MotoGP Barcellona: Andrea Iannone, “La Safety Commission ha fatto un grande lavoro”
Il pilota della Ducati ha parlato delle modifiche fatte al tracciato di Montmelò
Andrea Iannone MotoGP 2016 Gp di Catalunya Team Ducati – L’argomento della giornata a Barcellona è stato senza dubbio la sicurezza. Dopo quanto successo ieri a Luis Salom, che ha perso la vita in una caduta alla curva 12, si è parlato molto dell’argomento. Ne ha parlato anche Andrea Iannone, che inizialmente ha commentato la sua giornata di prove.
“Oggi è stata un’altra giornata difficile. Non siamo riusciti a migliorare come avremmo voluto e siamo ancora lontani dai primi. La moto tende a scivolare molto e non riesco ad avere la velocità in curva che vorrei. Stiamo cercando di trovare una soluzione che ci permetta di fare un passo in avanti e, nonostante questo problema, credo che domani sarà possibile fare una bella gara, visto che nelle FP4 non eravamo andati male.”
Dopo quanto successo ieri a Salom, non sarebbe stato meglio fermarsi?
“Dopo quanto accaduto ieri abbiamo parlato e abbiamo chiesto anche alla famiglia di Salom cosa avrebbe voluto. Sia la famiglia che il Team di Luis ci hanno fatto sapere che qualunque cosa avremmo deciso, sarebbero stati d’accordo. Alla fine abbiamo cercato di analizzare quale fosse la cosa migliore e alla fine abbiamo deciso di continuare cercando di cambiare qualcosa sulla pista.”
Spiega cosa avete fatto e deciso in Safety Commission.
“Credo che ieri sia stato fatto un grande lavoro con Franco (Uncini, ndr), Loris (Capirossi, ndr) e Xavier (Alonso, ndr). Sinceramente non era facile fare queste modifiche per oggi e sia la Dorna che la il circuito hanno fatto un grande lavoro. Adesso c’è uno spazio di fuga più ampio e questo è molto importante. Come guida preferivo il vecchio layout, ma la sicurezza ha sempre la precedenza. Andiamo sempre più forte ed è importante lavorare su questo. Ne riparleremo anche ad Assen.”
Qual’è stato lo stato d’animo prima di risalire in moto?
“Fai finta di niente, perchè se inizi a pensare troppo si fa fatica ad andare in moto. Durante il weekend di gara si cerca di pensare ad altro, come se nulla fosse accaduto, perchè guidare non sarebbe la stessa cosa. Probabilmente lunedì sarà diverso, ci si fermerà un attimo, si “collegherà” la testa e ovviamente perdere un pilota, un compagno è una bruttissima cosa, vorresti che non accadesse mai.”
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