MotoGP – Bridgestone: Tamada e Nakano, due facce della stessa medaglia?

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Barcellona. Il gran premio della Catalunya, appena passato, ha lasciato degli interrogativi: qual’è la vera situazione delle gomme Bridgestone?

Chiederlo a Tamada sarebbe come insultare un poliziotto. Purtroppo per lui la gara di domenica è finita nello stesso modo di quella corsa la settimana precedente. Improvvisamente delle forti vibrazioni al retrotreno ed il timore di saltare in aria, magari sul rettilineo lungo oltre un chilometro. Come biasimarlo per la scelta di ritirarsi? L’incidente di Nakano è ancora fresco nella memoria.

Nakano dal canto suo vi risponderebbe dicendo che: ha ottenuto il miglior piazzamento per una Kawasaki nell’era MotoGP partendo dalla quarta fila col quattordicesimo tempo, giungendo settimo, a ventiquattro secondi da Rossi con la Yamaha, dopo aver superato Max Biaggi con una Honda RC211V, Abe con l’altra Yamaha e Capirossi con la Desmosedici.

Alla fine dei conti Nakano è tredicesimo nella classifica iridata con 20 punti e Tamada lo segue in quattordicesima posizione con 15 punti.

Gli altri piloti Bridgestone hanno avuto un risultato che non fa testo. Hofmann è giunto undicesimo e Roberts lo abbiamo visto attaccato a Gibernau e Rossi però, a parte l’essere doppiato, era rientrato ai box per sostituire le gomme che stavano cedendo pericolosamente.

L’impegno di Bridgestone è stato massiccio ed impressionante. Hanno lavorato ad un ritmo serrato e sono riusciti a fornire gomme nuove, con buone performance e con un margine di sicurezza superiore rispetto alle coperture utilizzate in Italia.

La dirigenza di Bridgestone Motorsport si è detta molto contenta per l’esito non tragico della caduta di Shinya, del suo recupero così rapido e della sua ottima prestazione in Spagna. Contemporaneamente però si dispiaceva di quanto fosse accaduto a Tamada e a Roberts a causa di problemi alla gomma posteriore.

La Bridgestone ad Assen porterà nuove gomme adeguate alle specifiche del circuito sperando di ottenere rendimenti positivi per tutti i suoi piloti; per questa occasione il tempo a disposizione è maggiore e la perdita in termini di aderenza a favore di una maggiore sicurezza delle coperture, dovrebbe venire colmata.

Se l’unica antagonista della Michelin riuscisse a rendere competitivi due piloti come Nakano e Tamada, la situazione dei vari Biaggi, Capirossi e dei piloti HRC, diventerebbe critica.

Abbiamo visto Shinya superare un Max che era in crisi profonda ma che sul traguardo è passato a meno di tre secondi da Edwars con la RC211V e meno di quattro secondi da Carlos Checa.
Tamada invece è stato l’unico in grado di tenere testa a Rossi e Gibernau in maniera autoritaria al Mugello. In Spagna era li, sempre tra i primi.

Come sarà la Bridgestone di Assen? I responsabili tecnici assicurano che l’evoluzione della loro gomma, per quanto forzata in un tempo molto ristretto, ci sarà e confidano che tutti i piloti godranno di una gomma performante all’altezza della concorrenza.

Questo aggiungerà ulteriore fascino ad un campionato che diversamente dal solito, acquista protagonisti con l’avanzare della stagione regalando imprevisti e forti emozioni ai sempre più numerosi appassionati di questo fantastico sport.

Davide Giordano

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