MotoGP – Capirossi/Ducati, prime fughe di notizie
Attesa, trepidazione. Incredibile, pensando che stiamo parlando di Motomondiale, di due ruote, sport con l’avvento dei prototipi a quattro tempi della MotoGP trasformato in fenomeno di massa. Non sarebbe mai successa qualche anno addietro un’attesa così spasmodica per una notizia (Rossi a parte, ma questa è un’altra storia), qualche indiscrezione che cancellerebbe qualunque lettura delle mani o dei fondi del caffè da parti di maghi, ciarlatani, Wanna Marchi e compagnia. Sapere come è andato l’incontro di mercoledì 7 settembre tra Loris Capirossi e i vertici di Ducati Corse, ordine del giorno rinnovo del contratto per il 2006, è stata un pò l’ambizione di tutti gli addetti ai lavori, con i gestori telefonici che tanto hanno sicuramente festeggiato per l’enorme numero di chiamate nei confronti dei diretti interessati. Come sempre, non c’è stato nessun parola ufficiale, e caso strano degli ultimi tempi in Ducati Corse (non come successo con Sete Gibernau o il ritorno di Troy Bayliss in Superbike per il 2006) sono riusciti a tener a freno qualunque scoop, indiscrezione e frottoleria varia.
Nessuno che si sbottona, “Niente da dire” o “Solo un incontro, niente di più, come tanti sono accaduti negli ultimi anni tra Loris e i responsabili Ducati”, queste le parole. Stop. Basta. Adesso la palla passa a chi ha la sfera di cristallo, o chi prova a cercare qualche conferma con persone vicine ai diretti interessati. Noi lo abbiamo fatto, con le prime fughe di notizie (pardon, fughine, fughette, vedete voi) che immediatamente riportiamo. Una frase su tutte: l’incontro tra Loris Capirossi e Domenicali, Suppo e altri in casacca rossa, si è conclusa con un nulla di fatto. Insomma, per il momento, niente nero su bianco, nessun autografo milionario per la stagione a venire. Tante belle parole, pacche sulle spalle, ma soprattutto la presentazione da parte dei guru di Borgo Panigale di ambiziosi progetti per il futuro, con la voglia di tenersi Loris Capirossi come pilota di punta, nonostante l’ormai “certo” arrivo di Sete Gibernau.
Ducati non vuol perdere Capirossi, Loris non vuole andarsene da Bologna. O quantomeno vuole provare a trovare un accordo con la squadra dalla quale si è legato nel 2003, prima di pensare a Sito Pons, Fausto Gresini, Paul Denning e via discorrendo. Prima la Ducati, dovesse andar male non sarà scartata alcuna proposta. Mercoledì si è discusso dello sviluppo della Desmosedici 2006 (GP6), delle coperture Bridgestone (con Capirossi che preferirebbe curarsene in prima persona anzichè destinare Shinichi Itoh alla “sgrossatura” delle gomme con il Bridgestone Tyre Test Team), ma anche, non poteva essere altrimenti, dell’ingaggio. Loris non vuole, come altri hanno scritto, il doppio di quanto oggi percepisce, ma arrivare ad una cifra (compresa tra i 3 e i 4 milioni di euro) che a nostro avviso si merita, considerando quanto in proporzione è destinato a guadagnare Hollywood Gibernau.
Insomma, nulla di fatto. Non a caso negli ultimi giorni non ci sono state notizie in nessun organo di comunicazione. Un ri-riavvicinamento, con il realizzarsi di una prospettiva: il rinnovo di Capirossi con la Ducati, prima impossibile, oggi non è propriamente un’utopia. Si può fare, questa è la volontà comune. Che si concretizzi, è un altro discorso. Nel frattempo la Ducati, prima di annunciare qualsiasi altro pilota, vuole aspettare lo sviluppo delle trattative con Capirossi…A Motegi, se ne riparlerà, i giorni successivi saranno nuovamente decisivi. Perchè Honda (Pons e Gresini), Suzuki e Kawasaki, pressano, ma la Ducati fortunatamente è in vantaggio.
Alessio Piana
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