Davide Brivio spiega come la squadra affrontera’ la gara del Mugello
Il Team Manager Davide Brivio spiega il suo punto di vista rispetto a quella che sarà una gara in cui la pressione raggiungerà livelli esplosivi. “E’ ovvio che quella del Mugello è una gara molto speciale per noi. E’ il circuito di casa per Valentino e quindi avrà una pressione maggiore del solito, ma questo è anche il Gran Premio di casa per la squadra. Anche se i membri della squadra arrivano da tutto il mondo, facciamo base in Italia e ci sentiamo italiani!
“Dopo queste prime tre gare penso di poter affermare che la Yamaha abbia decisamente creato un pacchetto competitivo. Abbiamo avuto una vittoria in Sud Africa, Carlos un ottimo secondo posto a Le Mans e anche Melandri ha fatto vedere ottime cose. Siamo sempre stati nei primi posti, in tutte le gare ed in tutte le condizioni, con piloti diversi, quindi siamo coscienti del nostro potenziale. Adesso cercheremo di dare ancora di più per poter rimanere davanti; il nostro obiettivo adesso è ottenere un’altra vittoria.
“Mugello è una buona pista sia per Valentino che per Carlos e penso che potremo vederli entrambi competitivi. Valentino ha la motivazione aggiuntiva che gli verrà dai fan italiani, mentre Carlos arriverà con l’entusiasmo che gli deriva dalla sua buona gara di Le Mans, quindi anche lui è molto ottimista. Dopo la gara ci siamo fermati sul circuito francese per un giorno di test e ci siamo concentrati sugli assetti da gara. Abbiamo raccolto dati importanti per entrambi i piloti e ci sentiamo in ottima forma.”
IL PUNTO DI VISTA TECNICO
Con i suoi 5245 metri, il Mugello è uno dei circuiti più lunghi inseriti nell’attuale calendario della MotoGP e, a differenza di molti altri circuiti “classici”, è uno dei pochi ad aver mantenuto la sua lunghezza ed il layout originali. Adagiato sui due versanti di una spettacolare valle toscana, il Mugello ha anche la particolarità, rispetto agli altri circuiti super-veloci, di offrire continui cambi di pendenza e chicane da percorrere ad alta velocità. Curve lente si alternano a quelle veloci, anche se anche le curve più lente sono ampie, permettendo così ai piloti di trovare diverse traiettorie “ideali”.
A differenza della recente tendenza a ridurre la velocità creando dei “punti di fermata”, le quattro chicane del Mugello si percorrono a velocità relativamente alte. Se da una parte c’è la necessità di avere sospensioni più rigide per affrontare le sezioni veloci, che mettono a dura prova le sospensioni, sia anteriori che posteriori, a causa delle forze centrifughe, dall’altra c’è la necessità di avere la flessibilità necessaria a garantire il grip anche in piega e l’aderenza nelle curve lente in contropendenza.
La ricerca del miglior assetto per le sospensioni è resa ulteriormente difficile dal fatto che in una sezione della pista l’entrata in curva avviene in salita, mentre l’uscita è in discesa. Questo fa sì che i parametri di scelta per una regolazione ideale risultino alterati.
Per la prima volta quest’anno la velocità massima sarà un fattore fondamentale, visto che il lungo rettilineo del Mugello è senza dubbio uno dei possibili punti per superare gli avversari. Velocità di punta sopra i 300km/h saranno la regola e ci si aspetta che persino la leggendaria barriera delle 200 miglia orarie venga ripetutamente superata.
A parte una buona velocità massima, la maneggevolezza e l’equilibrio delle moto sono probabilmente l’elemento più importante per vincere al Mugello, considerata la quantità delle sue curve. Il Mugello è un test meraviglioso e difficilissimo per tutte le moto perché richiede la perfezione costante, giro dopo giro, e premia una guida precisa e aggressiva. Considerato che sia Rossi che Checa hanno già dimostrato in passato di sapersi adattare ottimamente a questo circuito, la ricerca del un buon assetto da gara dovrebbe risultare più veloce e semplice che sui circuiti precedenti.
Gauloises Racing
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