MotoGP – Alex Criville giudica le moto 2006

MotoGP – Alex Criville giudica le moto 2006MotoGP – Alex Criville giudica le moto 2006

Alcuni piloti al termine della loro carriera hanno la possibilità di ritornare in sella ad una MotoGP. Tra questi campionissimi c’è il trentaseienne spagnolo Alex Criville, Campione del mondo 500cc stagione 1999 con la Honda NSR ufficiale ed attualmente “consulente personale” di Toni Elias. Ritiratosi a termine del 2001 a causa di una grave forma di epilessia, oggi l’ex-pilota collabora con la rivista spagnola “Motociclismo”, per la quale ha avuto occasione di provare le MotoGP al termine dell’ultimo Gran Premio della stagione, che si è corso a Valencia il 29 ottobre scorso.

Alex ha giudicato filo per segno i prototipi 990cc della classe regina, a cominciare dalla Honda. Secondo l’ex-pilota spagnolo infatti la diversità delle due RC211V (ha avuto l’occasione di testare sia la “Brno Type” di Hayden che la “2006” di Pedrosa) durante questa stagione è la chiave del successo del team, che ha conquistato tutto ciò che era conquistabile nella categoria (titolo piloti, marche e squadre).

Parere positivo anche per quanto riguarda la Ducati Desmosedici GP6, che viene definita una moto molto equilibrata, ben evoluta e competitiva. Piacevoli impressioni anche per la Suzuki GSV-R, migliorata in termini di motore, anche se giustifica la mancanza di risultati ottenuti per via della straordinaria competitività della concorrenza.

L’opinione di Crivillé sulla Yamaha YZR M1 guidata dal vice-campione del mondo Valentino Rossi non sembra invece molto buona: è vero che con il fenomeno di Tavullia è stata spesso vincente, ma è altrettanto vero che per trovare la seconda moto della casa di Iwata il più delle volte bisognava scorrere l’ordine d’arrivo fino al centro/fondo classifica. La domanda che si pone il pilota allora è la seguente: ma la Yamaha è davvero così forte quanto la Honda?

Della Kawasaki apprezza i miglioramenti rispetto allo scorso anno, però avverte la nota negativa del fatto che la “verdona” non è riuscita a radunare nella sua moto le qualità necessarie a renderla competitiva in tutte le gare: rapidità, potenza, agilità e costanza di rendimento.

Marika Farinazzo

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