125cc – Assen Gara – Gabor Talmacsi vince la volata finale
Una gara dal doppio-volto, spezzata dalla pioggia per due manche che hanno offerto una “super-volata” da cinque giri. Cinque misere tornate per decretare il vincitore della 125cc ad Assen, e secondo esperienza e risultati conseguiti ha avuto la meglio Gabor Talmacsi, capace di sferrare il colpo decisivo nell’ultimo passaggio, tenendo testa a piloti quali Joan Olive e Simone Corsi, alle sue spalle per un podio tutto monopolizzato dalle Aprilia/Derbi RSA. Raccontando l’accaduto al TT Circuit Van Drenthe, la prima “heat” ha visto dominatore Bradley Smith, il quale è stato “vittima” della pioggia comparsa con 13 tornate ancora da disputarsi: insieme a lui sono caduti Marc Marquez ed Efren Vazquez, sorprendentemente in bagarre per la terza posizione, impossibilitati dal prender parte al secondo via non essendo rientrati in pit-lane con la medesima moto incidentata. Senza di loro la “super-volata” da cinque giri ha offerto uno spettacolo straordinario, concedendo a Gabor Talmacsi il primo successo stagionale e a Simone Corsi un terzo posto utile ai fini campionato, pensando al 7° posto di Mike Di Meglio. Il pilota capitolino ha potuto sfruttare la seconda manche per recuperar dopo un avvio difficile, un problema nei primissimi giri dove è comparso addirittura in 19° posizione. Un pò la fortuna, un pò il proprio polso destro lo hanno portato adesso a 16 punti dalla leadership di campionato, con il Sachsenring tra due settimane a decretare vincitori e vinti prima della sosta estiva.
Cronaca di Gara
I commissari reputano la gara asciutta, d’altronde l’asfalto va man mano asciugandosi con la traiettoria perfettamente “pulita”. Si parte in queste condizioni e con Bradley Smith scattato benissimo dalla seconda posizione, leader su Corsi, Olive, Cortese, Gadea, Terol e tutti gli altri. Nessun contatto fino alla “De Strubben”, con Joey Litjens (rientrante in qualità di wild-card con l’artigianale Seel) sbalzato a terra coinvolgendo in un sol colpo le Loncin di Alexis Masbou e Jules Cluzel. Ne avrà la peggio quest’ultimo, costretto al ritiro anticipato. Proseguiamo nella cronaca della contesa ritornando ai vertici, con Bradley Smith che tenta subito una fuga, Olive passa Corsi e si ritrova in seconda piazza, unico a reggere il ritmo forsennato dell’inglesino. Purtroppo Simone Corsi ha dei problemi, perde terreno ritrovandosi fuori dalla zona punti (19°) nel corso del secondo passaggio; non meglio va a Sergio Gadea, il quale in lotta per la terza piazza si vede costretto al ritiro per un presunto grippaggio alla propria RSA.
Disdetta per entrambi, gara bellissima e aperta, quantomeno nella lotta per l’ultimo gradino del podio: vi sono in bagarre Terol, Marquez, Cortese, Vazquez (!), Rabat, Gadea ed altri 6/7 piloti. Un vero e proprio gruppone che viene spezzato al quarto giro da Randy Krummenacher, scivolato alla chicane “Timmer Bocht”, fuorigioco per ogni tipo di conseguimento del risultato. Esclusi in questo intento anche Simone Corsi, solo 15°, e Raffaele De Rosa, misteriosamente 22° dopo essersi fatto notare nei primi giri nelle posizioni di vertice, senza scordarci di Mike Di Meglio, 14° ed in difficoltà per tutta la durata del weekend. Tornando a seguire le operazioni al vertice, Bradley Smith è letteralmente irraggiungibile: non Joan Olive, il quale perde terreno, viene passato da Nicolas Terol (a 3″ dalla vetta) e raggiunto dalla coppia Vazquez/Cortese. Seguono Marquez, Bradl e, letteralmente, il nulla, dove si distingue un rimontante Andrea Iannone, spettacolare nei sorpassi su Ranseder e Talmacsi.
Sarà per la pioggia? E’ per la pioggia: 13 giri alla bandiera a scacchi, comincia a piovere. Lo si nota dagli ombrelli aperti nelle tribune, dalle goccioline sulle telecamere e, soprattutto, da cadute importanti: vittime illustri Marc Marquez, Efren Vazquez e, colpo di scena, Bradley Smith! Fortuna per loro giunge la bandiera rossa, si ripartirà con soli 5 giri da disputarsi (a dispetto dei 13 reali mancanti..) e la seguente griglia: Smith, Terol, Olive, Vazquez, Cortese, Marquez, Bradl, Iannone, Corsi, Rabat, Talmacsi e Di Meglio a chiuder la terza fila. Al secondo via splende nuovamente il sole, gara tiratissima all’orizzonte senza i due iberici Vazquez-Marquez, non rientrati ai box con le proprie moto incidentate e quindi, secondo regolamento, non eletti per presenziare alla “seconda manche”. La partenza vede Nicolas Terol scattare benissimo, leader su Olive, Cortese, Smith e Iannone, quest’ultimo aggressivo ma ritrovatosi sull’erba dopo essersi “spintonato” con Cortese: perderà numerose posizioni in favore di Simone Corsi, attualmente quarto.
Al primo dei cinque giri la classifica recita Olive, Terol, Cortese, Corsi, Talmacsi, Smith e Iannone, tutti molto vicini con continui e ripetuti contatti al vertice. I più esperti hanno però la meglio, si fanno largo con Olive, Corsi e Talmacsi subito nelle posizioni a podio seguiti da Rabat e Terol, outsider di lusso nella super-volata in terra olandese. E’ una lotta a cinque ormai, da decidersi nell’ultimo giro: Terol perde terreno e si fa passare da Smith, non Olive che sembra resistere al comando. Le prova tutte il pilota Derbi, ma in breve tempo complici le scie si vede passare, nell’ordine, da Rabat, Talmacsi e Corsi al rettilineo “Veenslang”. Il più convinto pare Rabat, ma questi sbaglia l’ingresso della “Meeuwenmeer”, si vede infilare da Talmacsi che resiste e taglia per primo il traguardo su Olive, Corsi, Cortese, Smith e Rabat. Settimo Mike Di Meglio, resta leader di campionato con 16 punti su Simone Corsi aspettando il Sachsenring, ultimo evento prima della lunga sosta estiva.
Alessio Piana
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