Alex Baldolini, tra cordoli e banchi di scuola….

Alex Baldolini, tra cordoli e banchi di scuola….Alex Baldolini, tra cordoli e banchi di scuola….

Motomondiale 250 cc

Trascorre la maggior parte del suo tempo sui libri, in vista di un gp di giugno davvero impegnativo, quello che lo vedrà in pista per l’esame di maturità scientifica. Ma per Alex Baldolini questi sono gli ultimi giorni di tranquillità, e tra un po’ le letture scientifiche si alterneranno necessariamente agli esami della telemetria per la sua Aprilia 250 portata in gara assieme al Team Matteoni.
Il diciannovenne pilota di Cesena quest’anno è alla sua seconda stagione completa nel mondiale della quarto di litro; un 2004 che vedrà Baldolini mettere a frutto l’esperienza maturata in una classe decisamente dura e avvincente, che non concede sconti a nessuno.

Alex, come sei arrivato a sgomitare tra il “mucchio selvaggio” della 250?
Mio padre è sempre stato un appassionato di moto, un giorno mi ha fatto provare le mini moto, mi sono divertito e da lì è iniziato il mio cammino nel mondo dello sport motociclistico. Nel ’99, dopo aver gareggiato per cinque anni nelle mini moto, ho iniziato con il campionato nazionale 125. Nel 2000 ho colto un secondo posto al Mugello e nello stesso anno ho debuttato come wild card nel motomondiale, sempre al Mugello. Nel 2001 mi sono aggiudicato il terzo posto nel campionato europeo, mentre l’anno successivo ho iniziato la mia avventura in pianta stabile nel motomondiale.

Questa è la tua seconda stagione in 250; cosa ti aspetti da questo campionato,
dopo l’esperienza della passata stagione?

Penso che sarà ancora più dura. A quanto sembra quest’anno ci saranno più piloti agguerriti, e per quanto mi riguarda spero di raccogliere dei buoni risultati dopo il lavoro fatto lo scorso anno.

Quale pensi sia il tuo pregio principale come pilota?
Molto probabilmente la costanza.

Sei l’unico, nel Team Mattoni, a prendere parte alla 250. Pensi sia un più limite, in quanto non hai riferimenti diretti con eventuali compagni di squadra, o un vantaggio, con il team che lavora solo per te?
Indubbiamente nella passata stagione ho avuto in alcuni casi dei problemi, visto che non avevo nessun riferimento; d’altra parte, però, come dicevi tu, ho la squadra che lavora solo per me…

Cosa ti è mancato fino a questo momento per avere l’acuto per essere costantemente
a ridosso dei primi?

Sicuramente l’esperienza, e poi il fatto che la moto è quello che è, nel senso che molti miei avversari hanno avuto e avranno moto più aggiornate della mia.

Hai già fatto test quest’anno?
Sono qui che devo provare a giorni la moto con il nuovo kit di aggiornamento per i clienti. Speriamo bene, sono molto fiducioso.

Tra i tuoi diretti avversari chi ti ha più impressionato nella passata stagione,
e chi vedi tra i favoriti nel 2004 nell’ideale campionato tra i team privati?

Penso che attualmente il miglior team privato sia il Campetella, ma anche Antony West è un pilota molto forte che non bisogna mai sottovalutare.

Torniamo per un attimo ai banchi di scuola: com’è il tuo rapporto con i professori,
e riesci a coniugare motomondiale e studio?

In questo periodo chiaramente sono tranquillo, per fortuna quando inizia il campionato ho dei professori che sono abbastanza comprensivi e quando è possibile cercano di venirmi incontro. Poi si vedrà, e comunque farò tutto il possibile…

Si interessano alle tue gare?
Magari mi chiedono come è andata ma non vanno tanto oltre.

Chiudiamo dando dei voti. Sulla tua personale pagella, a quale circuito daresti
il massimo del giudizio?

Sicuramente Sepang, è un circuito moderno, sicuro e anche molto piacevole sotto l’aspetto della guida.

Adesso a chi va l’insufficienza?
Le Mans, senza dubbio! E’ brutto e basta!

Un grazie ad Alex, che vediamo tornare sui libri a studiare, in attesa magari di trovare il suo nome tra qualche anno sugli annuari, lassù in alto, sotto la voce campione del mondo….. altri libri, altre storie…

(RacingAprilia.com)

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