La Dainese si sposta in Tunisia
La Dainese lascia l’Italia per la Tunisia. L’azienda veneta che veste tra gli altri anche il pluri-campione del mondo Valentino Rossi, complice la crisi economica, ha deciso di spostare tutta la produzione all’Estero. In veneto rimarranno quindi solo i “cervelli”. Questa “mossa” sarà “pagata” ovviamente dai dipendenti il cui futuro prevede la Cassa integrazione guadagni per 120 lavoratori su 250 circa attivi, per arrivare al taglio di 80 addetti. Si è cercato di salvaguardare quei lavoratori con un elevato carico familiare.
“Molvena è e resta il cuore della Dainese – precisa l’amministratore delegato Franco Scanagatta – il ridisegno organizzativo però, richiede la trasformazione dello stabilimento da sede meramente produttiva a sede di progettazione. L’azienda si vede costretta, suo malgrado, a un intervento di ridimensionamento del personale, che toccherà circa 80 dipendenti: saranno utilizzati tutti gli ammortizzatori sociali possibili. L’obiettivo – conclude – resta quello di confermare alla Dainese un ruolo di leader nel settore della ricerca nelle settore protezioni degli sport dinamici.”
Ricordiamo che la Dainese veste anche Jorge Lorenzo che quest’anno ha “collaudato” l’airbag che poi dovrebbe “entrare” nelle tute di produzione.
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basta con le prese per i fondelli del made in italy, costruiscono nei paesi extra europa e continuano a proporci i prezzi europei.
addio dainese mi rivolgero’ ad altri
se è vero che dipende dalla crisi la prossima collezione dovrà mantenere qualità pari all'attuale e PREZZI SENSIBILMENTE PIU' BASSI.se non sarà così ci saranno migliore marginalità per l'azienda e vita di cacca per almeno 80 famiglie.l'unica certezza è la vita di cacca che si prospetta per le famiglie degli 80 lavoratori….sighdimenticavo: altra certezza altri 80 clienti in meno…meditate gente, meditate
Dario hai ragione pero' vorrei aggiungere che molte aziende stanno cogliendo l'attimo! Nel senso che sfruttano questo momento di crisi mondiale per fuggire da una nazione che ammazza le industrie e i lavoratori autonomi con tasse esagerate e assurde!Ora io come te spero che i prodotti della Dainese possano mantenere la qualita' che gli ha sempre distinti poi se una tuta la paghi 100€ in piu' poco male,l'importante e' che i motociclisti professionisti e no indossino un equipaggiamento sicuro! Certo che il primo pensiero va' alle famiglie che dalla Dainese campavano!! Faccio loro i miei auguri per un immediato futuro migliore!!!
sarebbe sufficiente applicare ai prodotti delle ditte italiane che decidano di produrre all’estero, un dazio doganale per poter vendere in italia.
il dazio verrebbe utilizzato per sostenere le famiglie lasciate a casa.
a me questa questione della mondializzazione delle produzioni mi sembra sempre piu una trovata per fare soldi.
pensate quanto vende dainese in italia, probabilmente ci penserebbero bene.
poi fosse una multinazionale!
questa notizia, da motociclista e da cittadino italiano, fa cadere un mito dell’abbigliamento tecnico e della qualità. da oggi dainese, purtroppo e scuse a parte (nessuno nega che il nostro paese uccida gli imprenditori ed i liberi professionisti), non sarà più (ormai era una delle ultime aziende) sinonimo di qualità giustificante l’esborso richiesto per l’acquisto di un suo capo.
Spero che sia dato risalto, sugli organi di stampa del settore, della circostanza e che il mercato risponda di conseguenza….
addio dainese……