MotoGP: caschi, opere d’arte
Da Valentino Rossi a Marc Marquez, passando per Dovizioso, Iannone e i fratelli Espargarò
MotoGP 2015: si sono appena conclusi il Gran Premio di Catalunya e, precedentemente, quello del Mugello; le gare di casa per tanti piloti della MotoGp. Quale miglior modo per un corridore per rendere omaggio ai propri tifosi se non con un casco celebrativo?
I top riders ci hanno abituati sempre più spesso a questa usanza, ma andiamo a scoprire le novità più recenti.
Valentino Rossi, per la gara toscana, ha sfoggiato un casco con un’idea davvero particolare: su una superficie cromata a specchio vi erano riportate le tacche di carica di un ipotetica batteria (dal rosso che indica l’assenza di carica al giallo VR46, il livello massimo).
Questa colorazione, realizzata come al solito dallo storico designer Aldo Drudi, si presta ad una molteplicità di significati. La carica si rafforza man mano che passano i turni (il rosso corrisponde alle prime prove libere, passando per il verde delle qualifiche, per arrivare in gara al tanto amato giallo) ed ha nell’elemento a specchio un chiaro riferimento a come sia il pubblico a caricare Valentino durante tutto il weekend per fargli rendere il 100%, ed a volte anche di più, proprio in gara. Il Dottore, come spesso accade, ha fatto ironia sui suoi punti deboli come le prove e le qualifiche, ma ha anche spiegato: “Abbiamo realizzato questo casco perché i tifosi si specchino dentro e mi spingano con tutta la loro energia: proverò a sfruttarla al massimo”.
Come non ricordare poi le passate edizioni con le calotte raffiguranti nel 2014 la pasta asciutta con lo slogan “Di Vale, pasta italiana, non scuoce mai”, nel 2013 la tartaruga alludendo al suo momento di scarsa forma, nel 2012 l’incitamento “restiamo uniti” rivolto alla sua squadra di allora; ma la serie potrebbe continuare a lungo.
Durante il Gp del Mugello anche i ducatisti hanno sfoggiato la loro vena artistico-patriottica: Andrea Dovizioso portava sulle curve toscane un DJ in consolle ed il messaggio “La musica è cambiata” alludendo al notevole miglioramento messo in pista da Ducati, rispetto al recente passato, che ora si attesta ad essere chiaramente la terza, se non la seconda, forza del campionato. Mentre Andrea Iannone ha dedicato un casco rosso, corredato con le immagini di tutti gli uomini del team, proprio alla Ducati che da questa stagione lo ha accolto nella squadra ufficiale.
Durante il weekend appena terminato è stata invece la volta dei piloti spagnoli, o meglio, di quelli catalani.
I fratelli Espargaro hanno presentato delle edizioni speciali, il ricavato della cui vendita sarà devoluto a favore della lotta contro la leucemia, prendendo come testimonial ed ideatore delle grafiche il giovanissimo Aleix Sanchez che ha sconfitto questa terribile malattia.
Mentre il vincitore della gara di casa, Jorge Lorenzo, ha celebrato con il disegno del suo 99 sulla carena realizzato dall’amica Anna Vives della Fondazione Itinerarium per ragazzi con difficoltà fisiche e mentali, il premio per casco più artistico lo vince sicuramente Marc Marquez. La grafica, realizzata da David Mata, è incentrata sul forte legame tra il pilota e la città di Barcellona e riporta la classica colorazione del numero 93, ma riprendendo il modo di operare del famoso architetto catalano Antoni Gaudì, celebre realizzatore del Parc Guell con il suo tripudio di mosaici colorati. Questo stupendo casco-opera d’arte ha comunque un doppio significato, come ha dichiarato il campione spagnolo: «Ho optato per un casco realizzato con lo stile di Gaudì, perché è di Barcellona e perché la grafica è un po’ come la Honda adesso: i pezzi ci sono, ma bisogna metterli insieme».
In un periodo storico in cui gran parte della comunicazione è social, stringata e standardizzata, fortunatamente, in questo ambito rimane ancora tanto spazio per la creatività ed il design.
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
«Ho optato per un casco realizzato con lo stile di Gaudì, perché è di Barcellona e perché la grafica è un po’ come la Honda adesso: spesso in cocci»