Le pagelle di Welkom
Pagelle Welkom 2004
di Io, Paperoga
Rossi: fate voi.
Vince da quando ha incominciato a correre. E con il tempo ha continuato a migliorare.
Dopo l’anno scorso, battuto ogni record di punti, di pole, di vittorie, di
giri al comando, di giri veloci etc.etc.etc. non si sapeva più cosa pensare.
Ora lo sappiamo ancora meno.
È davvero il più forte di tutti i tempi.
Biaggi: 10 e lode
Week end perfetto.
Prepara la moto per tutto il venerdì ed il sabato senza badare troppo
ai titoli di giornali della domenica mattina.
In gara umilia tutti gli avversari umani, a partire dal duo di ufficiali Honda,
con un ritmo che lascia stupiti.
Si conferma uno dei pochi che è in grado di provare a insidiare Rossi
quando questo è in difficoltà.
Sontuoso.
Gibernau: 8
Sta attaccato al duo di testa fin quando può.
Poi le gomme si consumano ed arriva il tempo di pensare ai punti: sedici e in
vista campionato sono un ottimo bottino.
Dopo aver finito secondo l’anno scorso, si conferma tra i migliori.
Bravo.
Barros: 4
Pilota di punta dello squadrone con la moto che vince da sola, arriva quarto
a 18 secondi da Rossi e dopo averlo perso di vista alla prima curva.
A qualche d’uno in HRC staranno venendo strani pensieri.
Gravemente insufficiente.
Hayden: 5
Gara incolore.
È vero che non è da lui che ci si aspetta il risultato, ma rimane
uno dei due piloti ufficiali HRC.
La manifesta inferiorità rispetto ai primi lo pone automaticamente sul
banco degli imputati.
Insufficiente.
Capirossi: 6
Salva la baracca Ducati.
Eppure il famoso anno di apprendistato dovrebbe essere trascorso, i dati telemetrici
dovrebbero essere stati acquisiti etc.etc.etc. … e allora?
Dispiace vederlo così ai margini della lotta che conta.
Combattivo.
Edwards: 4
Ultimo degli hondisti gommati Michelin, ad un paio d’anni dal compagno
di squadra.
Per uno che ha sputato nel piatto dove ha mangiato l’anno scorso e che
si è candidato ad essere protagonista assoluto della stagione, non ci
sono attenuanti.
Brutto.
Abe: 6
Declassato a tester di moto improbabili, si ripresenta chiudendo con la prima
Yamaha dopo Rossi con dietro
l’ufficiale Checa e il compare Melandri.
Involontariamente dice anche quale sia il livello della moto se guidata da un
pilota normale.
Onesto.
Bayliss: 3
L’anno scorso su questo circuito un suo sorpasso su Rossi fu la ragione
di animati dibattiti.
Oggi si parla d’altro.
Imbarazzante.
Hodgson e Xaus: 5
Non che avessero i favori dei pronostici o che fossero dotati di mezzi d’eccellenza.
Però qualifiche men che anonime seguite in gara da due ritiri su due
sono un bel record.
Anche quest’anno si ha la possibilità di vedere la differenza che
c’è tra il correre in Motogp ed in SBK: benvenuti nel mondo dei
ragazzini viziati e buon apprendistato.
Inconsistenti.
Byrne: 8
Tutto sommato non va poi molto peggio del suo ben più quotato predecessore.
Un punto non è molto ed i distacchi sono allarmanti.
Lui però fa il suo: non si lamenta ed anzi ringrazia per l’opportunità
concessagli.
Generoso.
Yamaha: 10
Dopo aver pensato che Checa e Biaggi tutto sommato poi così diversi non
erano ed aver pagato con un 2003 da brividi, hanno fatto l’unica cosa che
c’era da fare: ingaggiare il pilota più forte e mettersi nelle sue
mani.
Bravi.
Honda: 2
Come l’ordine d’arrivo del suo primo pilota.
È lei la vera sconfitta di questa giornata, e lo sarebbe stato anche
se Rossi fosse arrivato terzo.
Un errore di valutazione imperdonabile, a testimonianza che l’abitudine
del successo può dare alla testa anche in Oriente.
Oggi l’invincibile armata del team ufficiale ha fatto la figura che di
solito veniva lasciata a quella degli Yamaha.
Affondata.
Regia: 0
Indecente: nessun dubbio sul livello dello scontro in atto tra i primi due.
Ma un regista deve riuscire a dare spazio anche agli altri, almeno durante i
sorpassi e gli attacchi.
Altrimenti cosa li pagano a fare?
Dilettanti.
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