Tourist Trophy, un Aprilia in corsa

Tourist Trophy, un Aprilia in corsaTourist Trophy, un Aprilia in corsa

Ciak si gira. All’Isola di Man, per due settimane, va in scena uno degli spettacoli
motociclistici più intensi e affascinanti: è il Tourist Trophy, “la gara più pazza
del mondo”, e a cui Aprilia partecipa con Giorgio Cantalupo e la Tuono 1000 R.
Un appuntamento esaltante, il cui mito si rinnova ogni anno da quasi un secolo.
A un soffio dal via, siamo andati a sentire tutte le emozioni del pilota Aprilia,
che condurrà la Tuono nelle classi Formula 1, Production 1000 e Senior Tt.



Giorgio, sarai protagonista in una corsa magica, che dal 1907
ripropone ogni anno il suo fascino unico. Ma anche una competizione
estremamente difficile.


“Sicuramente, e per vari motivi. Il percorso, impegnativo, si snoda
tra centri abitati, campagne e tratti montuosi dalle caratteristiche
molto differenti: si alternano curve velocissime, asfalto sconnesso,
salite, discese, e fanno da contorno edifici e muretti. Un tracciato
lungo, ben 37,73 miglia (circa 60 chilomteri), e che quindi si fa
fatica a memorizzare e che percorreremo “in solitaria”, con partenze
singole e intervallate ogni 10 secondi l’uno dall’altro. Bisogna
fare sempre attenzione ad ogni curva, per i quattro giri totali da
effettuare… A ciò si aggiunge la variabilità climatica: spesso le
condizioni si presentano piuttosto diverse al livello del mare
rispetto al tratto in montagna. Insomma, una corsa complessa sotto
vari punti di vista.

Proprio per questo, del resto, la gara è preceduta da ben una
settimana di prove, che consente ai piloti di prendere le misure e
conoscere la pista. Quest’anno, però, sono stati cancellati i turni
di prove delle 4.50 del mattino…”


Il momento magico si sta avvicinando : come vedi questa avventura
sul circuito dell’Isola di Man in sella alla Tuono ?


“Molto bene, davvero. La moto mi sembra prometta molto bene, sarà
sicuramente all’altezza della situazione.”


Parlaci dell’ambiente che circonda la competizione, altra
componente tutta speciale…


“E’ vero. L’Isola di Man offre uno scenario unico, e l’atmosfera che
si crea intorno alla corsa è affascinante, con quel pizzico di retrò
che ti fa capire, da subito, di entrare in un evento che fa parte
della storia motociclistica. La gara è seguitissima, non si contano
tende e camper sul percorso, e il pubblico vive pienamente il
Tourist Trophy per tutta la sua durata, chiedendo autografi e
cercando il contatto con i piloti.

E’ un evento incredibile, e anche per questo parteciparvi, almeno
una volta nella vita, è un pò il sogno di tutti i piloti, che spesso
sono qui a costo di un certo sacrificio personale.”


Tourist Trophy, da sempre, significa anche dibattito sulla
sicurezza. Quale la tua opinione ?


“Certamente il tracciato presenta punti pericolosi, inutile negarlo, ma la situazione
è sicuramente migliorata. E’ la terza volta che corro qui, dopo il 1997 e l’anno
scorso, e posso dire che su questo punto si è fatto molto.”

Racing Aprilia

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