MotoGP – Barcellona – Ancora Rossi, ma che paura al via
Con una dimostrazione di superiorità imbarazzante, Valentino Rossi ha fatto sua oggi la terza vittoria stagionale, seconda consecutiva, recuperando altri cinque punti su Nicky Hayden che ha chiuso alle sue spalle oggi il Gran Premio di Catalunya della MotoGP. Una vittoria venuta nella gara più difficile degli ultimi anni, con un tremendo crash al via del primo start con protagonisti ben sei piloti. Una carambola fuori dal comune, per un contatto tra Gibernau e Capirossi in fase di staccata che ha visto coinvolgere successivamente anche Melandri, Pedrosa, De Puniet e Hopkins. Momenti di terrore, attesa per conoscere le condizioni fisiche dei piloti, ma per fortuna, tra qualche frattura alla clavicola (Gibernau) e commozione celebrale oltre che per lo spagnolo anche per i nostri Loris e Marco, non è successo nulla di grave. Una corsa che ha visto tre partenza, solo undici piloti al traguardo, il ritorno (mancava da Donington 2005) di Kenny Roberts Jr sul podio, ma questa volta in sella ad una KR Honda che tutto d’un tratto si trasforma in una moto bella e magicamente competitiva. Ventiquattro giri fuori dal comune, con la “follia” agonistica di Stoner e Pedrosa, volati a terra quando potevano ottenere quantomeno un posto sul podio (e per Dani punti importanti per la classifica), ed il “folle” ultimo giro di Valentino Rossi, tra impennate, saluti e traversi d’autore. “La moto così non mi fa divertire”, disse appena un mese fa. Oggi?…
Cronaca di Gara
Sono le 14.00 in punto, pareggio di successi Italia/Spagna tra 125 e 250, via alla MotoGP, super-partenza di Stoner ma INCREDIBILE crash tra le due Ducati di Gibernau e Capirossi che si sono toccate in pieno rettilineo coinvolgendo anche Hopkins, De Puniet, Pedrosa e Melandri. Capirex è steso a terra, ma i commissari solo al termine del primo giro decidono di dare bandiera rossa quando Stoner aveva mantenuto la testa della corsa davanti a Rossi. Poco importa, tutti sono in apprensione per le condizioni fisiche di Capirossi e Melandri che sono distesi a terra per una botta veramente terribile. Il replay mostra appunto il contatto tra le due Desmosedici, con Gibernau che “taglia” la strada a Capirossi, tocca la leva del freno della moto #65, ma la D16 dello spagnolo capotta in pieno rettilineo coinvolgendo Randy De Puniet. Dall’altra parte però la moto di Loris tocca la RC211V di Melandri, che vola a terra, si tocca con Pedrosa che a sua volta incolpevolmente dà una spallata a Hopkins che va verso le vie di fuga.
Tutti i piloti vengono portati verso l’Ospedale all’interno del tracciato: Melandri, in barella, alza il braccio per rassicurare tutti ma le sue condizioni non sembrano proprio delle migliori. Sete Gibernau in piedi raggiunge la Clinica mobile, ha una leggera commozione celebrale e non si ricorda dell’accaduto. Capirossi, che sembrava quello messo peggio, nel giro di pochi minuti esce dall’ospedale in piedi con il solito sguardo e cuore da Leone. Melandri ci resta ancora in via precauzionale, per lui trauma cranico e commozione celebrale, ma niente di grave. Tutti i piloti sono coscienti, fortunatamente le parole del Dottor Costa ci rassicurano e offrono così un pò di serenità dopo un momento in cui, anche per noi, è stato davvero difficile svolgere con lucidità il nostro mestiere.
La gara ripartirà alle 14.30, senza le due Ducati, senza Melandri, ma con la testa libera da brutti pensieri. Si può tornare a parlare di moto, competizioni, con l’umore sottotono. Secondo start della MotoGP a Barcellona, ma attenzione perchè la partenza viene ancora fermata per un problema tecnico alla Suzuki di Vermeulen (pare si sia spento il motore). Si ricomincia dunque, per regolamento, alle 14.35, altri 5 minuti in più per questa corsa che sembra maledetta. Nakano rientra ai box, anche per lui un problema tecnico, ma riuscirà comunque a schierarsi in griglia.
