Moto3 | Esclusiva: Niccolò Antonelli, “A Jerez emozione indescrivibile, ma ora non penso al mondiale”
Antonelli ha aggiunto: "E' un piacere e un orgoglio correre con la squadra del SIC"
Motomondiale Moto3 2019 – Abbiamo intervistato in esclusiva Niccolò Antonelli, rider del Team SIC58 Squadra Corse, fresco vincitore del Gran Premio di Spagna classe Moto3, prima vittoria per la squadra di Paolo Simoncelli.
Con il pilota di Cattolica che fa anche parte della VR46 Riders Academy di Valentino Rossi, abbiamo affrontato svariati argomenti, ecco cosa ha raccontato.
Racconta la vittoria di Jerez, la prima del Team SIC58 Squadra Corse.
“E’ stato un bellissimo weekend perché sono stato sempre lì davanti e abbiamo tenuto un passo molto veloce e negli ultimi giri della gara è stato utile per provare a fare un po’ la differenza. E’ stata un’emozione indescrivibile, perchè era anche la prima vittoria del Team.”
Che rapporto hai con Paolo Simoncelli e con il Team SIC58 Squadra Corse?
“E’ un rapporto molto diretto, onesto, sicuramente all’interno del Team c’è rispetto, si sta bene, ci si diverte, si ride e si scherza. C’è’ una bella atmosfera, è tutto molto bello, stiamo bene insieme.”
Mette pressione scendere in pista con il Team che porta il nome di Marco Simoncelli?
“Non direi pressione, è più che altro un piacere e un orgoglio, la vedo così.”
Com’è il rapporto con il tuo compagno di squadra, con cui in passato avevi avuto degli screzi?
“In passato abbiamo avuto un po’ di problemini, purtroppo ci sono stati dei contatti e ho buttato via delle gare. Ora abbiamo parlato, abbiamo chiarito e tutti lavoriamo nella stessa direzione e questo aspetto fa la differenza.”
Honda Vs KTM 2019
“La Honda ha fatto un bel passo in avanti a livello di motore. Lo scorso anno eravamo un pò indietro rispetto alla KTM, ora invece abbiamo recuperato. La guidabilità invece non è mai stata un problema. E’ un pacchetto molto completo, lo vedo bene.”
Qual è il rapporto con la tua famiglia, quando le cose vanno bene sono tutti “amici”, ma poi c’è la famiglia a sostenerti.
“Abbiamo un rapporto come tante altre famiglie; come hai detto è sempre importante avere una famiglia vicina, qualcuno che ti aiuti nei momenti negativi, qualcuno che non ti abbandoni. E’ in quei momenti che capisci quali sono veramente le persone importanti. Con mio babbo vado d’accordo, così come con mia mamma. E’ un rapporto normale, dove ci si aiuta a vicenda.”
Basta il talento per emergere?
“Penso che soprattutto nella Moto3, ma in maniera minore anche in Moto2 e MotoGP, il talento conti il 20%. Il resto la fanno il saper battagliare, le strategie, il saper mettere a punto la moto. Non basta solo essere veloci, bisogna essere bravi a scegliere, a fare calcoli nei momenti chiave.”
Come ti trovi con il nuovo format delle qualifiche, divise in due stile MotoGP?
“È più bello per i piloti, devi sempre dare il massimo in tutti i turni, ma per l’aspetto scie cambia poco. C’è sempre chi aspetta, ma come format mi piace, devi spingere sempre e dare in ogni turno il 100%.”
Avversari per il titolo?
“A livello di velocità pure dico Canet, Dalla Porta, Masia, Migno e il mio compagno di squadra (Suzuki, ndr). A livello di campionato dico Dalla Porta e Canet.”
Fai parte della VR46 Riders Academy, cosa vuol dire?
“Far parte della Academy porta solo benefici, non ci sono lati negativi. Si può imparare molto, ci sono molte cose che ti aiutano, è veramente bello farne parte.”
Hai già pensato ad un possibile futuro in Moto2?
“Ora sono completamente concentrato sulla Moto3, al momento è un sogno che speriamo si avveri. Ora voglio pensare alla Moto3 perché mi sento bene e voglio fare bene quindi sono totalmente immerso nella categoria attuale, la Moto2 resta un sogno e un obiettivo.”
Quali sono i tuoi obiettivi a breve e lungo termine nella stagione in corso?
“Al momento non sto guardando al mondiale, lo faremo più avanti. Il mio obiettivo è quello di lottare per la Top Five da qui a Valencia, poi si tireranno le somme. Dovremmo lavorare a testa bassa per non commettere errori e per cercare di arrivare sempre sempre in alto.”
Il 2 giugno Gran Premio d’Italia al Mugello, cosa significa per te correre in casa?
“Correre davanti al pubblico di casa ti da una motivazione in più. E’ una gara speciale, dove proverò a salire sul podio, anche se non sarà facile.”
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