MotoGP – Dal 2007 tutti a 800cc, perchè?
Si è deciso di portare, nella stagione agonistica 2002, la classe regina del motociclismo da 500cc a 990cc, rinominandola in MotoGP per identificare come l’unica, vera categoria delle due ruote in grado di poter competere con tecnologia e grandi numeri con la Formula 1. Una decisione presa anche per ragioni commerciali, di investimenti delle case sul quattro tempi e per pensionare i prototipi a due tempi che tanto hanno emozionato e che tanto emozionerebbero ancora oggi. L’ha voluto la Dorna, l’ha sponsorizzato la Honda, con la firma autorizzante della FIM, nonostante il nuovo regolamento MotoGP è stato parzialmente fotocopiato dalla Superbike (per attaccare la serie dei Flammini che tanto pubblico aveva conquistato in quelle stagioni? Chissà, perchè no…). Detto questo, arriviamo al weekend del Mugello ’05, con l’annuncio da parte della FIM-Dorna che dal 2007 la MotoGP, classe regina del motociclismo (ripetiamo), passerà da 990cc a 800cc.
Per ragioni di sicurezza, per fermare la scalata prestazionale dei prototipi a 4 e 5 cilindri, perchè è il momento giusto, perchè qualcosa andava fatto. Anche se all’occhio dell’appassionato nel 2007 sarà strano vedere una MotoGP… tagliata e nuovamente superata per cubatura dalla Superbike. Poco importa, safety first, va bene così, senza parole. Portando a 800cc tutte le MotoGP il serbatoio passerà anche da 22 a 21 litri, mentre per scacciare qualsiasi nostalgica ipotesi il 2 tempi è stato nuovamente bandito da questo nuovo regolamento: 800cc a 4 tempi o niente. Punto.
Più che altro sarà interessante scoprire gli sviluppi di queste nuove regole in proiezione 2007: quali nuove case saranno coinvolte in questa rinnovata MotoGP? Perchè le case costruttrici attualmente presenti hanno accettato quasi di buon grado questo stravolgimento regolamentare.
Rispondiamo alla prima domanda con un solo nome: BMW. La casa dell’Elica vuole tornare a correre anche nel motociclismo, e dal 2002 a questa parte sta alla finestra per fare il suo debutto in MotoGP. Ha incaricato la Oral Engineering di Mauro Forghieri di sviluppare una moto a 3 cilindri, già pronta, con tantissima componentistica italiana. Pare abbia anche percorso qualche chilometro in un aeroporto romagnolo, con Luca Cadalora in sella, prima di mettere il progetto in freezer e recuperarlo per questo nuovo regolamento 2007. Insomma, in Bayernische Motoren Werke devono solo annunciare il proprio ingresso, con Jeremy McWilliams tester e probabilmente una struttura di appoggio per schierare le moto in gara (Kenny Roberts?).
Passando al secondo quesito, perchè le case attualmente impegnate in MotoGP hanno accettato di buon grado il nuovo regolamento? Ognuno per proprie ragioni, interessantissima quella Honda, che non lascia mai nulla di scontato nelle proprie azioni… Il nuovo 3 cilindri per la MotoGP gira già al banco, ma prendete il V5 della RC211V, togliete un cilindro, cosa salta fuori? Un V4 da 792 cc…chissà…
Alessio Piana
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