MotoGP | Caro Marco, buon compleanno!
Oggi il Sic avrebbe compiuto 38 anni: lo ricordo così
“Dopo tutto questo tempo?”, “Sempre”. Non a caso ho voluto prendere questa citazione di Harry Potter nel ricordare Marco Simoncelli che oggi avrebbe compiuto trentotto anni. Perché da quel 23 ottobre 2011, l’affetto per quel ragazzone dai riccioli biondi e dal sorriso contagioso, è aumentato nel tempo. Le persone (alcune in ritardo), hanno capito chi era veramente Marco, prima del pilota Simoncelli. Un ragazzo che amava le cose semplici, la sua Coriano, i suoi affetti. Pazzo per la piadina, le sgasate con gli amici e con un sogno da inseguire. Niente a che vedere con quel pilota aggressivo e pericoloso, come lo aveva descritto in primis la stampa spagnola.
Con il tempo, si è capito che Marco poteva essere il ragazzo della porta accanto, il figlio di tutti, uno che avresti voluto come amico e non ne avresti fatto a meno. Era diventato famoso ma poco gli importava perché in cuor suo, sapeva cosa c’era dietro a tutto quel successo. Dai sacrifici fatti da mamma Rossella e papà Paolo per correre in minimoto, al debutto nel Motomondiale, alle difficoltà in 250cc quando venne messo in dubbio il suo talento e il primo a volere smettere fu proprio Marco ma semplicemente qualcuno non voleva dargli la moto giusta per ottenere traguardi importanti. E quando quella moto è arrivata… eccolo là il Sic con le braccia aperte in volo ad assaporare il gusto del titolo Mondiale, in quella Malesia che avremmo odiato anni dopo.
Beh adesso caro Marco, chi scrive esce un attimo dai panni della giornalista per tornare quella tua tifosa che non si perdeva una puntata di “Dimmi di Sic” ogni sabato pomeriggio su Italia 1 e che alla domenica facevi gioire o arrabbiare per una ca**ata. 38 anni, fa strano. Ti immagino ormai uomo adulto con tante vittorie ottenute, qualche placca d’argento posizionata sul trofeo MotoGP a fine anno, nel tuo giardino a Coriano a far sgasare sulle minimoto qualche bimbo, a ridere come solo tu sapevi fare, passandoti una mano sui tuoi riccioli biondi che oh, vista l’età, alcuni saranno diventati grigi eh!
Il destino ha scelto per te un’altra direzione. Basta incolpare le corse ed i piloti per aver scelto questo lavoro. Il Motomondiale è pericoloso però cavolo, trova un altro sport che ti fa sentire così vivo, con il respiro sospeso fino a quando non si vede la bandiera a scacchi. La vita stessa, come canta il tuo cantante preferito, Vasco Rossi, “è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia”.
E noi lo sappiamo Sic, poco prima di quella curva 11 di Sepang, tu sotto al casco sorridevi e pensavi: “Diobò, che bello!”.
Buon Compleanno Marcone, ti vogliamo bene!
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