Estoril – Hayden e l’anima
“Entrando in casa mia, all’indomani dell’intervento chirurgico che gli aveva sistemato con una grossa placca e tante viti la frattura gravemente scomposta della clavicola destra, Nicky Hayden sorridendo mi ha chiesto dov’era la stanza con il letto di Mick Doohan.
“L’abbiamo accontentato, senza esitazione, e nei suoi occhi oltre il ringraziamento abbiamo visto una luce che desiderava cose future: alzarsi da quel letto dopo due giorni, per volare in Portogallo e correre il Gran Premio.
“In quegli attimi, mi pareva quasi di avvertire il profumo di quel sogno. Un sogno che pareva costruirsi sulle trasparenti acque di un ruscello e che solo la ragnatela dei sentimenti nati nel cuore di Hayden tratteneva ben saldo, impedendogli di dissolversi in un orizzonte che a malapena si distingueva.
“Poi, l’incontro in Portogallo con i responsabili della sua squadra, e le loro parole che hanno distrutto quella umana ragnatela, e il sogno che si è dissolto, annegandosi in un’acqua che non finiva e non finirà mai di scorrere. La filosofia della ragione umana è guidata da un’anima razionale, tanto superficiale da interessarsi solo di salute, avvenire, guarigione, dimenticando quell’anima che vive nel profondo del cuore e che, sola, produce le vertigini della vita, ed è unica nel creare i sogni e dalla tragedia la bellezza della vita.
“Hayden non ha capito le parole dei responsabili della sua squadra, perché erano profferite da un’anima straniera rispetto a quella umana, bella e meravigliosa, che lui aveva conosciuto nel fondo del suo cuore quando si è avvicinato alla guida della moto.”
Claudio Costa – Clinica Mobile
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