MotoGP | Quartararo può (davvero) perdere questo Mondiale? [TITOLI DI CORSA]

Moto, circuiti ed avversari, il francese rischia

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L’accoppiata pre e post ferie, Assen più Silverstone, rischia di essere un incrocio tutt’altro che trascurabile lungo la bisettrice che porta al titolo Mondiale 2022. A partire dalle due vittorie di Pecco Bagnaia e da una Ducati evidentemente, e non solo con il piemontese, moto da rincorrere e (se possibile) provare a battere.

A seguire, un’Aprilia costantemente veloce e protagonista, in una fase di crescita a tratti inaspettata con il redivivo Vinales che quasi rende accettabile il fisiologico calo di rendimento, al contrario, nel binomio con l’Espargarò condottiero solitario e brillante della prima parte di stagione. Infine, l’elemento più coinvolgente di tutta l’intera analisi: Fabio Quartararo, che dopo l’harakiri di Assen, anche a Silverstone paga dazio (più di testa che nei punti, ndr) nella sua volata verso il secondo titolo iridato consecutivo.

“El Diablo” dopo la vittoria al Sachsenring dello scorso 19 giugno sembrava avere le sorti di questa stagione in tasca, ma in un Campionato così incerto son bastati due passaggi a vuoto per riscriverne la trama. Ventidue e quarantanove, con la bellezza di otto gare ancora da disputare, i punti di vantaggio del pilota Yamaha rispettivamente su Espargarò e Bagnaia, un margine concreto, a tratti meritato, ma con questi presupposti tutt’altro che rassicurante.

Il long-lap subito a Silverstone è un’attenuante relativa nell’analisi lasciata in eredità dell’ottavo posto finale di Quartararo, condizionato più che altro e per sua stessa ammissione ancora una volta dal rendimento della moto oltre che dall’errata scelta dei pneumatici.

Lo stesso Morbidelli, compagno di squadra malinconico del transalpino, nelle scorse ore ha ammesso senza troppi giri di parole che Quartararo è il pilota sfavorito, a suo avviso, nella volata Mondiale, proprio a causa del pacchetto a disposizione della sua M1 al di sotto delle moto dei rivali.

Se il mezzo, quindi, non sembra essere un alleato incoraggiante, non da meno lo sono i precedenti. Lo scorso anno, alla ripresa dopo la sosta estiva scandita sempre dal Gp di Assen, Quartararo ha collezionato solo una vittoria ed altri tre podi nelle nove gare successive, al cospetto di un Bagnaia formato “monstre” capace di mandare a referto ben quattro successi ed altri due podi nelle stesse gare disputate.

A parziale conforto, di una statistica che alimenterebbe le paure di rimonta per l’attuale Campione del mondo in carica, c’è il fatto che l’appendice finale di questo 2022 differenzia per quattro gare su nove rispetto al rush conclusivo della passata stagione, tuttavia l’unico GP dove Quartararo lo scorso anno aveva surclassato nel confronto diretto Bagnaia era stato proprio quello di Silverstone, e lo scorso week end, in tal senso, la musica suonata ha avuto ben altro spartito.

A tutto questo, impossibile non allargare l’invito al ballo ad un’Aprilia prima inseguitrice e che non sembra voler riporre dentro il cassetto dei rimpianti i suoi giovani, e per questo sfrontati, sogni di gloria. A Borgo Panigale tanto quanto a Noale sono pronti a giocarsi le loro carte, toccherà al Diablo provare a calare gli assi giusti.

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