Le MotoGP del 2007 – Honda RC212V
Da un foglio bianco una moto destinata a caratterizzare per i prossimi anni la classe regina. La Honda, per la seconda generazione delle GP1 a 800cc, ha preparato un progetto inedito, massima espressione del reparto “R&D” e delle tre magiche lettere HRC. La RC212V è tutto questo, il meglio che può offrire oggi la tecnologia a due ruote, innovando senza cercare l’innovazione, svelando un qualcosa di mai visto prima. Al contrario dei concorrenti, la Honda ha deciso di partire da un foglio bianco per creare la nuova 800cc: via, in linea puramente teorica, un cilindro dalla RC211V, tutti gli uomini diretti dal project leader Takanori Okuma al lavoro per dimostrare nuovamente la supremazia tecnica di Tokyo. La RC212V, partorita dopo 18 mesi di studio, progettazione, realizzazione e sviluppo in pista, si appresta a vivere un 2007 dove si dovrà difendere i tre titoli conquistati nel 2007: piloti (Nicky Hayden), costruttori e team (Repsol Honda). Svelata pubblicamente nel corso dei test post-GP 2006 a Motegi (con Dani Pedrosa, Tadayuki Okada e Gaku Kamada in sella), la nuova RCV ha stupito tutti per le sue forme: alleggerimento del posteriore con un codone trasformato in un… codino quasi impercettibile, dimensioni apparentemente minuscole (anche se non si scosta molto dalla 990cc), peso spinto all’anteriore con conseguente allungamento del forcellone con vantaggi in termine di trazione. Evoluzioni telaistiche rispetto alla RC212V, con il tradizionale telaio doppio trave in alluminio pro-link studiato per contenere al meglio il nuovo 4 cilindri a V, con l’angolo delle bancate che resta ufficialmente un mistero (dovrebbe essere attorno ai 76°, pressochè medesimo rispetto al V5 990). Con la RC212V la Honda vuole raggiungere la perfezione tecnica: niente è stato lasciato al caso, problemi del recente passato sono stati risolti (vedi la frizione che tanto ha fatto penare i piloti in questi anni, da Valentino Rossi a Nicky Hayden), altri di gioventù saranno risolti nel tempo. Arrivata, per viva voce di Okuma, al suo 80 % del potenziale ai test IRTA di Jerez, la RC212V ha ricevuto in Qatar degli sviluppi motoristici a vantaggio dei piloti ufficiali Hayden e Pedrosa, con un’erogazione più “sincera” e meno scorbutica, significativi miglioramenti in accelerazione e nella fondamentale caratteristica del freno-motore nonchè, ovviamente, una buona dose di cavalleria in più. A 4/5 dal proprio limite prestazionale, Daniel Pedrosa ha stupito tutti nei test in Andalusia con performance da qualifica al pari di Valentino Rossi e una supremazia nella simulazione di gara. Cosa succederà quando la Honda sarà al 100 % del proprio sviluppo?
descrizione a cura di Alessio Piana
Honda RC212V – Scheda Tecnica
Motore
Tipo: Quattro tempi
Disposizione: 4 a V
Distribuzione: raffreddato a liquido DOHC, 4 valvole per cilindro
Cilindrata: 800cc
Iniezione: Electronic Fuel Injection
Potenza massima: non dichiarata
Velocità massima: superiore ai 320 km/h
Telaio
Tipo: doppia trave in alluminio
Sospensione anteriore: Showa forcella telescopica
Sospensione posteriore: Showa New Unit Pro-link
Ammortizzatore di sterzo: a registro idraulico
Carenatura: in fibra di carbonio
Ruota anteriore: 16.0″
Ruota posteriore: 16.5″
Dimensioni
Interasse: 1440mm
Lunghezza: 2050mm
Larghezza: 645mm
Altezza: 1125mm
Peso a secco: + 148kg
Capacità serbatoio: 21 litri
Fornitori
Lubrificanti: Repsol
Gomme: Michelin
Freni: Brembo
Sospensioni: Showa
Candele: NGK
Dati relativi alla RC212V del team Repsol Honda
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