MotoGP – Assen – Pasticcia Edwards, trionfa Hayden

MotoGP – Assen – Pasticcia Edwards, trionfa HaydenMotoGP – Assen – Pasticcia Edwards, trionfa Hayden

Tra le imprese di Melandri, Rossi e Capirossi, tutti al traguardo nonostante infortuni che avrebbero impedito chiunque, si è registrato oggi un Gran Premio della MotoGP ad Assen incredibile. La battaglia statunitense tra Nicky Hayden e Colin Edwards si è risolta in un ultimo, pazzesco, ultimo giro, che ha concesso a “Kentucky Kid” il secondo trionfo nella top class, e a Colin Edwards una delusione senza precedenti. Il pilota Yamaha, in testa dal primo al penultimo giro, ha sfruttato un errore di Hayden a tre curve dal traguardo, salvo poi arrivar lungo, accelerare sull’erba sintetica e volare in una maniera fuori dal comune perdendo una vittoria certa. Queste sono le corse, questo è probabilmente il mondiale di Hayden, che con questi 25 punti guadagna un vantaggio considerevole sugli altri: + 42 su Pedrosa (ottimo terzo dopo una grande battaglia con Stoner e Roberts), + 44 su Capirossi, + 46 sulla coppia Rossi/Melandri. Nel giorno della 200° vittoria Honda nella top class, Hayden ipoteca il Mondiale, Pedrosa è secondo in classifica.
C’è però la gioia di Nakano, grande secondo con la Kawasaki, e per i nostri Valentino, Marco e Loris, tutti al traguardo nonostante tutto. A loro un grande applauso, perchè questi sono i veri uomini che fanno del motociclismo uno sport unico al mondo…

Cronaca di Gara

Mezza griglia malconcia, Barros pronto a sostituire Elias a Donington Park, Gibernau che dovrebbe tornare a breve, Melandri e Capirossi che non sanno quando potranno dire la loro, Rossi se chiuderà la corsa. Questo è il Dutch TT nel rinnovato Assen, tutto è pronto per la partenza, sono le 14.01, via!!!! Rientra ai box Randy De Puniet, ma in pole c’è Hopkins che prova a tenere il comando ma viene beffato da Edwards, con Nakano terzo davanti a Melandri, Hayden, Pedrosa, Vermeulen, Roberts e Carlos Checa nono. Valentino Rossi è sedicesimo. Nicky Hayden passa Melandri, con Pedrosa che cerca di imitarlo ma il rinnovato tracciato di Assen non sembra in grado di facilitare queste operazioni.

Si chiude il primo giro senza ulteriori complicazioni, dove si registra l’attacco di Valentino Rossi su Josè Cardoso per la quindicesima piazza. Hayden è una scheggia, è già alle costole di Nakano e ci metterà poco a passarlo lanciandosi all’inseguimento dei connazionali Edwards/Hopkins: tre statunitensi davanti a tutti, signori e signore… Poco più indietro si registra una battaglia d’altri tempi tra Melandri, Pedrosa e Vermeulen, con quest’ultimo che si inventa nella chicane antecedente al traguardo una staccata d’altri tempi regalandoci un momento sublime del motociclismo.

Si passa senza ulteriori scossoni sino al quarto giro, dove James Ellison, autore di una buona prima fase di gara, cade buttando al vento un piazzamento positivo (era dodicesimo). Valentino Rossi, nel tentativo di passare Hofmann, arriva lungo nella chicane che l’anno passato registrò nelle qualifiche il “fattaccio” tra Biaggi e Melandri, dimostrando di avere qualche problemino di troppo in fase di staccata.

Torniamo nelle primissime posizioni, dove Stoner concede perle di spettacolarità passando Melandri con una decisa staccata alla Curva 1, guadagnando la sesta posizione aspettando il momento opportuno per sopravanzare un positivissimo Vermeulen. Davanti i tre yankee fanno i battistrada con Edwards, Hopkins e Hayden: i tre si studiano, non rischiano nulla per non compromettere una situazione favorevole.

Ottavo giro, valzer degli errori per Melandri e Capirossi che in due distinte curve arrivano leggermente lunghi: per Loris tuttavia c’è l’attenuante di un sorpasso deciso da parte di Valentino Rossi, che è davanti alle due Ducati ritrovandosi così in dodicesima posizione. Riepilogo d’ordinanza della classifica: Edwards, Hopkins, Hayden, Nakano, Stoner, Pedrosa, Melandri, Robert, Vermeulen, Tamada, Checa, Rossi, dietro le due Ducati Factory di Hofmann e Capirossi.

