MotoGp – Carlos Checa chiede tempo ai Ducatisti
Gliel’avranno consigliato, ma è molto più probabile che Carlos Checa ha capito da sé che ritrovarsi pilota Ducati in Moto Gp impone una tematica fondamentale: il rapporto con i tifosi. Con i Ducatisti, che proprio non hanno ancora mandato giù l’appiedamento voluto dalla dirigenza di Borgo Panigale verso Troy Bayliss, bandiera della Rossa prima in Superbike e per due stagioni nella massima categoria nel motociclismo.
Checa, suo malgrado, si è ritrovato nello spiacevole ruolo di “Parafulmine” della situazione: a lui molte brutte parole, a lui sono stati rivolti tanti dubbi e immense incertezze sul suo valore. Carlos sa bene che il 2005 rischia di essere un anno più difficile di quanto sia stato quello appena passato marchiato Yamaha con in squadra Valentino Rossi, se non altro perché in mancanza di risultati non deve rispondere solo alla triade Domenicali-Suppo-Cecchinelli, ma anche alla tifoseria Ducati. Proprio per questo ha voluto chiarire, con dichiarazioni rilasciate a Motosprint, il suo ruolo e pensiero…
“Vorrei fare una precisazione sul caso Bayliss: io non ho rubato il suo posto. Lui e la Ducati si sono separati, e non è stata colpa mia, anche perché sono stato chiamato solo dopo. Per me è stato un onore e ho accettato con entusiasmo. Capisco i dubbi dei Ducatisti, chiedo solo il tempo per dimostrare che posso meritarmi la loro fiducia”
Con 12 mesi di contratto, dovrebbe averne a sufficienza…
Alessio Piana
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