rossi, con Hofmann costretto a prendere il via dai box per noie della propria Desmosedici GP7. Rossi prova subito a passare Melandri, ci riesce alla “Orelha” dopo un tentativo precedentemente vanificato alla Curva 5, la cosiddetta “Parabolica Interior”. Stoner tenta la fuga e Pedrosa lo segue come un’ombra, più staccato Hayden deve guardarsi alle spalle da un Rossi determinato e allo stesso tempo pressato dalla coppia gommata Bridgestone Melandri/Hopkins. Valentino realizza la necessità di un sorpasso ed al terzo giro si fa largo sempre alla “Orelha” su Hayden: i duellanti della stagione 2006 arrivano quasi al contatto, con il sette volte iridato che avrà la meglio cercando subito la rimonta sui due fuggitivi. Si scruta il monitor dei tempi, si osserva con estrema attenzione la lotta per la quarta posizione tra Nicky Hayden e Marco Melandri: i due concedono spettacolo con ben cinque passaggi di testimone in poco meno di tre giri, con la battaglia vinta all’apparenza dallo statunitense.
Gioie dunque in Portogallo per il team ufficiale Honda HRC: la rinnovata RC212V è diventata una signora moto, tanto da poter impensierire la missilistica Ducati Desmosedici GP7. Il resto lo mette il manico di Daniel Pedrosa, ed al sesto giro si concretizza “l’impossibile”: il catalano sfrutta la scia della Ducati #27, si affianca in rettilineo e con una decisa staccata (meno male si trattava del tallone d’achille del tre volte iridato..) alla Curva 1 passa Casey Stoner e conquista il comando della corsa! Torna una Honda in testa dopo il Sachsenring, ma non è finita qui, perchè Stoner perde ulteriormente terreno e con la medesima modalità di Pedrosa il buon Rossi sfila l’australiano nel corso dell’ottavo giro! Pedrosa, poi Rossi e Stoner: stiamo rivivendo il Sachsenring?
Non è propriamente così, perchè Valentino Rossi oggi sembra finalmente essere “in palla” e nella successiva tornata passa Pedrosa e torna dopo tempo immemore in testa ad un Gran Premio! Grandissima contesa, tre piloti in mezzo secondo, ci correggiamo: più che il Sachsenring sembra una riproposizione di Barcellona. Rivisitazione restaurata con evidenti migliorie, a cominciare dall’inserimento di Nicky Hayden nella bagarre per il successo grazie al crono record di 1’37″493 nel corso del 13° passaggio, ed un Daniel Pedrosa decisamente in versione “New and Improved”. Il motivo? Basti vedere il 16 giro: sfrutta la scia della M1 di Rossi, si affianca ed in staccata passa il sette volte iridato, colui che in diverse occasioni lo aveva “ridicolizzato” su questo aspetto nel recente passato. Pedrosa dunque nuovo leader di gara seguito da Rossi, più staccato Stoner in evidente difficoltà ed impensierito ora da Nicky Hayden: solo i primi due viaggiano ancora sotto l’1’38, l’andamento della contesa sincera che se battaglia sarà non potrebbe essere altrimenti che un duello.
Rush finale della contesa, prima vera “moria” dei motori in questa stagione: boom il 4-ad-L della Desmosedici di Barros, fumo anche per il 4-in-linea della Kawasaki di De Puniet. Tremendo epilogo anche in casa Tech 3, con Guintoli (era 15°) fermato dalla propria M1 e Tamada volato a terra (peccato, era splendido ottavo) alla “Orelha”. Tutto già dimenticato, la gara prosegue e con cinque giri da disputarsi Rossi e Pedrosa pensano bene di scambiarsi il testimone per poche curve facilitando il ritorno di Casey Stoner, riavvicinatosi sensibilmente. Solo un falso allarme, perchè oggi a Estoril duello doveva essere e duello è stato.
Due giri al termine, Rossi tenta la staccata alla curva 1, arriva largo e Pedrosa lo ripassa: ci riprova alla “Parabolica Interior” e questa volta tutto va per il meglio, Valentino è in testa con ancora una tornata da percorrere. Rossi resiste, realizza un ultimo giro capolavoro e torna al successo, il quarto stagionale tenendo ancora aperti i giochi campionato. Secondo è Pedrosa davanti a Stoner, ai margini del podio Hayden con a seguire Melandri, Hopkins, Checa, Elias, Capirossi e Colin Edwards a chiudere la top ten. Tra Stoner e Rossi adesso ci sono 76 punti: secondo match point per l’australiano tra sette giorni a Motegi…
Le dichiarazioni “a caldo” dei protagonisti
Valentino Rossi, 1°: “Dedico questa vittoria a Colin McRae (campione di rally scomparso ieri in un incidente in elicottero), tornando alle moto devo dire che è stato un momento difficile ma già a Misano andavamo meglio. Qui eravamo in forma smagliante, quando le Michelin funzionano siamo lì. Stoner ha fatto una grande prova, per me questo terzo posto qua vale di più di quando vince per distacco. Ringrazio la moto, la squadra e le Michelin che oggi andavano meglio delle Bridgestone.”
Dani Pedrosa, 2°: “E’ stata una bella gara. Qui sia io che Valentino eravamo alla pari delle Bridgestone. Quando Rossi era davanti rallentava troppo e Stoner guadagnava, allora sono andato al comando e ho provato a spingere. Rossi però è rimasto sempre lì attaccato e alla fine mi ha superato senza che io potessi replicare. Sono contento perchè alla fine la moto andava come ad inizio gara e non era mai successo quest’anno.”
Casey Stoner, 3°: “Purtroppo ho avuto problemi alla frizione e quindi avevo problemi al freno motore. La moto non è poi stata perfetta sin dalle prove. Purtroppo arrivavo troppo lungo alla prima curva e non ho potuto lottare per la vittoria..”
Alessio Piana
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
You must be logged in to post a comment Login