La Dorna ha deciso di non fermare la gara della MotoGp in caso di pioggia…..

Quello di Assen è un circuito ormai noto a tutti sia per la bellezza della pista sia per le sempre precarie condizioni metereologiche, che nelle ultime edizioni di questo Gp hanno fatto concludere anticipatamente la gara a causa della pioggia.

Ma quest’anno non sarà così, almento per quanto riguarda la MotoGp.

La Dorna ha infatti deciso che in caso di pioggia non basterà aver superato il 75% dei giri previsti per ritener concluso il Gp.

In tal caso, infatti, si dovrà correre una seconda manche, anche se dovessero mancare 1 o 2 giri al termine.

Con questa modifica apportata al regolamento eccezionalmente per il Gp d’Olanda, la Dorna vuole ovviare ai disagi arrecati agli spettatori, delusi per le conclusioni anticipate delle corse, ma soprattutto a quelli arrecati alle varie emittenti televisive, che engli anni passati hanno avuto
problemi di palinsesto e ripercussioni negative sulle pianificazioni pubblicitarie.


Una nota di demerito va però agli organizzatori, che non hanno informato i piloti della classe regina…o almeno non prima del termine della seconda sessione di prove ufficiali.

Riportiamo qui alcuni commenti dei nostri piloti:

Valentino Rossi:

“Non mi sembra corretto avvertirci soltanto all’ultimo istante!

Ora voglio informarmi meglio con Carlo Fiorani.

La cosa però mi sembra assurda: se piove e la gara viene interrotta a due giri dalla fine dovremo correre come matti per soli 2 giri?”

Max Biaggi:

“La Dorna da parte sua ha ragione quando dice di volere una gara che duri 1 ora; ma se inzia a piovere negli ultimi 3 giri?

Questa decisione però non mi crea più di tanti problemi.

Mi sembra un po’ strano invece il fatto che ce lo abbiano detto solo oggi, con una comunicazione portata alla squadra durante le prove ufficiali.

Il regolamento era già stato rivisto prima dell’inizio del campionato”.

Loris Capirossi:

“Mi sembra una decisione corretta, non ho nulla da controbattere.

la gara deve finire con il numero di giri giusto e non con una mano alzata che chiude le danze”.