250cc – Assen – Sesta vittoria di Lorenzo, monomarca Aprilia
Inarrestabile. In condizioni normali Jorge Lorenzo è di un altro pianeta: vittoria ad Assen, sesta stagionale, classifica consolidata dopo l’harakiri di Donington Park, una superiorità ribadita con la naturalezza dei grandi campioni. Nel trionfo di casa Aprilia capace di monopolizzare il podio con De Angelis e Bautista splende il #1 dorato del maiorchino, a cui sembra riuscire tutto con estrema facilità. Tramortito Dovizioso nei primi passaggi (con il forlivese oggettivamente impossibilitato dal competere con una Honda ormai ferma in tutti i sensi), spente le speranze di un rimontante De Angelis, Jorge si è involato nella più classica delle sue “conquiste”, adesso con 23 punti di vantaggio sulla coppia De Angelis/Dovizioso in classifica. Resta poco da dire su di un predestinato del motociclismo degli Anni Duemila, pronto ad annunciare a Brno il suo passaggio in MotoGP per il 2008: sì, può già pensare alla top class, d’altronde in 250cc non ha più niente da dimostrare.
Cronaca di Gara
Grande partenza di Andrea Dovizioso, subito in testa davanti a Lorenzo, Barbera, Luthi (sempre protagonista di ottimi spunti al via), De Angelis e Bautista. Davanti si scatena subito la bagarre tra gli eterni rivali della 250cc, con Jorge Lorenzo in grado di portarsi perentoriamente al comando con uno splendido sorpasso alla “De Bult”. Il maiorchino campione del mondo sembra potenzialmente in grado di “scappare”, ma Andrea Dovizioso tiene testa nei primi passaggi con De Angelis, Bautista e Barbera più staccati (2″5 il loro svantaggio dopo due sole tornate), seguiti da Luthi, Simoncelli e le KTM di Aoyama e Kallio. Come Pasini in 125cc, Jorge Lorenzo nella quarto di litro accumula subito un vantaggio considerevole dopo poche tornate: al 5° giro il vantaggio è di 1″2 su Dovizioso, 2″5 su De Angelis staccatosi da Bautista, Luthi e Barbera e subito protagonista del miglior riferimento sul giro in 1’40″693, 3 decimi meglio dell’attuale leader di gara.
De Angelis è una furia: sequenza di riferimenti cronologici record, sorpasso su Dovizioso nel corso del settimo giro, ben 1″ recuperato a Jorge Lorenzo in tre tornate. Mentre Julian Simon è costretto al ritiro per un problema alla propria Honda RS250RW ed Hector Barbera si esibisce in rallystiche manovre in uscita dalla chicane “Geert Timmer”, il sammarinese da due stagioni insieme al team di Jorge Martinez prosegue nella personale rimonta spiccando il crono di 1’40″433, 6 decimi meglio del Campione del Mondo. Al muretto diretto da Amatriain si affrettano ad esporre un cartello di “spingere” al proprio assistito, e non è un caso che al passaggio successivo il responso del cronometro è favorevole di tre decimi.
Vola violentemente a terra alla “De Bult” Danny Linfoot, sostituto di West al team di Massimo Matteoni, con la propria Aprilia che prosegue indisturbata la corsa: sarà ritrovata nei pressi di Amsterdam poche ore più avanti… Non c’è voglia di scherzare per Andrea Dovizioso, mediamente 1″ più lento della nuova coppia di testa e di Bautista alle sue spalle, pronto a sferrare l’attacco per la terza posizione. E’ questione di pochi giri: a nove tornate dal termine Bautista passa Dovizioso alla “Stekkenwal”, tre Aprilia al comando come è… “giusto” che sia. Tuttavia a Noale le cose non vanno alla perfezione, perchè a 6 giri dalla bandiera a scacchi Thomas Luthi, sino a quel momento in lotta con Aoyama, Simoncelli e Barbera per la quinta posizione, è costretto al ritiro per un problema tecnico alla propria Aprilia RSW 250 Factory ’07. Non è la prima volta in questa stagione per l’ex iridato della 125cc, ci sarà molto da lavorare per Noccioli (suo capo tecnico) in queste due settimane di sosta.
Giunti al rush finale con i fuochi d’artificio offerti da Jules Cluzel all’ultima chicane (anche se, a dire il vero, sembrava lui più che altro una chicane mobile…), Jorge Lorenzo con l’abitudinaria autorevolezza guadagna margine su Alex De Angelis e va a vincere la sesta gara stagionale prendendosi 25 punti importantissimi dopo la caduta di Donington Park. Secondo è De Angelis, terzo in solitaria Bautista con Dovizioso quarto per una Honda che non ha più niente da dire nella quarto di litro. Hiroshi Aoyama quinto vince la volata con un positivo Marco Simoncelli (arrivati gomito-a-gomito nel corso dell’ultimo giro), settimo un opaco Barbera ormai l’ombra di quella promessa seguita con attenzione in 125cc. Tra due settimane tutti al Sachsenring, ultimo appuntamento prima della lunga, interminabile pausa estiva.
Alessio Piana
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