MotoGP: Dani Pedrosa analizza il COTA, Circuit Of The Americas – Video HD

Il vice-campione del mondo 2012 parla dei recenti test di Austin

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Dani Pedrosa spiega le sue prime impressioni sul nuovo circuito di Austin in programma il prossimo 21 aprile. Il pilota del Repsol Honda Team fornisce un’analisi positiva della tre giorni di test e non vede l’ora di scendere in pista a Jerez per l’ultimo test (in programma dal 23 al 25 marzo) prima di andare in Qatar per la gara inaugurale della stagione del 7 aprile.

Dopo aver guidato sempre negli stessi circuiti questa di Austin è una boccata d’aria fresca su una pista completamente diversa?

“Si tratta di tipo di pista diverso. Ha un layout stile “Formula 1″. E’difficile adattare la moto ad alcune curve strane. In ogni caso, siamo stati in grado percorrere molti giri ed ho visto che è un pò diversa dalle piste europee che siamo abituati. ”

Quali sono le caratteristiche della pista?

“L’asfalto è nuovo e in buone condizioni. Le curve sono un pò strane, soprattutto i tornanti, che sono molto pronunciati. Non siamo abituati a questo tipo di curve, così “appuntite”. Le moto ovviamente non curvano come le auto, per cui è difficile trovare le migliori traiettorie. Cerchiamo di adattarci nel miglior modo possibile alle linee di richieste.”

Il Circuito delle Americhe è più simile a Shanghai?

“Non del tutto. Shanghai aveva curve più “rotonde”. Solo il tornante era molto “forte”, ma le altre curve erano tutte belle e fluenti.”

Qual è la parte più divertente del circuito?

“A mio parere, la parte più divertente di Austin è la curva a destra con diversi punti di corda. Lì è dove mi sono divertito di più, si può far scorrere la moto ed avere una certa velocità.”

Ci sono varie tracciati noti come “circuiti Honda” o “circuiti Yamaha” Possiamo dire che questa pista favorisce una delle due?

“E ‘difficile da dire. Abbiamo avuto solo un test e non sappiamo cosa accadrà nel Gran Premio.”

Negli ultimi anni non è stato così comune avere nuovi circuiti. L’ultimo è stato Silverstone nel 2010. Come ci si avvicina a questi casi particolari e come ci si prepara ad affrontare un circuito da zero?

“E’ importante scendere in pista e girare molto. C’è bisogno di percorrere molti giri, scoprire le curve. All’inizio non bisogna avere fretta, perché è necessario capire il grip e vedere come si comporta un pneumatico troppo duro o troppo morbido. Si deve anche calcolare la lunghezza dei rettilinei. Poi è il momento di iniziare a spingere per andare più veloce.”

La prossima settimana c’è l’ultima prova precampionato e poi, pochi giorni dopo, la prima gara della stagione in Qatar. Stai contando i giorni?

“Non c’è molto da fare prima dell’inizio della stagione e abbiamo un importante test a Jerez. E’ una pista che conosciamo bene e dove mi piace provare. Avremo un paio di giorni di riposo in seguito per arrivare pronti all’apertura del GP.”

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