Al nono giro, vedendo un Colin Edwards che allunga, Nicky Hayden rompe gli indugi e all’esterno della chicane che immette sul traguardo fa sua la seconda posizione ai danni di John Hopkins che sembra in questo preciso istante perdere qualcosina rispetto a Nakano. Ci vorranno solo tre giri per il pilota Kawasaki di sopravanzare la Suzuki #21, nel medesimo istante in cui Pedrosa diventa quinto passando Stoner.

Tamada e Vermeulen perdono terreno, e al 15° dei 26 giri in programma si vedono sopravanzare rispettivamente da Rossi e Checa, con il Dottor infortunato attualmente undicesimo. Al diciattessimo giro è debacle Suzuki: Hopkins perde la quinta posizione a favore di Pedrosa, mentre Vermeulen dà strada ad un certo Valentino Rossi la cui proiezione finale di gara lo porterebbe addirittura all’ottavo posto. Le GSV-R vestite d’azzurro perdono e ancora perdono, con Hopkins e Vermeulen che in un niente vengono praticamente passati da tutti.

Sei giri alla bandiera a scacchi, Hayden prova a rimontare su Edwards, il quale sembra in grado di controllare per conquistare così finalmente il suo primo successo in MotoGP: a Kentucky Kid, invece, un secondo posto in ottica campionato non sembra far troppa differenza… Ventesimo passaggio, Valentino Rossi è incredibilmente nono, con un grandissimo sorpasso su Checa in staccata alla curva 1. Si riaccende la lotta per il successo: in due giri Hayden è ormai alle costole di un Edwards che nel finale ha perso tutto il vantaggio guadagnato in 22 tornate di onorato lavoro al TT Circuit di Assen.

Alle spalle di un tranquillo Nakano (vicinissimo ad un nuovo podio con la Kawasaki), bella lotta per la quarta piazza tra Pedrosa, Stoner e Kenny Roberts Jr: due generazioni di piloti, tre diverse moto, tre in lotta per un quarto posto che vale qualcosa di più di 13 punticini in campionato. Due giri al termine, la lotta Edwards/Hayden si risolve alla chicane ridisegnata l’anno passato: Kentucky Kid si inventa una staccata pazzesca con traverso a seguire, Edwards, forse “spaventato” da questa grandissima manovra, arriva lungo perdendo così il successo. Ma non è finita qui: ULTIMO GIRO, penultima curva, Edwards passa ALL’ESTERNO Hayden, che sorpreso attacca anche lui all’esterno il connazionale all’ultima curva, l’ultimissima chicane, con il risultato di arrivare lungo ma….NO, NON E’ POSSIBILE, Edwards sbaglia, perde aderenza nel manto erboso artificiale e la M1 lo fa sbalzare prima di andare ad impattarsi nelle gomme di protazione. VIA LIBERA dunque a Nicky Hayden che va a vincere la sua seconda vittoria in MotoGP, davanti ad un sorpreso Nakano e Daniel Pedrosa. Quarto è Stoner, seguito da Roberts, Hopkins, Melandri e Rossi incredibilmente ottavo. Applausi per Marco, Valentino e Loris che è quindicesimo, solo due posizioni dietro a pasticcione Colin Edwards. Tra sette giorni a Donington Park, vivremo una gara più veritiera, ma oggi, con le lacrime del Dottor Claudio Costa che abbraccia Valentino Rossi, abbiamo vissuto una gara VERA…

MotoGP – Assen – Classifica

01- Nicky Hayden – Honda – 26 giri
02- Shinya Nakano – Kawasaki – + 4.884
03- Daniel Pedrosa – Honda – + 7.525
04- Casey Stoner – Honda – + 7.555
05- Kenny Roberts Jr – KR Honda – + 8.078
06- John Hopkins – Suzuki – + 17.065
07- Marco Melandri – Honda – + 18.090
08- Valentino Rossi – Yamaha – + 23.951
09- Carlos Checa – Yamaha – + 29.027
10- Chris Vermeulen – Suzuki – + 31.627
11- Makoto Tamada – Honda – + 32.841
12- Alex Hofmann – Ducati – + 34.143
13- Colin Edwards – Yamaha – + 40.412
14- Randy De Puniet – Kawasaki – + 1’03.658
15- Loris Capirossi – Ducati – + 1’17.303
16- Ivan Silva – Ducati – a 1 giro
17- Josè Cardoso – Ducati – a 3 giri

Alessio Piana

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