Sono le 14.35, terza partenza, 24 giri, via! Hole shot per Casey Stoner, secondo Hopkins seguito da Hayden, Roberts, Nakano e Rossi partito malissimo. Procedono tutti senza problemi ed il primo giro si chiude con l’ordine sopra indicato, fatta eccezione per Hayden che diventa secondo e Rossi quinto con rispettivi sorpassi su Hopkins e Nakano. Proprio il giapponese si vede comminare un ride trough, probabilmente per aver cambiato la moto fuori dal tempo-limite.
Siamo al quarto giro, è il momento per Valentino di guadagnar terreno, e alla “Repsol” diventa quarto a scapito di Kenny Roberts Jr che sembra in grado di tenere il ritmo dei migliori. Doveroso un riepilogo delle prime posizioni: Stoner, Hayden, Hopkins, Rossi, Roberts, Vermeulen, Elias, Nakano e Pedrosa, quest’ultimo il pilota più veloce in pista. Valentino, dopo qualche giro di sofferenza, si libera finalmente di Hopkins e diventa terzo: l’inseguimento alle due Honda di testa è appena cominciato.
Registriamo la bandiera nera nei confronti di Nakano (recidivo nel non effettuare il proprio ride trough), e l’ennesimo sorpasso di Rossi che si fa di un sol boccone Nicky Hayden per la seconda posizione: oggi è lui il più forte. Cade, seconda volta in una quarantina di minuti, Randy De Puniet, e per il team Kawasaki è già il momento di fare le valigie in vista di Assen.
All’ottavo giro Valentino Rossi decide che è il momento di diventare il nuovo leader della corsa, passando di giustezza Stoner in fondo al rettifilo. Manovra che innervosisce l’australiano, e a “La Caixa” perde l’anteriore ritrovandosi a terra. E’ una giornata infernale, anche Elias è fuori alla Renault, e poco dopo viene emulato da Daniel Pedrosa. In DUE GIRI tre Honda sono fuori, e al decimo dei 24 giri in programma ci sono soltanto 11 piloti ancora in gara.
C’è veramente poco da dire, tutto sembra portare alla seconda vittoria consecutiva di Rossi davanti ad Hayden e, incredibile, Kenny Roberts Jr, terzo con la KR Honda. Viviamo qualche sorpasso di bassa levatura, come Edwards che attacca e passa Vermeulen per il quinto posto, ma per il resto il tumultuoso Gran Premio di Catalunya della MotoGP si chiude con Valentino Rossi che bissa il Mugello e recupera altri 5 punti in classifica su Nicky Hayden, secondo. Tra i due adesso ci sono 29 lunghezze di differenza, con il Dottore che ha avvicinato Capirossi (+9) e superato la coppia Melandri/Pedrosa.
Sul terzo gradino del podio ha chiuso Kenny Roberts Jr, per una KR Honda al suo primo podio assoluto in MotoGP, seguito da Hopkins, Edwards e Vermeulen. Italia 2, Spagna 1, ma soprattutto un dato inequivocabile a quasi 24 ore da Italia-Stati Uniti ai Mondiali di Germania 2006: dietro a Rossi, ci sono quattro yankee…
MotoGP Barcellona – Classifica
01- Valentino Rossi – Yamaha – 24 giri
02- Nicky Hayden – Honda – + 4.509
03- Kenny Roberts Jr – KR Honda – + 9.174
04- John Hopkins – Suzuki – + 13.465
05- Colin Edwards – Yamaha – + 22.548
06- Chris Vermeulen – Suzuki – + 25.198
07- Makoto Tamada – Honda – + 30.622
08- Carlos Checa – Yamaha – + 31.277
09- James Ellison – Yamaha – + 59.203
10- Alex Hofmann – Ducati – + 1’14.062
11- Josè Cardoso – Ducati – + 1’46.815
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