MotoGP | Valentino Rossi, “Dobbiamo essere più competitivi, altrimenti è meglio smettere”
"Continuare in Petronas? Non vedo grande differenza, ma preferisco rimanere dove sono" ha aggiunto il pesarese
MotoGP – La stagione 2020 che sta per iniziare sarà quella fondamentale per Valentino Rossi che, sin dalle prime gare dovrà decidere se proseguire la sua carriera nel Motomondiale o andare in pensione a 41 anni.
I risultati degli ultimi anni farebbero pensare ad un addio, ma il pesarese, come raccontato in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, non da nulla per certo. La stagione 2020 sarà concitata anche per il mercato piloti, la maggior parte dei big sono in scadenza di contratto, quindi neanche la Yamaha può aspettare troppo a lungo visto che la Ducati è già pronta a fare un offerta sia a Maverick Vinales che a Fabio Quartararo.
Valentino Rossi sulla decisione del ritiro
“Vorrei avere più tempo per decidere, purtroppo la MotoGP di oggi si decide tutto a inizio anno. Io avrò bisogno di un po’ per capire, tipo metà stagione. Parlerò con Lin Jarvis e Yamaha per capire cosa fare. Solitamente mi confido con mio babbo, mia mamma, Albi, Uccio e Carlo. I miei vogliono che continui, ma anche gli altri. Però bisogna essere realisti. A me piacerebbe continuare, ma bisogna essere competitivi più dello scorso anno altrimenti è meglio smettere e va bene uguale. Yamaha crede in me e questo è un grande onore, è un grande lusso per un pilota poter decidere quando smettere, solitamente ti lasciano a piedi. Siamo in tre per due moto (Vinales e Quartararo), ma non vedo grande differenza tra il team ufficiale e Petronas. Io preferirei rimanere dove sono. Come detto siamo in tre per 2 posti e per me anche se è la Petronas non mi sembra malissimo il team. Ma forse va via Vinales o Quartararo cambia moto, chissà cosa pensa.”
Valentino Rossi su Lorenzo come collaudatore
“Secondo me sarebbe una buona idea fargli un’offerta. Ma bisogna capire se Jorge ha voglia di fare il tester. Se ho uno Jorge motivato, che dice di non volere più la pressione di 20 gare l’anno ma a cui piace ancora guidare, secondo me sì. Per me se sale sulla Yamaha è veloce.”
Valentino Rossi: Stoner, Burgess e Galbusera
“Ho saputo che Stoner soffre di stanchezza conica. Brutto. Un vero problema. Lui è stato un mostro del nostro sport, ha sempre guidato al limite anche quando la moto non era al top. E’ stato un mio grandissimo avversario, a livello di talento puro forse il più forte di tutti. Ha fatto cose impressionanti nella sua carriera, anche se è durata poco. E’ stato difficile con Stoner, anche perché caratterialmente è bello tosto, non avevamo un gran rapporto. Spero torni a stare bene almeno per avere una vita normale. Burgess (ex capo tecnico ndr) crede che io possa guidare come quando ho battuto Stoner? Lo credo anche io. Purtroppo sono passati 12 anni e la situazione è cambiata, i miei avversari sono molto forti e io sono più vecchio, ma l’istinto è lo stesso. Se non fosse cosi sarebbe veramente ora di dire basta. Galbusera? Siamo andati molto bene nel 2014, ’15 e ’16 ma da metà ’17 fatichiamo. Si poteva cambiare prima ma pensavamo di riuscire anche così.”
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