Le interviste ai campioni di Assen

Ecco le interviste ai campioni della 500.

Max Biaggi

Biaggi, una nuova vittoria. Assen le ha portato bene…
“E’ un risultato fantastico, sono felice per me, per il mio team che qui è stato davvero grande, e per la Yamaha che comunque nelle ultime tre, quattro gare è progredita. Una gara durissima ma bellissima, io ci ho messo tutto quello che avevo e penso di aver guidato al meglio delle mie possibilità”.

Da quando ha capito che la moto stava migliorando?
“Dal venerdì abbiamo fatto un gran passo in avanti e abbiamo preparato la moto davvero bene: anche questa mattina, nel warm up sotto la pioggia, sono stato tra i più veloci. Questo significa che abbiamo azzeccato perfettamente la messa a punto”.

Quando c’è stata la svolta della gara?
“Mi aspettavo che prima o poi la pioggia facesse la sua apparizione per rimescolare le carte in tavola. Per questo motivo ho sempre tirato al massimo ed ho cercato di stare davanti, anche se questo significava dare agli altri la possibilità di studiarmi meglio”.

Il momento più delicato?
“All’inizio è stato molto difficile perché Barros andava molto forte. Davvero, mi ha stupito per quanto filava nei primi giri, ho dovuto prendere qualche rischio per non lasciarlo andare via…”.

E poi?
“Dopo qualche giro la situazione si è stabilizzata ma non sono mai riuscito ad andare via. Quando Rossi si è fatto sotto e mi ha superato ho replicato immediatamente per non lasciare spazi”.

Un gran duello con Rossi, però…
“Sì, ma appena ha fatto un piccolo errore lasciando uno spiraglio, mi sono buttato e l’ho ripassato. E già aveva cominciato a piovere, anche se in una sola parte del tracciato…”

E poi è arrivata la bandiera rossa…
“Sì, poco dopo hanno sospeso la gara. Io non ho rallentato subito per non correre il rischio di buttare via tutto nel caso la bandiera rossa che avevo intravisto sventolare fosse stata quella di un tifoso… Dopo tre o quattro curve ho visto il semaforo e ho capito che era finita”.

E se non fosse finita lì, cosa sarebbe successo tra lei e Rossi?
“Non so. Di certo ce la saremmo giocata almeno in tre. Io, Rossi, ma anche Loris, che era lì, ad un niente”.

Loris Capirossi

Questa di Assen è stata davvero una gara bella ma monca, non finita. La pioggia ha fatto un bel regalo a Max, che ha fatto una bella gara ma che ha avuto anche una bella dose di fortuna, cosa che gli ho detto ai box, dandogli anche una sonora pacca sulla spalla!

Eppure, se non fosse stato per questo imprevisto, avrei potuto farcela a vincere: io stavo andando di conserva, risparmiando le gomme per il rush finale fino a quando ho visto la bandiera rossa che ha decretato la fine della gara. Pazienza.

Diciamo che la pioggia vera, quella pesante, da annullamento della gara, cadeva solo in zona box ma è stato sufficiente per interrompere la gara a 5 giri dalla fine. Dal canto mio sono contento: un altro podio, che dimostra una certa mia continuità di risultati dato che sino ad ora sono sempre arrivato nei primi dieci e per quattro volte sul podio, il tutto in sole sette gare.

Il rammarico di una vittoria che poteva essere e non è stata, è solo superficiale: la mia moto andava benissimo e anche con 32 litri a bordo non avevo problemi di bilanciamento o di guidabilità.

In più, ritengo di aver fatto una gara saggia e attenta cosa che mi conforta perché vuol dire che riesco a trovare e mantenere una buona concentrazione.

Discorso Mondiale: in classifica Valentino non è affatto lontano, lo stesso dicasi di Max. L’unica cosa che mi manca davvero è la vittoria cosa che potrebbe essere particolarmente alla portata a Donington, pista che amo tantissimo e su cui ho sempre ottenuto grandi risultati.

Valentino Rossi

Rossi, un peccato che un Gp finisca in questo modo…
“Beh sì…Ci speravo e sentivo che la gara potevo anche vincerla… Giravo più lento, stavo solo aspettando il momento migliore per attaccare”

Ed invece ha vinto Biaggi…
“Sono cose che succedono. Avevo un po’ di margine su di lui e appena ho sferrato l’attacco ha cominciato a piovere. Non ci si può fare nulla…Questo è il regolamento. D’altronde, quando ho visto le gocce sul casco ho capito che non era il caso più di spingere troppo…”

Non c’è stata la vittoria, ma questo secondo posto è comunque importante. Non le pare?
“Certo, alla fine si. E’ andata abbastanza bene, però siamo stati sfortunati per la pioggia. Come ho detto c’è solo il rammarico di sapere che questa vittoria era alla mia portata ed invece tutto è finito per colpa del bagnato…”

Ed in classifica lei non è, per così dire, messo malissimo…
“No, anzi. I punti conquistati mi tengono ben saldo in testa al mondiale. Questo è l’importante…I punti per il campionato vanno bene e sono determinanti per continuare a mantenere le distanza sui miei avversari”.

Ora la prossima gara è a Donington: qual è l’obiettivo?
“Vincere. Il Gp di Inghilterra mi piace. La pista si adatta alle mie caratteristiche. Spero di tornare davanti a tutti”.

Fonte: Sports.com

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