MotoGP | Coronavirus: Jack Miller, “Mi sento come se fossi in purgatorio”
Miller ha aggiunto: "Spero di poter tornare presto a fare il mio lavoro"
Motomondiale 2020 – Il Motomondiale 2020 non è ancora partito a causa del coronavirus e tutti i piloti sono a casa.
Tra questi anche Jack Miller, pilota del Team Pramac Ducati. L’australiano è tornato nel suo paese di origine, dove si allena sia in bici che in moto (motocross, ndr) cercando di tenersi in forma. L’esuberante #43 ha rilasciato una lunga intervista al broadcaster australiano Fox Sport parlando di vari argomenti, a lui la parola.
Dichiarazioni Jack Miller Coronavirus
“Dopo il test in Qatar a febbraio sono tornato ad Andorra e mi sono preparato per la prima gara con le solite cose: mi sono preso cura della mia dieta e mi sono assicurato di essere pronto. Poi l’ultimo giorno prima di partire per il Qatar, ho pulito la mia casa e fatto il bucato … E poi è arrivata la notizia che non avremmo corso. Quello era solo l’inizio. Si sapeva che le cose sarebbero andate allo stesso modo per la Thailandia, e quindi non ci avrebbero mai permesso di viaggiare in America. Non appena l’ho scoperto e anche perché faceva freddo e nevicava ad Andorra, ho deciso di tornare a casa. Ero con i miei genitori anche prima dell’inizio della Moto2 e della Moto3 in Qatar. Non ho mai trascorso tutto questo tempo a casa negli ultimi dieci anni. L’unica cosa positiva di tutta questa situazione è che è davvero bello essere a casa. Vorrei che fosse per una ragione migliore ed è fastidioso non poter guidare, ma devi anche vedere il lato positivo. Sono in contatto con i ragazzi di Pramac, so che in Italia la situazione è molto dura, per ora qui le cose vanno meglio e spero che continui così.
Miller ha poi continuato: “Sarò sincero, tutto questo mette a dura prova il tuo livello di motivazione non avendo una data precisa di riferimento. Trascorri l’inverno mettendoti in forma, preparandoti, allenandoti e sembra che tu sia bloccato in purgatorio. Mi sono proposto di svegliarmi presto la mattina per mettermi in ‘marcia’. Qui (in Australia, ndr) è più facile stare attenti alla linea, perché è caldo, un fattore che sicuramente aiuta. Sarebbe facile perdere la motivazione, allenarsi un po’ meno, prendere qualche chilo di troppo… È sicuramente qualcosa che sto cercando di evitare perché in passato ho avuto difficoltà a perdere peso. Ho lavorato molto su questo aspetto della mia guida. Farò un po’ di motocross e tutto quello che posso fare per continuare a guidare in attesa di riprendere a fare il mio vero lavoro.”
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