La notizia della morte di Kato ha colpito tutto il motomondiale, ecco i primi commenti di piloti e addetti ai lavori….

MotoGP: Kato, tante testimonianze di affetto
Il pilota si è spento per arresto cardiaco. Biaggi: "Un colpo durissimo".
Il dotto Costa: "Ha deciso di ascoltare la voce degli angeli"
Daijiro Kato è morto alle 18.50 di domenica pomeriggio a causa di un arresto
cardiaco. Lo ha spiegato il team del pilota in un comunicato. "Oggi, 19 aprile
alle 18.50 ora italiana, all’ospedale di Yokkaichi si è fermata la corsa
di Daijiro Kato – si legge nel comunicato del team Telefonica Movistar Honda –
Il pilota giapponese, che era nato a Saitama nel il 4 luglio 1976, è deceduto
a causa di un arresto cardiaco dopo aver lottato, nel reparto di terapia intensiva,
per sopravvivere al drammatico incidente del 6 aprile nel corso del Gp di Giappone,
nel quale aveva riportato gravissime ferite. Daijiro Kato, campione del mondo
della 250 nel 2001 e pilota del Team Telefonica Movistar Honda in MotoGp nella
corrente stagione, lascia la moglie Makiko e due figli. Tutta la squadra è
vicina al dolore della famiglia in questa tragica giornata. Il Team manager Fausto
Gresini insieme allo staff di Daijiro saranno in Giappone per dare l’ultimo saluto
al loro campione".

Tante le testimonianze che giunte dal mondo dei motori una volta appresa la
notizia della scomparsa del pilota giapponese. "Tristissime notizie sono
arrivate dal Giappone. Se il piccolo giapponese ha deciso di ascoltare la voce
degli angeli e di entrare nella valle della luce, scegliendo di abbandonare
questo mondo, lo ha fatto nella notte più emblematica per l’umanità,
quella di Pasqua e di Resurrezione. Non ci sono parole per esprimere questa
tristezza, non ci sono lacrime. Servirebbe solo la poesia". Così
Claudio Costa, il medico di piloti, ha commentato, attraverso il suo
sito clinicamobile.com, la scomparsa del centauro.

"C’è ben poco da dire. Ora io e tutto il team partiremo alla volta
del Giappone per dare l’ultimo saluto a Daijro". Queste le prime parole
di un commosso Fausto Gresini, il team manager del pilota giapponese.
"Daijiro è deceduto dopo 13 giorni di coma profondo. Non so che
dire. Sono distrutto".

Loris Reggiani, ex centauro del motomondiale e attuale commentatore
delle gare per Mediaset, ha espresso il suo dolore: "Mi dispiace molto.
L’incidente è successo in posto dove si poteva evitare. Non importa che
si sia trattato di un errore umano o di un guasto. Quel muro, così vicino,
non doveva essere lì".

"Forse e’ meglio cosi’, nel caso in cui si fosse ripreso per le condizioni
in cui versava avrebbe sofferto troppo". Con costernazione Giacomo Agostini
accoglie la notizia. Il campione di motociclismo è tornato a parlare
anche di quel maledetto 6 aprile. "In tanti mi hanno chiesto se a causare
l’incidente sia stato semplicemente il caso o la carenza di sicurezza del circuito
di Suzuka, ma non sono in grado di dirlo. Tanti potrebbero essere stati i fattori
che hanno causato quel terribile incidente. Una cosa è certa quel punto
dove è caduto Kato non è considerato un tratto pericoloso della
pista, lì solitamente non si cade".

Franco Uncini, responsabile della sicurezza dei circuiti del Motomondiale,
è rimasto molto scosso alla notizia della morte di Kato. "Preferisco
rimanere in silenzio, per rispetto alla famiglia e a Kato. L’unica cosa che
posso dire e’ che mi dispiace tatissimo. Una cosa che non volevo sentire. In
questo momento non mi va di parlare".

"In questo momento trovare le parole è veramente difficile. L’unica
cosa che posso dire che sono molto vicino alla sua famiglia e a Fausto Gresini,
il suo team manager. Mi sento profondamente triste".
Queste le prime parole del pilota della Ducati, Loris Capirossi appena
appresa la notizia.

"E’ un dispiacere enorme, un colpo durissimo per tutto il mondo dello
sport". Queste le parole di Max Biaggi sulla scomparsa di Kato.
"Anche se le sue condizioni erano gravissime e le speranze poche, una notizia
del genere ti colpisce come un pugno nello stomaco, non la vorresti sentire.
Mi spiace tantissimo per lui e la sua famiglia".

Fonte: Tgcom.it

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