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CIV: intervista esclusiva al neocampione italiano Celestino Vietti Ramus appena promosso nella VR46 Riders Academy

Dal titolo tricolore al meritato ingresso nella scuola di talenti di Tavullia

CIV: intervista esclusiva al neocampione italiano Celestino Vietti Ramus appena promosso nella VR46 Riders AcademyCIV: intervista esclusiva al neocampione italiano Celestino Vietti Ramus appena promosso nella VR46 Riders Academy

CIV, Celestino Vietti Ramus – sono appena stati svelati i piani della VR46 Riders Academy per la stagione 2016, che vedrà salire a ben 10 i piloti del programma incentrato sulla crescita dei nuovi talenti ad opera dell’organizzazione voluta dal nove volte Campione del Mondo.
Per una delle due new entry, Celestino Vietti Ramus, si è appena conclusa la stagione del Campionato Italiano Velocità, da sempre palestra dei campioni nostrani che ambiscono a ripercorrere le orme dei grandi piloti italiani; che lo ha visto laurearsi Campione Italiano classe PreMoto3 250, conquistando 9 vittorie ed un terzo posto nelle 10 gare disputate.
Questo giovanissimo pilota, classe 2001, ha dimostrato durante la stagione di che pasta sia fatto ed ha ottenuto risultati strabilianti sia in Italia che in Spagna, fino a ritagliarsi uno spazio nel progetto condiviso tra il suo Team – RMU Racing – e la VR46 Riders Academy che gli ha permesso e gli permetterà di allenarsi con Valentino Rossi e di avere a disposizione una RMU ufficiale per lottare nel CIV 2016, classe Moto3.
In conclusione anche le impressioni di Alessandro Ruozi, Team Manager di RMU Racing; squadra italiana fucina di campioni sotto i cui colori hanno corso piloti come Tony Arbolino, Nicolò Bulega, Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini.

– Celestino come è stata la tua stagione 2015?
“Sinceramente non mi sarei aspettato un Campionato così: all’inizio mi sembrava di andare meglio dello scorso anno ma non credevo che avrei potuto vincere così tante gare. A differenza del 2014, questo è stato un Campionato strano: senza tante lotte magari le gare sono un po’ meno divertenti da vedere, però per me andare a vincere in solitaria è ancora più appagante, perché vuol dire essere riuscito a scappare via dagli altri e far vedere che c’è una bella differenza.
Ho corso anche in Spagna, lì sono molto più competitivi, nel senso che quando devono superarti passano anche se non c’è lo spazio. L’importante è adeguarsi ed in certe occasioni rispondere velocemente”.

Vietti Campione Italiano 2 b

– Nel CIV quali sono stati gli avversari più temibili? Quale è un loro pregio ed un loro difetto? Ed i tuoi?
“I più forti sono stati sicuramente Kevin Zannoni, Nicholas Spinelli e Stefano Nepa. Il primo è un pilota che sorpassa molto velocemente però, a volte, anche dove rischia di rallentarti; Nicholas è sempre molto pulito e forte; mentre Nepa è un ragionatore: quando deve stare calmo rimane calmo e quando deve osare si butta. Per quanto riguarda me: il mio pregio è la costanza, che quest’anno è stata buona; mentre un difetto è che quando le cose non vanno bene mi abbatto velocemente”.

– Come ti sei preparato alla stagione agonistica che si è appena conclusa?
“Sono andato in palestra per fare allenamenti a corpo libero, poi cross in una pista vicino a casa – fa molto bene alla resistenza – ed a volte in piscina.
Inoltre ho avuto la possibilità di allenarmi con la VR46 Riders Academy che mi ha dato un motivo in più per cercare di far vedere i miei valori. Più fossi riuscito a far bene, migliore sarebbe stata l’impressione che avrebbero avuto su di me e più facile sarebbe stato entrare a farne parte. Una volta sono stato a provare al Ranch con Valentino Rossi: è stato bellissimo perché fino a quel momento l’avevo sempre visto solo in tv, ed averlo li accanto che mi parlava è stato davvero emozionante. Mi ha chiesto come andava il campionato e mi ha detto che sono stato bravo, quindi ero davvero emozionato. Ho anche girato in moto al Ranch, è un tracciato molto difficile e tecnico, ti stanca molto ed è facile sbagliare”.

