250cc – Shanghai – Il fatto del Gran Premio

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Le sue non sono vittorie, ma “conquiste”. Il nuovo tormentone di Jorge Lorenzo si è riproposto in Cina con la solita, consueta, modalità: attendere le mosse altrui all’inizio, sorpassare gli avversari, andare in fuga. Per non farsi mancare niente in questa 3° vittoria (su quattro gare) stagionale Jorge Lorenzo ha aggiunto anche un brivido all’inizio, arrivando lungo e ritrovandosi quinto staccato dal leader Dovizioso. “Prima della gara pensavo che oggi sarebbe stato difficile vincere”, ha detto il Campione del Mondo, “invece è stato tutto facile”. Troppo, davvero troppo semplice. “Porfuera”, quando è al 100 % con la propria Aprilia RSW250, è davvero di un altro livello. Una superiorità disarmante per gli avversari, impotenti dinanzi alla superiorità maiorchina. Per battere questo Lorenzo è necessario andare oltre al limite (vedi Istanbul), metterlo in difficoltà, in condizione (puramente ipotetica) di sbagliare. Se Lorenzo può gestire e gestirsi, gli altri sono costretti a dare sempre il proprio massimo: a Shanghai, per un Andrea Dovizioso che resta a tutti gli effetti l’unico in grado di giocarsela, questo non è bastato. Anzi, la generazione di fenomeni made in Spain ha proposto anche un Alvaro Bautista combattivo e già al vertice della quarto di litro: lo confermano i tre podi consecutivi, lo conferma la tenacia e l’irriverenza mostrata all’ultimo giro, con il discutibile attacco-sorpasso alla staccata della curva 10. L’iridato 125 in carica ha realizzato una mossa a dir poco irruenta, portando la Honda #34 sul cordolo di contenimento sfiorando il patatrac. “Ogni volta pago io: bisogna darsi una calmata, servono regole più severe”, ha commentato Dovizioso, che di risposta da Bautista ha ricevuto un “Queste sono le gare. Se ho sbagliato chiedo scusa, non era certo mia intenzione buttarlo fuori”. E’ un “Batigas” sincero, sempre lontano da episodi spiacevoli nella sua breve e vincente carriera, tanto dal rimanere sorpreso dalla denuncia del suo collega. La direzione gara ha visto le immagini, valutato, espresso un verdetto che pone fine alla vicenda: l’attacco di Bautista è stato sì irruento, al limite ma, sembra un paradosso, allo stesso tempo rientrante nel regolamento. Il fattaccio finisce qui, resta l’amarezza per Dovizioso che con la sua Hondina (dal fortunato e storico giallo-Scot ritrovato, complice l’abbandono dello sponsor Humangest) sa di giocarsi tra due settimane a Le Mans un’occasione importante per vincere; storicamente il tracciato Bugatti è favorevole alla propria RS250RW, lo testimonia la doppietta del 2006 e tanti successi mietuti nelle precedenti stagioni da Pedrosa & co.

Dovizioso in bagarre con Barbera

L’Italia della 250cc anche a Shanghai si è salvata con il solo Dovizioso: Simoncelli (recidivo) è volato a terra dopo una gara tutt’altro che esaltante. Alex De Angelis, sammarinese, è giunto quarto, conseguenza di un weekend nerissimo, mai a proprio agio con la propria Aprilia e oscurato da tre gare a questa parte dallo scomodo team-mate Bautista. Tutt’altra situazione per Fabrizio Lai, splendido decimo, ancora primo tra i privati con l’Aprilia “da museo” preparata magistralmente dal team Campetella. Il milanese è uno dei tanti rookie capaci di lottare in questo 2007 con gli abituali protagonisti della 250cc: Bautista è una realtà, Kallio ha chiuso quinto con una KTM deficitaria rispetto alla concorrenza, in bagarre per tutta la corsa con un Julian Simon settimo dopo le ottime qualifiche. Giocarsela alla pari con i big, nella più competitiva 250cc dell’ultima decade, è sintomo di un continuo ricambio generazionale: la MotoGP del futuro è qui.

Bautista precede Luthi e Shuhei Aoyama

Le parole dei protagonisti

Jorge Lorenzo, 1°: “Mi sono trovato in una situazione strana: ho fatto un errore frenando molto tardi e per un momento ho pensato di aver buttato via quando di buono fatto nei giorni scorsi. Poi ho cercato di recuperare e ci sono riuscito, ottenendo anche questa importante vittoria. Vedendo il forte vento pensavo sarebbe stata una gara dura però a metà corsa ho visto che avevo un bel passo e sono andato via”

Alvaro Bautista, 2°: “E’ stata una gara difficile: dopo che mi si è spenta la moto mi sono trovato in mezzo al gruppo ed ho dovuto spingere a fondo per recuperare. Quando ho ripreso De Angelis ho pensato che avrei potuto farlo con Dovizioso. Ci sono riuscito sorpassandolo anche! Sono molto felice, era un circuito nuovo per me in 250 e questo secondo posto per me è fantastico”

Andrea Dovizioso, 3°: “Non sono soddisfatto del 3° posto. Il secondo era mio e Bautista si è comportato in maniera scorretta e pericolosa, avremmo potuto farci molto male! Sapeva che lo avrei passato, in staccata ce l’avrei fatta senza problemi, e così ha chiuso la traiettoria ben sapendo che ero lì e che così facendo mi spingeva sul cordolo. Alvaro è un pilota corretto, non fa mai nulla per ostacolare intenzionalmente gli avversari, però questa volta ha sbagliato. In questi casi servirebbe prendere provvedimenti per punire certi comportamenti, invece finchè non succede qualcosa di grave va tutto bene, “fa parte dello spettacolo”, dicono. E’ questo che più di tutto, mi fa arrabbiare. Mi spiace perché il secondo posto era importante per noi, ho tirato tutta la gara al massimo ben sapendo che Lorenzo aveva molto più margine di noi. Naturalmente ho provato a raggiungerlo, ma giro dopo giro il gap si allargava ed era pressoché impossibile riuscire a prenderlo. Spero a Le Mans di fare una bella gara, abbiamo bisogno di punti perché anche se il Campionato è lungo non possiamo permetterci di rimanere indietro”

Alex De Angelis, 4°: “Visto come erano andate le qualifiche ed il weekend non è un brutto risultato. E’ chiaro che non sono stato veloce quanto i primi e che ci sono stati un pò di problemi, ma insieme alla squadra siamo riusciti a ottenere un 4° posto importante per la classifica. Le prossime gare andranno sicuramente meglio…”

Alessio Piana

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