Loris Capirossi e Troy Bayliss vogliono essere protagonisti a Le Mans….

Troy Bayliss, malgrado abbia partecipato al Mondiale Superbike dal 2000,
non ha mai corso in Francia. Questo fine settimana, il pilota del Ducati Marlboro
Team avrà l’occasione di esibire il suo stile di guida estremamente
spettacolare davanti ai tifosi francesi. Campione del Mondo di Superbike nel
2001, Bayliss ha una tecnica di guida che si è rivelata perfettamente
idonea a controllare la potenza di oltre 220 CV della sua Desmosedici.

Ad ogni uscita sulla Desmosedici, l’australiano si dimostra sempre più
veloce e più competitivo. I risultati ottenuti segnano una fantastica
ed efficace progressione: quinto in Giappone, quarto in Sudafrica e terzo in
Spagna due settimane fa. Come ha commentato sorridendo il Presidente della Ducati
Federico Minoli, dopo il podio di Jerez, di questo passo Bayliss potrebbe vincere
il GP d’Italia il mese prossimo!
Bayliss , naturalmente, non si sbilancia, e resta concentrato sulla messa a
punto della sua moto.

“Sono molto contento di quanto fatto fino ad oggi, ma è anche vero
che, in particolare modo nelle corse, si cerca sempre qualcosa di più,”
dice. “Per continuare a crescere dobbiamo guardare sempre avanti, vedremo
come si metteranno le cose in questo GP. Onestamente di Le Mans non so nulla,
a parte quello che posso aver appreso guardando i video della gara dell’anno
scorso. Vista la potenza e le caratteristiche della nostra moto, non dovrei
trovarmi male, ma lo scopriremo soltanto venerdì. Sono, comunque, ottimista,
del resto mi trovo bene con la moto e non vedo grossi problemi.”

Dopo tre anni nel Mondiale Superbike, Bayliss si è adattato in fretta
alla nuova vita nel paddock della MotoGP. “Mi piace e anche i bambini si
divertono,” dice Bayliss, presente alle gare con la moglie Kim, il figlio
Mitchell e la figlia Abbey. “Sono diventati amici dei figli di Jeremy McWilliams,
giocano, si fanno dei gavettoni con l’acqua…insomma si divertono anche
loro …”

Loris Capirossi, in questo fine settimana, vuole lasciarsi alle spalle
la sfortunata esperienza del GP di Spagna.

Capirossi ha già dimostrato in questo inizio di stagione di essere uno
dei piloti più veloci dello schieramento, conquistando la pole a Jerez
e partendo in testa sia nel GP del Giappone che in Spagna. E’ stato però
sfortunato sia in Spagna che in Sudafrica: entrambe le gare si sono concluse
con un “non classificato”. A Jerez è partito in testa, cadendo
poi a metà gara, in seguito all’incidente occorsogli durante il
giro di riscaldamento, quando ha tamponato la moto di Bayliss. Sfortunato anche
a Welkom, uscito di pista dopo essere finito sull’olio perso da un’altra
moto.
“Quello di Jerez è stato un episodio sfortunato, ma almeno non mi
sono fatto seriamente male nell’incidente,” dice Capirossi, che ha
urtato il braccio sinistro così violentemente contro la moto di Troy,
da fargli inizialmente temere una frattura. “Non sono certo soddisfatto
del punteggio, che nelle ultime due gare è stato pari a zero. Voglio
più che mai un buon risultato a Le Mans e, come sempre, punterò
al podio.

“Le Mans non è uno dei miei circuiti preferiti. Ho vinto un GP
nella classe 250 su questo tracciato (nel lontano 1994) ma da quando sono passato
alla categoria superiore non mi sono mai divertito. Come pista non è
brutta, ma non è interessante per i piloti: è una serie di staccate,
accelerazioni, staccate, accelerazioni… La cosa positiva è che abbiamo
moltissima potenza, che ci sarà utile in uscita dalle curve lente, ma
possiamo ancora migliorare sulla stabilità in frenata.”

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