Intervista a Poggiali dopo le prove de giovedi in Brasile

Poggiali, poteva essere una pole ma dopotutto va bene anche il quarto posto: che ne pensa?

“Certo, ci mancherebbe. L’importante è stare lì, tra i primi. E poi c’è ancora una giornata di qualifiche”.

Ui è stato rapidissimo ed ha soffiato a tutti la prima posizione.

“Ero primo a poco più di 2 minuti dalla fine ma, in quel momento, Ui ha iniziato l’attacco che gli ha permesso passare gli inseguitori. Alla fine ha rimediato mezzo secondo di vantaggio. Un bel vantaggio”.

Sarà dunque ancora una grande battaglia, durissima come l’ultima in Malesia.

“Sì, probabilmente. Lì è stata una corsa difficile, dopo soprattutto un primo giorno di qualifiche dure. Ero lontano da Elias e in gara poi sono partito molto male. Quando si è spento il semaforo la mia Gilera è rimasta lì e alla fine del primo giro ho visto che ero così indietro”.

Ed ha avuto paura di non farcela a rimanere con i primi.

“Sì. ho avuto paura di perdere davvero tanti punti”.

Poi invece la svolta.

“Per fortuna sono rimasto calmo, ho trovato un buon ritmo ed ho recuperato posizioni e poi è arrivato il secondo posto, per fortuna”.

Userà la stessa tattica a Rio?

“Cercherò di stare calmo. Di rimanere con i piedi per terra. Oggi diciamo che è andata bene, il quarto posto mi soddisfa. E magari finisse così anche in gara”.

Ma si sente un po’ già campione?

“No, assolutamente. Mi mancano tre punti per coronare il sogno della mia vita, per riuscire a vincere il titolo mondiale della 125. E’ inutile dire se adesso mi sento già campione. Sono messo bene in classifica, è vero. Ma quello che conta è la matematica”.

Il suo obiettivo, dunque?

“L’ho detto. Qui in Brasile voglio a tutti i costi finire la gara e poi si vedrà. C’è tempo per brindare”.

Dunque il titolo è ad un passo.

“Già. ma aspettiamo la gara di Rio”.

Facciamo però un bilancio della stagione.

“Sì. è stata appassionante, bella, combattuta. Io sono andato forte ho vinto in Portogallo e Spagna ed ho fatto molti piazzamenti. Non è stato un campionato facile, lo dimostra la classifica, visto che ancora si deve tutto decidere”.

Un campionato che è cominciato comunque a piccoli passi.

“Sì. dovevo fare gavetta in un campionato difficile, dove bisogna saper combattere con gli avversari. Mi sono trovato tra mille difficoltà, con l’ asciutto e con la pioggia. Insomma: ho fatto una grande esperienza quest’anno”.

Ora cosa è cambiato in Poggiali?

“Nulla di speciale: sono solo più convinto di me stesso, delle mie possibilità”.

L’ultima gara si corre in Brasile: cosa succederà?

“Spero il meglio per me. Dico solo che la pista di Rio è tra le mie preferite. So di poter far bene, l’importante ora è stare tranquilli e aspettare l’ultima gara con concentrazione”.

Cosa manca per vincere il mondiale 125?

“Uhm. tre punti, tre piccolissimi punti. Spero solo di dormire tranquillo e non pensare troppo alla gara. Si parte sempre per vincere, ma questa volta potrei anche accontentarmi. In fondo c’è il titolo in palio ed io non posso certo farmelo sfuggire”.

Fonte:Sports.com

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