Biaggi all’attacco di Rossi…. ‘Fa tutto per i soldi’….

Biaggi all’attacco di Rossi…. ‘Fa tutto per  i soldi’….Biaggi all’attacco di Rossi…. ‘Fa tutto per  i soldi’….

«Adesso mi diverto io»

Biaggi attacca Rossi: fa tutto per soldi e quest’anno
perderà

MILANO Duecentotrenta invitati compresi due canadesi molto casual, diciotto videocassette
di immagini girate per 50 tv, satelliti fuori giri, due bilici officina fuori
dall’Alcatraz che adesso sembra il paddock intorno alle RC221V gialle e blu belle
da mettersi gli occhiali da sole. Comincia così il mondiale del team mezzo italiano
e mezzo catalano di Max Biaggi. Una squadra gigantesca, competitiva, ricca, avvelenata
e per niente rassegnata allo strapotere del team Honda ufficiale Hrc, quello per
cui corrono Barros e Hayden.

Sei ore di interviste, con i riflettori puntati e un caldo che ricorda Sepang. Una maratona mediatica, peggio di un gran premio.
Biaggi, cominciamo da Rossi. Vincerà anche il prossimo campionato?
«Tranquilli, non vincerà».
E perché?
«Perché per guadagnare di più ha lasciato la Honda, la moto migliore. Sarà un campionato combattuto, ma lui non avrà il vantaggio che aveva in passato. Quando a Valencia ho usato il motore che lui aveva l’anno scorso sono stato subito più veloce di un secondo. Un secondo, capite? Un’eternità. Per lo stesso motivo, per soldi, fra poco lo vedremo in Formula Uno. Io potevo andarci, c’era un contratto pronto, ho scelto di restare qui perché questo è il mio mondo e mi accontento di quello che mi dà».
Schumi dice di correre perché si diverte. E lei? Ha mai pensato di smettere?

«Schumi non dice la verità. Corre perché vince e quando vincere sarà difficile smetterà. Io correrò ancora due o tre anni. Poi non resterò aggrappato a questo ambiente. Mi sono sempre allenato per essere un uomo normale. Non mi chiedete perché mi vedete pochissimo in televisione? La notorietà è piacevole ma bisogna restare con i piedi per terra. La vita vera è un’altra cosa e io, confesso, mi sento più uomo che campione».
Marving Hagler diceva: sono sempre un pugile, anche quando cammino per strada.

«Ecco, io invece mi sento un pilota solo quando sono in pista. Mi piace rilassarmi, fare le cose con fantasia. Per esempio con la mia moto in città vado piano. Ma piano sul serio. Certe volte mi accorgo di fermarmi cinque metri prima di uno stop. Fare una sola cosa, anche se bene, la considero un limite».
Sarà allo stadio Olimpico per il derby?
«No, perché sennò non mi fermo più. Lo vedrò con gli amici a Montecarlo. Ma la Roma deve vincere per continuare a sperare nello scudetto».
Totti o Cassano?
«Se non c’è una domanda di riserva, allora dico Cassano. Ma solo perché Totti ormai è Totti, il giocatore più forte del mondo. Cassano invece può crescere ancora e diventare un fenomeno tipo Francesco, se non come lui».
Ha mai pensato di sposarsi?
«Ah, questa è facile: mai. Il matrimonio è anacronistico. Del tutto incompatibile con il nostro tempo. Ma come si fa, un giorno, a decidere di stare tutta la vita con una persona? No, grazie. Non è per me».

(Il messaggero)

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