Agostini: ‘La cosa che mi impressiona di più di Valentino Rossi è il suo grande talento’….

UN TALENTO, NON S’IMPARA A VOLARE

di GIACOMO AGOSTINI

La cosa che mi impressiona di più di Valentino Rossi è
il suo grande talento. Ha vinto tutto. E’ nato per correre. Ha cominciato
a vincere da bambino e a 24 anni ha già portato a casa cinque titoli
mondiali. Deve sicuramente ringraziare mamma e papà che hanno messo al
mondo un talento simile. A correre non si impara, serve qualcosa di innato,
un dono della natura che poi bisogna saper sfruttare con intelligenza e sacrificio.
Un pilota per vincere ha bisogno di una grande moto, ma anche la moto deve avere
il pilota. Perfino il grande Schumacher quando arrivò alla Ferrari non
riusciva a vincere perché la macchina non era al massimo. Valentino è
uno che ha nel polso mezzo secondo in più degli altri e quando c’è
da fare la differenza questo aspetto viene fuori.
Penso a quando correvo io. Certamente Vale è completamente diverso da
me. L’unica cosa che abbiamo in comune è il dono di natura di saper
correre. Oggi poi è cambiato tutto: i motori, le gomme, i materiali.
Una volta era impensabile impennare, derapare in curva e fare certi numeri.
Non c’erano gli show dopo l’arrivo che fanno tanto divertire anche
i giovani, al massimo si sorrideva sul podio. Dicono che io cadevo poco, mentre
oggi si cade molto di più. Già, ma allora cadere voleva dire avere
molte probabilità di morire. Dovevamo fare i conti anche con questa paura.
In ogni stagione morivano sette otto piloti. Oggi, per fortuna, non è
più così. La sicurezza è aumentata, anche se, purtroppo
le tragedie non si possono evitare del tutto. Fanno parte delle corse. Pensate
al povero Kato, scomparso proprio quest’anno.

Rossi alla Yamaha? Ho qualche perplessità. Alla fine credo che non ci
andrà, perché lui vuole vincere ancora e la Honda è la
migliore di tutte. Certo, se andasse alla Yamaha, sarei contento. Anche io passai
dalla Mv alla Yamaha e continuai a vincere, ma avevo altre motivazioni. Un pezzo
del mio cuore è rimasto con loro. Secondo me alla fine resterà
alla Honda, si tratterà di sistemare alcuni dettagli contrattuali. Vale
deve capire che se lui ha dato tanto alla Honda, anche la Honda ha dato tanto
a lui: l’ha fatto vincere, l’ha fatto diventare ricco, l’ha fatto
divertire. Loro esigono precisione, puntualità, regole ferree, ma se
hanno vinto tanto vuol dire che quel sistema non è sbagliato. Io al suo
posto chiuderei un occhio su qualche clausola.
Ma la MotoGp non è stata solo Rossi. Anche Biaggi ha avuto un’ottima
stagione. Certo, non si ha vita facile con uno come Valentino, che è
aiutato anche dall’età: 24 anni contro 31. Max è più
simile a me come stile di guida, è più pulito e lineare, anche
se Rossi ha innato il dono della vittoria, come me. Va forte anche Capirossi.
La Ducati ha fatto passi da gigante, è riuscita a vincere e a ottenere
ottimi risultati. Con un po’ di esperienza in più potrà dare
fastidio anche alla Honda.
Ci tengo a fare una considerazione: non esiste il pilota più grande di
sempre. Ognuno è grande nel suo tempo. Quando correvo io la gente preferiva
me e alla fine io ho vinto quindici titoli mondiali. E io sono stato più
grande di chi ha vinto una volta sola e poi è scomparso. Oggi la gente
diventa matta per Valentino. Ma non si possono fare paragoni. Sicuramente in
futuro ci sarà un altro pilota che vincerà e farà divertire
i tifosi e, sarà grande, ma solo nel suo tempo.

(Il Messaggero)

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