Loris Capirossi si confessa….

Loris Capirossi, dal 1 gennaio 2003, ha potuto ufficializzare il suo ruolo
di pilota Ducati. Durante la sua prima visita ufficiale alla fabbrica di Borgo
Panigale abbiamo fatto qualche domande al pilota italiano per captare le sue primissime
impressioni.

Cosa è cambiato per te dal 1 gennaio 2003?
Dall’inizio dell’anno mi sento a tutti gli effetti pilota ufficiale
e sono orgoglioso di fare parte di una grande azienda come la Ducati, dove ho
ricevuto una calorosissima ed entusiasta accoglienza. Sono convinto che un binomio
tutto italiano moto-pilota sia il massimo, finalmente un sogno che si avvera.
In Ducati ho trovato gente super-competente con tantissima voglia di crescere.

Come vanno le prime prove?
Ho potuto fare i primi test già nel 2002. La moto è cresciuta
molto in fretta e sono molto soddisfatto di come stanno andando le cose. Sappiamo
benissimo che non sarà facile. Abbiamo un anno di esperienza in meno
degli altri ma, ce la stiamo mettendo tutta. Il progetto è nato molto
bene e siamo già ad un buon livello, oserei dire più o meno come
gli altri. La moto è al suo esordio, ma abbiamo continuamente aggiornamenti
e novità che ci fanno crescere. Abbiamo un potenziale incredibile, e
tutta l’azienda ci crede fermamente, sono quindi convinto che lo sviluppo
sarà rapidissimo e costante. Senza ombra di dubbio, quest’anno il
pubblico assisterà ad un campionato incredibile, emozionante , super-competitivo
e, cosa fondamentale, divertente per tutti.

E’ per quanto riguarda la Desmosedici, quali sono le tue prime impressioni?
Inizialmente pensavo di trovare difficoltà in questo progetto completamente
nuovo. Fortunatamente, dalla prima volta che ho provato la Desmosedici a Valencia,
ho trovato una moto competitiva. Grazie all’esperienza e alla tradizione
Ducati nelle corse, il progetto è nato bene e non erano necessarie molte
modifiche per adattare la moto al mio stile di guida. Spero di essere in grado
di dare ulteriori indicazioni per crescere ancora. Ho già fatto parecchi
test e quello che mi fa piacere è che la Ducati è una azienda
super-attiva e veloce nel risolvere i piccoli problemi legati, in particolare
alle mie specifiche esigenze.

Ho molta fiducia in Ducati. Non nascondo che all’inizio ero un po’
preoccupato di dover salire su una moto nuova sviluppata inizialmente da piloti
Superbike, e per questo motivo volevo salirci sopra il più presto possibile.
Invece posso affermare che Vittoriano Guareschi ha fatto un ottimo lavoro e,
grazie anche ai suoi input, abbiamo subito cominciato a lavorare bene. Mi aspettavo
di trovare una moto più difficile da guidare, invece si è dimostrata
subito a un buon livello.

Secondo te, la Desmosedici sarebbe già stata competitiva all’ultima
gara dell’anno?

Probabilmente, se avessimo avuto l’opportunità di poter disputare
due o tre gare, la Desmosedici avrebbe potuto ottenere un buon risultato. La
nostra è una moto giovanissima che, comunque, si sta comportando molto
bene. Il progetto è nato bene, ed è destinato a crescere velocemente.
In questo momento l’obiettivo è essere il più competitivo
possibile, e vincenti il più presto possibile.

Quest’anno, per me, per Troy e per Ducati, sarà un anno molto importante,
il mio impegno, lo assicuro, sarà al 100%. Sono convinto che possiamo
partire subito con il piede giusto, dobbiamo fare esperienza, e mettere a punto
il progetto, e valutare durante i primi test e le prime gare, la nostra competitiva
e il nostro livello.

Fonte: Ducati.com

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