250cc – Intervista esclusiva a Roberto Locatelli
Molti rimpiangono i motociclisti di una volta: tanto impegno e sacrificio, poche lamentele. Così è Roberto Locatelli, pilota del team Metis Gilera, il quale la scorsa stagione nella gara di Jerez incappò in uno degli incidenti più devastanti e controversi della storia del motociclismo moderno. Conseguenze durissime a livello fisico: coma farmacologico. Poi il recupero lampo per Le Mans, dove nonostante le precarie condizioni è riuscito a tornare in pista a 40 giorni dalla botta di Jerez. Il “Loca” è l’espressione del cuore motociclistico, di tutti coloro che fanno il proprio lavoro con gioia e dedizione, sorridendo anche nei momenti più difficili. MotoGrandPrix.it è onorato di averlo intervistato per voi
Come stai?
“Sto bene. Finalmente dopo tanto tempo posso muovere il piede, è stata fatta una pulizia generale di quelle che sono state le fratture sia a livello di fibra muscolare, che tendinea ed ossea. Perciò adesso ho un pieno recupero da fare e tempisticamente non dovrebbe essere richiedere oltre i due mesi, per tornare a correre si intende. Per quanto riguarda l’andare in moto sarà un po’ più breve”.
Salterai i test di Estoril, ci sarai a Jerez?
“Eviterò di testare sia a Estoril che a Jerez, anche perché dovrò iniziare una riabilitazione con sessioni di allenamento giornaliere, due volte al dì, quindi abbastanza impegnativa. Penso quindi che sia importante che avvenga in modo continuativo e non sia interrotta da test che in questo momento, vista la mia condizione, non sono necessari”.
Riguardo alla brutta esperienza dell’incidente, ora possiamo darlo come passato?
“E’ passato anche abbastanza velocemente. Già dal mio rientro a Le Mans avevo già abbandonato i pensieri relativi all’accaduto. E’ una cosa che ho affrontato serenamente perché fa parte del lavoro e ora torno a fare, grazie a Gilera, ciò che ho sempre fatto”.
Com’è il tuo rapporto col team?
“E’ un bellissimo rapporto, iniziato tre anni fa e da quel momento loro sono sempre con me. Per me è un piacere correre insieme a loro e con il marchio Gilera”.
dall’Autodromo Nazionale di Monza Valerio Piccini
Foto Stefano Gandolfi
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