Giampiero Sacchi racconta l’avventura IodaRacing in WorldSuperbike
Il team principal ha parlato con WorldSBK.com del passaggio dalla MotoGP e dei piloti Alex De Angelis e Lorenzo Savadori
Quest’anno il Campionato Mondiale delle derivate di serie è stato ricco di novità, tra cui l’esordio di un team privato come Iodaracing, veterano del paddock MotoGP, che ha deciso di misurarsi in questa nuova avventura avendo alle spalle un costruttore come Aprilia, che al termine del 2015 ha deciso di non impegnarsi direttamente nella competizione.
WorldSBK.com a Laguna Seca ha incontrato il team principal Giampiero Sacchi, il quale ha parlato della stagione in corso, delle ragioni che hanno portato alla decisione di cambiare campionato e dei due piloti “titolari”.
“L’atmosfera è molto bella” – ha detto Giampiero Sacchi – “È stata una sfida, quando è arrivata questa opportunità ho iniziato a pensare alla MotoGP, dove non avevamo mai potuto lottare per la vittoria, ed è difficile dopo tanti anni di corse svegliarsi e pensare “ok vado al circuito solo per lavorare” e non avere la possibilità di lottare per la vittoria. Senza ciò è difficile trovare la motivazione. Ho iniziato a pensare, avevo avuto contatti con la Superbike quando ero con Aprilia, c’era questo progetto con la RSV4, ed è stata un’esperienza ma poi siamo stati coinvolti anche in MotoGP, in 250 e in 125 – era stata una stagione molto piena, ogni domenica c’era qualche gara. Quando si è coinvolti in un team ufficiale è abbastanza diverso da quando si è una squadra indipendente o privata. Così ho iniziato a pensare e ho pensato che ci sarebbe probabilmente la possibilità di lottare per vincere – ed è quello che mi ha fatto prendere la decisione finale di andare nel WorldSBK. Ora, dopo aver superato la metà del campionato, sono molto felice. Aver avuto la possibilità di venire con Aprilia è stato un vantaggio grande nella decisione. Sono molto felice con loro”.
La stagione è stata positiva finora, puntellata da ottime prestazioni, partenze in prima fila e top 5 in gara, che hanno portato al team molti punti, e messo in luce i due piloti, il veterano di San Marino Alex De Angelis, e il debuttante italiano Lorenzo Savadori, che ha vinto la STK1000 nel 2015.
“Il recupero di Alex è ed è stata la prima vittoria di questa stagione” – dice Sacchi su De Angelis, che ha avuto un grave incidente mentre era impegnato nel Gran Premio del Giappone, a Motegi, nel 2015 – “Dopo questa esperienza, spiegarlo è impossibile. Si può parlare dell’incidente, ma fino a quando queste cose ti toccano direttamente è difficile capire esattamente cosa significa restare in ospedale, aspettare che il medico esca dalla stanza e che ti dica quello che sta succedendo… quando torni a casa e tutto è finito , si può tornare a parlare di corse. E sono così felice e la squadra è così felice di dare ad Alex l’opportunità di tornare e di correre”.
Dopo un inizio complicato e con ulteriori interventi chirurgici, De Angelis è tornato in forma ed è costantemente in lotta per la top ten; il suo compagno di squadra Savadori, invece, ha sorpreso in tutta questa parte della stagione, adattandosi molto bene alla categoria regina della Superbike, impressionando grazie a ben due partenze dalla prima fila e top 5 in gara.
“Il secondo pilota è giovane… ma penso che sia stato una bella sorpresa della stagione, no?” – sorride Sacchi – “Lorenzo è un buon debuttante, non lo avevo mai visto in gara, ma quando abbiamo parlato della possibilità ha detto di sì, questa è la miglior combinazione – il pilota con esperienza e poi il rookie. Non mi aspettavo che fosse così veloce, ma dopo le qualifiche in Australia ho pensato “Wow!” Credo che sia pronto a fare qualcosa di molto buono”.
Ci sono ancora quattro round in cui Savadori potrà migliorare e Alex De Angelis tornare alla sua forma migliore: finora è stata comunque una stagione di successo per la squadra, anche se non si finisce mai di puntate a ottenere di più.
“Probabilmente se Alex fosse stato in condizioni migliori all’inizio della stagione avremmo potuto ottenere risultati migliori. “Ma… non è felice perché non abbiamo ancora ottenuto il podio e non abbiamo ottenuto una vittoria! Siamo qui perché vogliamo vincere”.
Il team IodaRacing proverà quindi a salire sul podio nei quattro round ancora da disputare: a partire da settembre al Lausitzring per il Pirelli German Round, fino all’ultimo appuntamento in Qatar a ottobre.
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