Moto3 | GP Jerez Gara, Paolo Simoncelli: “Suzuki ha fatto la gara che ‘gentilmente’ gli ho ordinato”
Paolo Simoncelli ha aggiunto: "Sono orgoglioso di tutta la squadra e di Suzuki, perché alla fine il pilota fa la differenza"
Moto3 GP Jerez, Sic58 Squadra Corse – Tatsuki Suzuki è stato grande protagonista del Gran Premio di Andalusia, corso sul circuito di Jerez.
Il pilota del Team SIC58 Squadra Corse dopo la pole position e una gara tutta grinta ha tagliato il traguardo davanti a John Mcphee e Celestino Vietti. Ecco come ha commentato il week-end di gare Paolo Simoncelli, che ha parlato anche della MotoE.
Dichiarazioni Paolo Simoncelli SIC58 Squadra Corse GP Andalusia Jerez MotoGP 2020
“Tutto comincia con…. un attimo, da dove comincio? Ci sono un sacco cose da dire, è stato un week end intenso… tutto nostro direi.
Dopo tre giorni chiusi in hotel dove il caldo è stato il nostro unico e fedele compagno di giochi (adesso se non ci sono almeno 39º ho bisogno di una felpa) torniamo in circuito a riprendere il nostro lavoro da dove abbiamo lasciato. Dalla gara incolore di domenica scorsa alla mia sfuriata a tutti e due i piloti, soprattutto a Tatsuki.
Il week end Inizia così, il Giapporiccionese centra la sua 3° pole position, 3 pole su 3 GP! Attenzione! Qui è un attimo prendere i vizi. Avevamo anche variato delle cose sulla moto quindi pensavamo avrebbe fatto più fatica. Troppi pensieri invece per Antonelli che fa delle prove travagliate.
Domenica mattina, io e Grana in pit lane, squilla il telefono, era il Lepro (meccanico motoE), momento di panico. “E adesso cosa succede?” “Potete portare un caffè a Mattia sulla griglia?” Noi basiti. In tanti anni in questo mondo ne a me ne a Grana era mai capitata una richiesta simile da un pilota. La risposta è stata chiaramente di no e immaginatevi cosa ho borbottato tra me e me. Alla fine Mattia è stato molto bravo, mi era mancato quel bambino che avevo conosciuto sulle piste di Riccione nel 2012. E’ stato furbo e intelligente, convinto delle sue potenzialità. I due giorni precedenti abbiamo lavorato affinché perfezionasse il giro secco, la super pole che è il suo problema più grande. In parte ci siamo riusciti, si è qualificato 8º per poi fare una bellissima gara che l’ ha portato sopra il 3° gradino del podio. Giunto al parco chiuso, senza neanche togliersi il casco mi ha fatto ridere dicendomi: “Voleva passarmi in staccata, A ME! Ma vaffa@@@o!!”Sì perché se Mattia è bravo in una cosa quelle sono le staccate. Dopo di lui non puoi staccare senza andare dritto.
Moto3. Tatsuki ha fatto la gara che volevo o meglio che gli ho gentilmente ordinato. Era importante che non pensasse troppo. Il riassunto di quattro anni di lavoro del nostro team, 22 giri in testa ed é vittoria. Sono orgoglioso di tutta la squadra e di Tatsuki, perché alla fine in sella alla moto c’é il pilota e la differenza la fa lui, noi fuori possiamo essere bravi a criticare, a dare consigli o pacche sulle spalle ma si sa, siamo tutti giocatori professionisti a bordocampo.
Niccolò aveva recuperato qualcosa nei primi giri ma poi anche in seguito a un tamponamento é arrivato 15º. A fine gara abbiamo parlato un pò, ripartiremo da Brnò, ci sono alcune cose da sistemare ma noi non molliamo.
Il resto L’ avete visto dalla tv , esultanza, abbracci, non sono mancate parolacce e pugni. Così, chiari e trasparenti, semplicemente noi. Ne approfitto per dirvi: In diversi ci avete scritto se dopo le pacche di Filippo Berti, con quei badili che si ritrova al posto delle mani, avessero ricoverato Grana in clinica mobile, ma no. Rider ok, anzi capotecnico ok!”
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