– Quali sono i programmi per la stagione 2016?
“Farò il salto di categoria correndo in Moto3 con RMU. Sarà un’emozione grandissima correre con la VR46 Riders Academy e mi impegnerò al massimo per fare buoni risultati.
Mentre per il futuro a lungo termine spero un giorno di arrivare al Mondiale perché è sempre stato il mio sogno fin da quando ero piccolo. Mi è sempre rimasta in testa questa idea: magari non riuscire a vincerlo, ma arrivarci sarebbe già tantissimo; poi vediamo”.

– Come è essere un pilota? E come è stato vincere questo titolo?
“Quando i miei amici o i conoscenti me lo chiedono io dico come è andata la gara però non mi piace tanto andare in giro a dire che faccio il pilota, se me lo chiedono lo dico, altrimenti sto zitto.
Vincere il titolo di Campione Italiano è stata un’emozione pazzesca, specialmente il giro di rientro ad Imola in cui c’erano tutti i tifosi che mi incitavano; è stato bellissimo. Anche perché vincere il Campionato con 3 gare di anticipo è stato super. Le gare successive invece sono state più rilassanti perché, a differenza delle altre volte, non avevo la pressione di sbagliare anche se ho sempre cercato di rimanere concentrato al massimo”.

Vietti Campione Italiano 4 b

– Quando sali sul podio porti una bandiera speciale, cosa rappresenta?

“E’ la bandiera del Piemonte. Ci tengo a portarla sul podio perché è da un po’ di anni che non ci sono piloti forti della mia regione.
In più ho un bellissimo gruppo di tifosi che vengono tutti dal mio paese – San Pietro di Coassolo. All’ultima gara al Mugello hanno organizzato anche la trasferta con il pullman e c’era davvero tanta gente; è stato super”.

– Per l’ultimo round hai sfoggiato un casco speciale…
“Il nuovo casco è stato creato da un amico del gestore del mio fan club. Dietro c’è un folletto con il cappello della Juventus, perché è la mia squadra, e con una scritta in dialetto che vuol dire spirito da folletto o diavoletto perché io sono sempre un po’ agitato e vivace e la mia famiglia mi chiama così. Loro sono i primi che vorrei ringraziare, perché senza di loro non sarei qui a correre. Ma anche la mia squadra che mi ha sempre dato una moto al 100%; tutti: da Alessandro Ruozi a Ramona Gattamelati, fino al mio meccanico Nicola Montanari”.

Vietti Campione Italiano 3b

– Alessandro Ruozi – Team Manager RMU Racing – la scoperta del talento di Celestino non è certo la prima per te, ma cosa hai visto di speciale in lui?
“Celestino è un gran pilota, in più è stato messo in condizione in tutte le gare di avere un mezzo che lo supportasse ed un team organizzato in tutto quello che serve. Quando metti insieme una miscela del genere, la torta viene buona.
La sua caratteristica principale è che, pur essendo ancora giovane, è un vero professionista ed ogni volta che si approccia alla pista non lascia nulla al caso. Discutiamo insieme e parliamo di ogni piccola cosa perché è un perfezionista oltre ad essere molto veloce. La ricetta è guardare non solo al risultato ma studiare i ragazzi a 360 gradi, da come corrono a come parlano; in più credo che insegnare loro, spiegare con calma e con un metodo che abbiamo affinato in anni dia i risultati. Non c’è nessun fenomeno ne alchimia ma solo l’obiettivo di insegnare a questi ragazzi cosa vuol dire fare il pilota, che non è affatto facile”.

– È appena stato lanciato il progetto “RMU Mechanics Academy”, di che cosa si tratta?
“Abbiamo notato che dai piloti italiani stanno scaturendo dei buoni risultati ma mancano un po’ di tecnici. La nostra ambizione è quindi quella di cercare di formare dei tecnici che possano seguire i nostri piloti nella loro carriera, perché abbiamo visto che i grandi campioni si sono portati dietro i loro tecnici dall’inizio della carriera. Per il futuro del Team, invece, una grande novità è appena stata svelata”.

Non ci resta che augurare al giovanissimo Campione Italiano, Celestino Vietti Ramus, a RMU ed alla VR46 Riders Academy di continuare su questa splendida strada che hanno intrapreso insieme.

Vietti Campione Italiano 5b

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